Il vuoto alla Geisser

Dicembre 10, 2003 in Attualità da Claris

Il vuoto Il violino e i racconti, ovvero il vuoto e i discorsi, ovvero parole e musica. Quest’ultimo binomio forse è troppo abusato, ed infatti va delineato meglio, specificato a fondo, per comprendere come a volte possa essere innovativo, attraente ed interessante. La musica suadente e inafferrabile del violino oggi sarà la fidata compagna di viaggio per la lettura di una sublime serie di surreali racconti di una giovane autrice piemontese, Simona Margarino. Lei, astigiana di nascita, torinese per necessità, cittadina del mondo per vocazione, viaggia con la fantasia in mondi inusuali, e ci porta sempre dei regali, che sono personaggi buffi o contorti, paesaggi stregati, idee suggestive.

Le sue ultime fiabe moderne, che ci svelano aneddoti e analizzano consuetudini, sono raccolte nel volume ‘Il vuoto, tra l’altro’ che viene oggi presentato presso la biblioteca Geisser, in corso Casale 5 a Torino, alle 17.30.

In copertina ti accolgono, inquiete e un po’ strambe, le figure di “Re e Regina” di Moore e le vedi cercare con lo sguardo ed osservare davanti a loro qualcosa che, a prima vista, sembra non esserci: il vuoto! Che vuoto non è, anzi, è lo spazio che nella frenetica vita d’oggi non riusciamo a ritagliarci, o forse non vogliamo, timorosi di non sapere cosa fare. Ed invece sarebbero i momenti per pensare e riflettere in maniera più calma (e per questo non meno obiettiva), più distaccata, su avvenimenti ed episodi, con favorevoli probabilità di cogliere le tante e sottili ironie e contraddizioni di cui le nostre giornate sono così sature da non riuscire quasi a percepirle!

Leggendo i sette piacevolissimi racconti de “Il vuoto, tra l’altro” si rimane sorpresi dalla satira dolce, mai beffarda, con cui Simona Margarino descrive la varia umanità dei suoi personaggi… Figure un po’ particolari, il caporedattore, il globetrotter, lo scrittore di successo, il generale dell’esercito, il killer, il medico di famiglia, non certo le solite macchiette (politici o conduttori televisivi) ormai bersagli abusati delle quotidiane parodie. Gradevole poi il modo in cui i difetti di tali soggetti vengono sbirciati: le loro sono debolezze comuni (meschinità, impaccio, misoginia, stanchezza, superbia…), tipiche dell’uomo della strada, forse anche nostre… E’ un modo lieve per consolarci (o preoccuparci…), per non farci mai desistere dal dire la nostra.

“Le sue labbra bagnate di miele presero una curva incantata, laddove il corpo rinsecchito si accoccolava al pozzo, cercando la posizione migliore per proseguire. L’unica ragione per cui avrebbe potuto tacere era quel corpo martoriato che nulla c’entrava col respiro che aveva ancora una via d’uscita, qualunque fosse la cosa da dichiarare.”

Il linguaggio di questo volume, dai nomi dei personaggi ai secchi botta e risposta, alle atmosfere ammalianti, ci trasporta con raffinatezza nel mondo delle fiabe, salvo poi svegliarci con svolte improvvise di trama e finali inaspettati. Il tutto condito con una terminologia assolutamente ricca di riferimenti culturali variegati che per nulla compromette la scorrevolezza dei testi. Una fantasia veemente quella di Simona, che ci fa viaggiare (e lei ama molto farlo, anche realmente…) di luogo in luogo, di tempo in tempo, di idioma in idioma, alla scoperta delle tante sfaccettature di mondi che vorremmo andare a visitare immaginandoli lontani ed invece, forse, li abbiamo accanto!

Un libro, insomma, che scorre veloce e delicato, mentre stiamo già aspettando il prossimo…

Presentazione e letture de ‘Il vuoto, tra l’altro’

11 dicembre 2003 – ore 17.30

Biblioteca Geisser – c.so Casale, 5 – Torino

Ingresso libero

di Claris