Italia Arte porta l’opera di Antonio Ciarallo a Praga

Aprile 20, 2008 in Medley da Redazione

CiralloAntonio Ciarallo espone a Praga dal 24 aprile al 24 maggio negli spazi prestigiosi della Galleria Brehova, in un evento curato da “Italia Arte” con la partnership di Geodis Wilson. Una mostra dal respiro europeo che testimonia il percorso di un artista italiano interprete della grande arte del Novecento declinata con linguaggio contemporaneo.

Quali sono gli elementi della pittura di Ciarallo che la rendono ancora oggi attuale, emozionale, vibrante come una sinfonia del compositore russo Shostakovich, tra abissi e vette contrastanti? Di sicuro è la capacità di rispondere al bisogno primordiale dell’uomo dell’essenza e dell’universalità dell’espressione: nei suoi monocromi illusori, violenti, contrastati, feriti si legge il dramma di una stagione che ancora in questo terzo millennio scava nell’anima dell’uomo per ritrovarne lo spirito, metterne a nudo l’anima non ancora decifrata, non ancora svelata, ma sarebbe errato credere che la pittura di Ciarallo sia solo rabbia, disillusione cruenta affondata nell’arte e nella materia.

Ad una visione più attenta emerge razionalità e calcolo, decorative presenze che appaiono poco più che ipotesi di lavoro, quasi fossero idee posate sulla tela a contrastare l’istinto. Si comprende quindi che il cuore dell’arte di oggi, come quello di ieri e di sempre è equilibrio e armonia, pura bellezza nata dagli opposti, rivoluzione della forma e del segno che si fanno, solo apparentemente, irreali. on si parli di ispirazione, di estasi creativa, ma di lavoro, esercizio, mestiere, desiderio di giocare con la pittura, di inventare se stessi attraverso il colore. Nei neri allucinati di Ciarallo, nei bianchi candidi ci sono tutti i colori del mondo, la luce riflessa, inglobata nel pigmento e restituita mutata, cromaticamente e geneticamente modificata dall’ambiente esterno che diventa parte integrante dell’opera. Per questo un nero non è mai solo nero, ma catrame incendiato di rossi, blu, marroni, caustiche ombre, flash abbacinanti come spot puntati sull’uomo. Così, i candidi arabeschi intessuti nella tela, staticamente fissati sul supporto come ‘timbri’ in filigrana, dialogano con la materia ribelle, brillante, tridimensionale che si fa sangue e nervatura, scheletro e carne di un organismo vitale, che pulsa a cento all’ora con dinamismo irrefrenabile.

L’attualità della pittura di Ciarallo, la sua ipoteca sull’eternità sta tutta nel mistero dell’arte vera, che non si spiega con la parola, ma con lo sguardo, con quella sensazione di perfetta dicotomia armoniosa che regge l’universo. E’ per questo che risulta ingeneroso creare paralleli con maestri del passato, perchè la grandezza del linguaggio di Ciarallo si nutre del suo tempo, della propria interiorità che ha trovato nella pittura una forma di liberazione, dalla realtà, dalla fantasia, dallo spirito per risultare unica nella sua eleganza formale, in stand-by, in attesa appunto, di un futuro che si spera più libero, come il gesto e il segno che tracciano spazi inventati, spazi di vera, autentica, ritrovata pittura. Ancora oggi, forma, colore, segno, i dettami dell’arte del Novecento si confrontano e si attualizzano in Ciarallo con la determinazione di chi, nel fare arte, ritrova ogni volta se stesso, il piacere di confrontarsi con un concetto di estetica fortemente personale, originale, unico anche se, alla fine di tutto, ciò che emerge è l’universalità dell’armonia e dell’equilibrio che nutre il concetto di ‘Bello’. Non esistono le categorie mentali nell’arte, idee precostituite e incasellate in formulazioni astratte, ma esiste la materia lavorata, l’energia, la pacatezza sensuale di un’idea solo suggerita, come nei fondali dei nuovi dipinti di Ciarallo, non tanto e non solo richiami a un decorativismo pittorico, ma cifra stilistica riconoscibile, quindi di per se stessa concettuale e libera.

Galleria Brehovà – Praga. Dal 24 aprile al 24 maggio.

Testi critici in catalogo di Guido Folco, Cinzia Tesio, Raffaella A. Caruso

Catalogo: Italia Arte Edizioni

MAIN SPONSOR: GEODIS WILSON

di redazione