Interplay
Maggio 17, 2001 in Spettacoli da Momy
È una sorta di “ritorno alle origini” lo spettacolo Interplay, in scena al Teatro Juvarra nelle serate del 3, 7 e 8 maggio 2001. Sul palcoscenico si esibiscono insieme coreografi, danzatori, compositori e musicisti, rigorosamente dal vivo, rigorosamente inventando al momento. La scena è lasciata all’improvvisazione, alla fantasia artistica dei partecipanti. Un mix di suoni, luci, colori, musiche e danze trascina gli spettatori nel mondo dorato dello spettacolo d’autore. La corporeità della danza si scontra con l’impalpabilità dei suoni e con l’interattività dei musicisti sul palco, fondendosi in energia creativa in crescita sinergica con il pubblico. Ogni sera sono previsti due spettacoli ed un concerto, che si terrà al Cafè Procope.
Prima serata – giovedì 3 maggio il coreografo Michele di Stefano presenta, in prima serata, lo spettacolo “Fortezza”, accompagnato dalle danze di Biagio Caravano e dalla musica elettronica, elaborata dal vivo, di Paolo Sinigaglia. In seconda serata i coreografi Alessandro Certini e Charlotte Zerbey presentano lo spettacolo “Idiom”, suonato dal vivo dal compositore e performer Nicola Vernuccio: la musica trova ispirazione dalla coreografia e dallo svolgersi del testo, in modo che i diversi linguaggi espressivi e gli interventi scenici restino aperti al cambiamento estemporaneo e alla sovversione reciproca. Chiude la serata, al Cafè Procope, il concerto del trio siciliano Trionacri, che presenta un avant-jazz decisamente energico e coinvolgente.
Seconda serata – lunedì 7 maggio 2001 la coreografa Silvana Babarini presenta “Figure sonore”, un lavoro molto particolare in cui le stesse danzatrici costruiscono la colonna sonora col suono prodotto sia dai movimenti sul proprio corpo, sia dalla voce. I movimenti sono costruiti sui ritmi ripetitivi molto semplici, evocativi di stati d’animo, come lo sono le canzoni, come lo erano le antiche forme di narrazione cantata. Nella seconda parte della serata la Compagnia Nora D presenta Archeoblues. Ideato musicalmente dal saxofonista elettrico Igor Sciavolino e coreografato e danzato da Rosita Mariani, insieme alla batteria di Paolo Franciscone e alle installazioni luminose di Nico Valliera, lo spettacolo propone un’inconsueta rilettura del concetto di blues. Un dizionario che racconta la forza espressiva e la delicatezza esistenziale di un modo moderno di ascoltare la realtà. In chiusura il concerto del CRAMS Percussion Staff, sestetto di percussionisti provenienti da Lecco e Como, che propone un repertorio improntato sull’improvvisazione delimitata da strutture musicali preordinate, vicine stilisticamente alla musica contemporanea “colta” più recente.
Terza serata – martedì 8 maggio un giovane gruppo, la compagnia Arbus, mette in scena lo spettacolo “Set Point”. Gli ultimi istanti di un doppio di tennis disputato da strani personaggi, miss Universo, il signor Tetsuo e due hostess gentili ma poco raccomandabili, messe lì a guardia del campo, si affrontano in un finale thriller. A seguire il coreografo Giorgio Rossi, famoso per la sua ironica poesia, propone “Caos”, improvvisazione sul jazz contemporaneo interpretato dal vivo dal noto contrabbassista Furio di Castri. In scena sono presenti tre o quattro danzatori per una libera improvvisazione. Chiude la manifestazione il concerto dell’Oiseaux Sextet, guidato dal clarinettista torinese Marco Tardito e dal trombettista biellese Pier Giorgio Miotto, entrambi fini compositori e raffinati solisti, insieme con i torinesi Saverio Miele al contrabbasso, Marco Puxeddu alla batteria, Silvano Biolatti alla chitarra e Davide Pecetto alla fisarmonica.
Interplay
3, 7 e 8 maggio 2001
Teatro Juvarra & Cafè Procope, via Juvarra, 15 – Torino
Informazioni: tel. 011.54.06.75
Ingresso: L. 15.000, abbonamento intera rassegna L 36.000
di Monica Mautino