In macchina a Bangui
Marzo 12, 2002 in Viaggi e Turismo da Redazione
Bangui é la Capitale della Repubblica Centrafricana (sì, si chiama proprio così, Repubblica Centrafricana, e non ha nulla a che vedere col Congo, anche se é confinante; e il nome in epoca coloniale era Oubangui-Chari, che probabilmente vi dirà ancora meno). In Europa, ha avuto un periodo di infelice notorietà a causa di quel famoso Bokassa che ebbe la rara ventura di proclamarsi Imperatore, in piena seconda metà del ventesimo secolo per giunta, quando non era più chic…
Su Bangui, nata sul finire dell’Ottocento come Posto di Controllo francese, potrei raccontare un sacco di cose più o meno serie. Ma siccome oggi mi sento in spirito aneddotico, vi racconterò; che cosa bisogna sapere per guidare in sicurezza a Bangui.
Dunque, la vita dell’automobilista di Bangui possiamo dividerla in due capitoli: “Fra l’Alba ed il Tramonto” (per brevità, d’ora in poi lo chiameremo FAT) e “Fra il Tramonto e l’Alba” (per brevità, d’ora in poi lo chiameremo FTA). I due capitoli presentano situazioni e normative completamente differenti, cosa di cui potrete agevolmente rendervi conto passando testé al prossimo paragrafo.
In situazione FAT, ovverossia guidando col favore della luce del giorno, potrete gironzolare per la città senza grosse preoccupazioni, e massimamente senza cintura di sicurezza. L’unica norma che deve essere tassativamente rispettata é quella della precedenza a destra, che in Centrafrica é interpretata in modo estremamente puntiglioso, direi addirittura maniacale: se, ad esempio, un motorino che procede alla velocità di 12 km/h e proviene da destra si trova ad una distanza di circa 200 mt dall’incrocio, dovete fermarvi e dargli la precedenza, pena cadere nelle grinfie del poliziotto o poliziotta di turno. Parimenti, se un veicolo provenente da destra, che procede alla velocità di 8 km/h ed ha tre pneumatici a terra, si trova a 100-120 mt dall’incrocio, voi ed il vostro potente Land Cruiser vi fermerete ed attenderete pazienti di dargli le precedenza, pena ricadere nelle grinfie della giustizia urbana.
La norma della precedenza a destra vale pure sulle rotatorie, ovverossia, a differenza di quanto avviene nel resto del mondo motorizzato, qui l’approccio alla rotatoria prevede che:
a. al momento di immettervi sulla rotatoria, poiché provenite da destra, abbiate la precedenza su tutto e su tutti;
b. una volta immessi sulla rotatoria, poiché provenite da sinistra rispetto a chi si immette, non abbiate più la precedenza su nessuno, e procediate a singhiozzo fino a che non usciate dalla rotatoria stessa.
In situazione FTA, ovvero dopo che le tenebre sono calate, la situazione diventa assai più complessa, ed è consigliabile attenersi almeno alle seguenti norme (di minima):
a. allacciare le cinture di sicurezza (il loro mancato utilizzo, ampiamente tollerato e perfino dato per scontato durante il giorno, é infallibilmente perseguito durante la notte);
b. verificare la completezza e correttezza dei documenti personali (patente e passaporto; in alternativa al passaporto, carta consolare) e dei documenti del veicolo;
c. evitare le due o tre strade principali (asfaltate o parzialmente asfaltate), ampiamente pattugliate, ed optare per percorsi alternativi, un poco più complicati e disagevoli ma sempre trascurati dalle zelanti forze dell’ordine notturno;
d. in caso di incontro con una pattuglia, sorridete, siate concilianti e moderatamente spiritosi (ma non irrispettosi), pazientate e se possibile menzionate come per caso il ruolo fondamentale che ricoprite nel Paese (operatore umanitario, commerciale, turista, varie ed eventuali); e. se, dopo avere trovato i vostri documenti perfettamente in ordine, il poliziotto vi manifesterà un grave disagio esistenziale, legato al fatto di non potersi permettere neppure una tazza di caffè, potete optare per una delle seguenti linee di pensiero-azione.
d-1. Scuola della fermezza: non é etico assecondare i piccoli abusi di potere di chi porta una divisa, ergo spiegate che non é vostra abitudine offrire il caffè, motivando cortesemente il vostro rifiuto con argomentazioni di tipo etico-pratico. Dopo un tempo di discussione stimabile fra i dieci e i trenta minuti, sarete finalmente liberi di allontanarvi, con 2000 franchi (equivalente di circa seimila lire) ancora in tasca e un tremendo mal di testa in più.
d-2. Scuola del fatalismo: non sarà certo il vostro atteggiamento legalista a redimere né questo particolare poliziotto, né le forze dell’ordine in generale. Dopo un tempo di negoziazione stimabile fra i due e gli otto minuti, necessario a fare scendere il prezzo del caffè da diecimila franchi per pattuglia a duemila franchi per pattuglia, sarete finalmente liberi di allontanarvi, con 2000 franchi in meno e senza mal di testa (o, al limite, con un mal di testa leggero leggero).
Ad ogni modo, a Bangui esistono pure i pulmini ed i taxi gialli, ergo potrete sempre ricorrere a vostro piacimento a questa più o meno comoda alternativa… e buona fortuna a tutti!
di raffa