Italia, quattro ragazzi d’oro
Aprile 6, 2006 in Sport da Federico Danesi
SHANGAI – Cambiano distanze e uomini, non la sostanza: la staffetta italiana è ancora d’oro. Una prestazione mostruosa quella della 4×200 stile ai Mondiali in vasca corta.
Il secondo alloro mondiale è arrivato al termine di una finale letteralmente dominata dalla prima all’ultima vasca. Il tutto a tempo di nuovo record europeo, 6’59”08. Un risultato che abbassa di quattro secondi quello ottenuto sei anni fa dalla Gran Bretagna e demolisce di undici quello italiano.
Che potesse essere giornata favorevole lo si era capito sin dal mattino, quando il quartetto azzurro nel quale Borbotto e Lanzarini hanno permesso ai nostri big di rifiatare aveva realizzato il miglior tempo, battendo il primato italiano. Nella finale, poi, pochissima storia. Massimiliano Rosolino è partito fortissimo, dando il cambio a Matteo Pellicciari già in prima posizione. Sia lui che Nicola Cassio hanno tenuto benissimo e così per Filippo Magnini, unico a rappresentare la continuità tra il primo ed il secondo oro, è stata quasi una passeggiata. Ma il suo 1’43”33, per quanto in una frazione lanciata, è tempo che ammette poche repliche. Vittoria, con Australia e Usa a giocarsi l’argento distaccate di oltre cinque secondi.
Non erano in vasca i oro numeri uno, da Phelps a Thorpe, ma gli assenti hanno sempre torto.
L’Italia ancora una volta ha dimostrato di essere ormai tra le superpotenze mondiali. Un viatico importante in vista degli Europei di Budapest che cominceranno per il nuoto il prossimo 30 luglio.
La settima medaglia azzurra è arrivata da Luca Marin nei 400 misti. Il siciliano, vista l’assenza di specialisti come Cseh, puntava all’oro. Ma non aveva fatto i conti con lo statunitense Lochte, che lo ha battuto abbastanza nettamente. Un argento questo che lo farà crescere. Qualche rammarico, invece, per Alessandro Terrin, rimasto fuori dal podio dei 100 rana. Ha fatto quello che doveva, il veneto, ma per un solo centesimo si è dovuto accontentare del quarto posto. Si potrà rifare nei 50. Nessun acuto, invece, per le nostre specialiste degli 800 stile femminili: Simona Ricciardi decima, Renata Spagnolo diciottesima.
Con questi risultati l’Italia resta saldamente al secondo posto nel medagliere, appena dietro all’Australia. Ma è tutt’altro che finita perché anche dalle finali odierne potrebbero arrivare altre soddisfazioni. Ci sono Max Rosolino, che quest’anno vanta il terzo tempo al mondo, e Nicola Cassio nei 400 stile. E c’è Alessia Filippi, fresca d’argento nei misti, impegnata nella sua vera gara, i 200 dorso. Con questa Italia c’è da divertirsi.
di Federico Danesi