Il viaggio d’Ulisse
Maggio 14, 2007 in Spettacoli da Roberto Canavesi
TORINO – E’ una piacevolissima sorpresa “Il Viaggio di Ulisse” del Tangram Teatro, ultima pagina di “Elogio alla follia 2007” in collaborazione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino, realizzato negli spazi di una Cavallerizza Reale per l’occasione trasformata in una distesa sabbiosa sovrastata da tre bianche vele: muovendosi da una traccia filologica e drammaturgica di Vincenzo Jacomuzzi, Bruno Maria Ferraro e Ivana Ferri costruiscono un percorso narrativo con protagonista un Ulisse ora raccontato, ora evocato, una presenza-assenza che ha lo scopo di “umanizzare” la figura resa mitica da una millenaria tradizione. Solo alla fine, dopo novanta minuti in cui si è data vita al personaggio mediante la tecnica della “sospensione dell’attesa”, cioè parlandone senza portarlo in scena, ecco Ulisse ricongiungersi alla sua terra e ad una Penelope indefessa tessitrice dall’alto di un balconcino.
Uno spettacolo narrazione dove la materia originaria è di continuo contaminata da inserti poetici e letterari di quegli autori che, nel corso dei secoli, hanno tradotto e commentato, riscritto o riplasmato, l’epopea omerica: ecco allora affacciarsi Giovanni Pascoli come i “Dialoghi di Leucò” di Cesare Pavese, Federico Garcia Lorca piuttosto che il sempre incisivo Claudio Magris, in un suggestivo incontro tra tradizione classica ed immaginario letterario di un Occidente da sempre attratto dal mito omerico. In questo alternarsi di parole e suggestioni trovano spazio gli incontri con la candida Nausicaa, o con una Circe in preda ad un delirio amoroso, piuttosto che il divertente sfogo di due goffi marinai, o la danza di tre sirene moderne creature della notte. A chiudere la collettiva rappresentazione della cruenta strage dei Proci con sullo sfondo l’inquietante ombra di un Ulisse ormai sulla soglia di casa: al centro di tutto sempre e comunque lui, Ulisse, elemento di rottura di un equilibrio predefinito, spesso causa di drammatici cambiamenti.
In scena i sedici bravissimi interpreti non giocano certo al risparmio soprattutto quando chiamati a realizzare le suggestive sequenze coreografiche, visioni talvolta più efficaci di tante parole, ideate da una Silvia Battaglio che con questa prova dimostra di aver raggiunto piena maturità artistica: i convinti e meritati applausi del pubblico rendono il giusto merito ad uno spettacolo di grande suggestione, per il Tangram Teatro frutto finale di un lungo ed approfondito lavoro.
“Il Viaggio di Ulisse” un progetto del Tangram Teatro di Torin in collaborazione con Vincenzo Jacomuzzi. Coreografie di Silvia Battaglio, scene di Lucio Diana, regia di Ivana Ferri e Bruno Maria Ferraro.
di Roberto Canavesi