Inchiesta su Gesù
Marzo 7, 2007 in Libri da Tiziana Fissore
Titolo: | Inchiesta su Gesù |
Autore: | Corrado Augias, Mario Pesce |
Casa editrice: | Mondadori |
Prezzo: | € 17,00 |
Pagine: | 263 |
Scritto sotto forma di un’intervista dove chi domanda (Corrado Augias) rappresenta il dubbio e la curiosità dell’uomo qualunque e chi risponde (Mauro Pesce) docente all’Università di Bologna, storico del Cristianesimo e noto biblista, rappresenta la risposta dello studioso credente ma che cerca comunque una risposta tangibile, questo libro è uno sforzo che ha un obiettivo comune a tutti e due gli autori: far sapere al pubblico la conoscenza della ricerca scientifica attorno alla figura di Gesù.
I punti toccati dall’intervista sono fondamentalmente:
a) Gesù era un cristiano o un ebreo e come tale non ha mai voluto fondare una nuova religione?
b) Il cristianesimo è nato dopo la sua morte, quanto dopo e quanto è rimasta fedele alle sue idee?
c) Gesù era convinto che il Regno di Dio fosse imminente? E lui stesso voleva portare la liberazione dell’uomo già su questa terra oppure attendeva la risurrezione ad una vita futura?
d) A chi è imputabile la morte di Gesù? Ai romani o agli ebrei?
e) I Vangeli canonici di Marco, Luca, Matteo e Giovanni sono datati dopo la morte di Gesù. A scriverli furono veramente testimoni oculari o sono testimonianze tramandate a voce con le dovute conseguenze per cui i testi sono veramente esatti o ci sono contraddizioni? Quindi ci dobbiamo accontentare dei quattro Vangeli più le lettere di Paolo e gli Atti degli Apostoli o riferirsi anche a fonti non canoniche come il Vangelo di Pietro, il Vangelo di Tommaso o quello di Giuda?
f) Gesù era celibe come ci è stato insegnato o sposato e quali erano i suoi rapporti con gli apostoli, con sua Madre e nonché con Giuseppe, il padre putativo?
A queste domande cerca di rispondere Mauro Pesce cercando di accertare il maggior numero di fatti possibili, senza esitazione nel presentare i pregiudizi della gente comune. Ne esce una figura di Gesù, dal punto di vista storico, senza interferenze teologiche, grandiosa.
Un Gesù grandissimo non come un santino, un’immagine, ma come uomo in carne ed ossa che ha chiesto a se stesso quale mistero si poteva nascondere nella sua figura.
Gesù è dunque la rappresentazione dell’uomo stesso con i suoi dubbi e le sue debolezze dal punto di vista umano ma con una forza incredibile, una forza soprannaturale.
Il libro non toglie nulla alla grandezza di Gesù, pone piuttosto ipotesi varie senza condannare su come la parola di Dio sia stata interpretata da ogni credo religioso in modo diverso come antidoto all’ingiustizia, al male profondo, al mistero della vita.
Continua dunque ad affascinare il Gesù che circa duemila anni fa percorse numerose strade, parlando alle folle, ai poveri, agli ammalati, ai diseredati ed il suo fascino che attira credenti e non sta appunto nel mistero che lo circonda.
Anche il giudizio della Chiesa relativo a questo libro è stato abbastanza pacato; il Monsignor Sergio Lanza, docente alla Pontificia Università Lateranense e lo storico del Cristianesimo Antico Monsignor Romano Penna, durante un incontro sul tema ‘autentiche radici di Cristo e del Cristianesimo’ che ha avuto luogo nell’aula della Conciliazione del Palazzo del Laterano nel contesto del Progetto Culturale promosso dal Cardinale Vicario Camillo Ruini, hanno dato atto ai due autori di aver fatto ‘comunque’ un “indubbio sforzo di ricerca e di approfondimento nel quale è giusto confrontarsi” anche se le interpretazioni e la scelta dei testi antichi possono differire a volte dalla scelta della Chiesa.
L’importante è avere dunque la ‘disponibilità’ ad indagare, approfondire e confrontare le proprie idee sul mistero chiamato Gesù, solo così si potrà conoscere più a fondo la sua figura carismatica e quella dell’umanità in generale.
di Tiziana Fissore