Torino e il jazz: un binomio inscindibile che ogni anno porta nella nostra città decine di artisti di assoluto valore e migliaia di appassionati. A Torino si suona jazz tutto l’anno, nei pianobar, nelle birrerie, negli scantinati… ma la vera esplosione di suoni e colori arriva in estate, quando le piazze e i giardini si animano di variopinti musicanti.

Da oggi tocca all’inedito spazio del Ponte Mosca di Lungo Dora Firenze divenire teatro di una manifestazione che, con il passare degli anni, acquisisce sempre maggior prestigio: l’International Jazz Festival.

Per festeggiare la nona edizione gli organizzatori, alla cui testa spicca la direzione artistica di Sergio Ramella, hanno affidato ad un artista d’eccezione la realizzazione del logo. Ugo Nespolo, artista torinese di fama internazionale, ha infatti realizzato il manifesto ufficiale, una originale e inedita realizzazione di chiara ispirazione musicale… ovvero come legare l’arte alla musica.

Il varo della manifestazione, organizzata da AICS Contromusica e patrocinata dal Comune di Torino e dalla Regione Piemonte, è affidato alla voce suadente di Rossana Casale che, smessi i panni della solista pop e’ diventata una delle vocalist più apprezzate del circuito italiano ed europeo. A seguire Dave Holland accompagnato dalla sua fedele Big Band che vede Chris Potter al sax, Steve Nelson al vibrafono e Billy Kilson alla batteria.

Martedì 15 si ripete lo schema Italia – Resto del mondo; i primi a salire sul palco saranno infatti gli italiani Italian Saxophone Ensemble, che arriveranno accompagnati da un ospite d’eccezione: Gianni Basso, ovvero uno degli esponenti storici più significativi del jazz italiano. Dopo la loro performance il microfono passerà a Bill Frisell & The Intercontinentals, gruppo decisamente variagato nel quale troviamo un chitarrista brasiliano, un percussionista del Mali e un suonatore di bazouki greco-macedone.

Mercoledì 16 via libera a una musica nata dall’incontro alquanto singolare tra il Jazz americano degli Anni ‘30, il Valzer Musette francese e la tradizione tzigana, qui rappresentato dai Manomanouche & Florence Fourcade. La seconda parte della serata è affidata alla John Abercrombie Band con Mark Feldman al violino, Marc Johnson al basso e Joey Baron alla batteria.

Giovedì 17 gran serata finale con l’apertura del quintetto americano One For All, musicisti newyorkesi di grande talento, tutti sidemen di grandi jazzisti, e la chiusura con lo Steve Grossman Quartet che proporrà brani originali con atmosfere che ricordano il grande quartetto di John Coltrane ed un omaggio ai grandi compositori che hanno caratterizzato il jazz degli anni ’50 e ’60.

Tutti i concerti iniziano alle ore 21, nell’area adiacente il Ponte Mosca di lungo Dora Firenze.

I biglietti costano 10 euro + diritti prevendita, abbonamento 4 serate al costo di 35 euro.

Info per il pubblico al numero 011/238.63.80 – fax 011/238.63.87 e-mail: [email protected]

Sito Internet: www.jazzaicscontromusica.com

International Jazz Festival

Lunedì 14 luglio 2003