Incontri con Fredy Vélez
Ottobre 17, 2001 in Attualità da Redazione
Amnesty International circoscrizione Piemonte-Valle d’Aosta, in occasione della presenza in Piemonte di Fredy Vélez, sociologo colombiano attivo nella difesa dei diritti umani e nella lotta contro l’impunità, organizza una serie di incontri per promuovere il programma “Difendiamo i difensori”.
Il programma “Difendiamo i difensori”
Lo scopo principale del programma “Difendiamo i difensori”, avviato dalla Sezione spagnola di Amnesty International, è contribuire alla protezione dei difensori dei diritti umani nei loro paesi attraverso una rete di azione e mediante programmi di “gemellaggio”.
Quando i difensori dei diritti umani non possono rimanere nei loro paesi, la Sezione spagnola di AI ne protegge direttamente un numero molto limitato -insieme ai familiari- facendo in modo che possano continuare la loro attività senza mettere in pericolo la loro vita o integrità fisica.
Poiché Amnesty è un’organizzazione imparziale e indipendente da ogni governo o ideologia politica, il programma non implica l’appoggio delle idee politiche dei difensori dei diritti umani che ne fanno parte.
I diritti umani in Colombia
I difensori colombiani dei diritti umani continuano ad affrontare allarmanti livelli di pericolo malgrado siano stati compiuti alcuni passi dalle autorità colombiane per proteggerli. Nel corso degli ultimi tre anni, più di 25 attivisti sono stati uccisi. Un numero simile è quello di coloro che a mala pena sono riusciti a sottrarsi ad attentati. Molti altri vivono sotto costanti minacce e intimidazioni. Almeno 40 hanno abbandonato il paese. La stragrande maggioranza degli attacchi contro i difensori dei diritti umani è stata ideata e diretta da membri delle forze di sicurezza, dai loro alleati paramilitari o da gangster assunti per conto loro, sebbene Amnesty International abbia anche ricevuto descrizioni di uccisioni deliberate e arbitrarie da parte dei membri dell’opposizione armata. Questa sistematica campagna contro i lavoratori dei diritti umani è radicata nella profonda ostilità dei membri delle forze armate e dei loro alleati paramilitari contro le attività sui diritti umani e nella credenza che le attività sui diritti umani siano sinonimo di guerriglia.
Il governo colombiano ha avviato un programma di protezione dei difensori dei diritti umani, che però si limita a misure individuali di scarsa efficacia. Il problema fondamentale rimane la mancanza di volontà politica nell’identificare e giustiziare coloro che compiono attacchi contro i difensori dei diritti umani. L’impunità per la violazione dei diritti umani contro i difensori dei diritti umani è la norma. Solamente dopo la creazione della Unidad de Derechos Humanos, l’Unità dei Diritti Umani dell’Attorney General’s Office nel 1997 è stato fatto qualche progresso nell’identificare i perpetuatori di pochi casi di alto profilo.
Jhon Fredy Vélez Rodriguez e’ nato a Medellin (Colombia) nel 1975; dopo la laurea in Sociologia svolge l’attività’ di ricercatore in Diritti Umani e Diritto Internazionale Umanitario presso l’Università’ di Antioquia. Dal 1997 lavora con l’I.P.C. (Instituto Popular de Capacitation), organizzazione non governativa per i diritti umani, l’educazione popolare e la promozione della pace: con l’IPC Vélez Rodriguez porta avanti numerosi studi e ricerche, ed è autore di diverse pubblicazioni sulle violazioni dei diritti umani in Colombia. Proprio a seguito dell’intensa attivita’ su questo fronte nel suo paese, nel 2000 Fredy Vélez e’ stato dichiarato, insieme a quattro suoi compagni, “obiettivo militare” da parte del gruppo paramilitare Autodefensas Unidas de Colombia. Costretto ad abbandonare la Colombia, Fredy Vélez si e’ trasferito a Oviedo dove collabora con la sezione spagnola di Amnesty International al programma di protezione dei difensori dei diritti umani “Proteggiamo i Difensori”.
L’Instituto Popular de Capacitacion (IPC) è un’organizzazione non governativa per i diritti umani specializzata nella ricerca sui diritti umani, l’educazione popolare e la promozione della pace. Vari attivisti dell’IPC furono dichiarati obiettivi militari attraverso minacce telefoniche di un gruppo paramilitare. Tali minacce arrivarono soltanto due giorni dopo che altri due difensori dei diritti umani erano stati sequestrati nella stessa zona. La mattina del 9 ottobre 2000 arrivarono tre telefonate agli uffici dell’IPC e in particolare ai domicili di 6 membri dell’équipe di ricerca di Medellin, capitale del dipartimento di Antioquia. Gli autori delle telefonate furono identificati come membri del gruppo paramilitare Autodifese Unite della Colombia (AUC).
Nell’agosto del 1999 davanti agli uffici dell’IPC lo scoppio di una bomba causò seri danni sia agli uffici che ad edifici vicini. Tale esplosione ebbe luogo pochi giorni dopo che alcuni dirigenti del gruppo paramilitare AUC erano stati ufficialmente accusati del sequestro di quattro ricercatori dell’IPC. Valutando la situazione di rischio estremo, si decise che queste persone avrebbero dovuto uscire dalla Colombia e a settembre e dicembre 2000 tre di loro sono stati inseriti nel programma spagnolo.
Il programma degli incontri
Università di Torino, Aula 33 – Via S. Ottavio 20, Torino
Convegno “Diritti umani e loro tutela giurisdizionale – il caso colombiano”
Interverranno:
Prof. Edoardo Greppi, docente di diritto internazionale all’Università di Torino
Prof. Claudio Sarzotti, docente di sociologia del diritto all’Università di Torino
Dott. Marco Bertotto, presidente della Sezione italiana di Amnesty International
Dott. Fredy Vélez, componente dell’IPC (Instituto Popular de Capacitacìon)
Modererà Cristina Trimarco, Presidente Magna Charta Piemonte
Centro Giovanile Area Caselli – Chieri (TO
“Non sopportiamo la tortura” – Incontro con Fredy Vélez
Hiroshima Mon Amour – Via Bossoli 83, Torino
Incontro “Colombia – diritti umani in un paese violato”
Paolo Dalla Zonca, autore di Radio Kabul International, intervista Fredy Vélez
Salone B.A.S.CO. – Via Roma 102, Collegno (TO)
“Incontro con Fredy Vélez” all’Università della Terza Età
Nel corso dell’incontro verrà presentata la rassegna cinematografica
Per informazioni: tel. 011.8170530 lunedì/giovedì 15-19
di Andrea Ferrero