JazzAscona festeggia 25 anni a Stresa

Giugno 20, 2009 in Spettacoli da Redazione

Lillian Boutte Stresa 24 giugnoSi terrà a Stresa Verbania) il 24 giugno l’anteprima italiana della 25ma edizione di JazzAscona (festival che si terrà dal 25 giugno al 5 luglio 2009) con una serie di concerti in programma.

Una lunga maratona musicale che inizia alle 19 e si conclude intorno a mezzanotte apre il cartellone del più importante festival europeo dedicato al jazz classico e tradizionale. Per il terzo anno consecutivo JazzAscona New Orleans & Classics propone una tappa del suo ciclo fuori dai confini nazionali, con l’iniziativa “Stresa for New Orleans”, in programma nella celebre località turistica italiana del Lago Maggiore, idealmente gemellata con Ascona in nome della solidarietà con la Città del Jazz (devastata nell’agosto 2005 dall’uragano Latrina). “Stresa for New Orleans” si svolgerà nell’immediata vigilia del festival, e farà da prestigioso antipasto e opening act di JazzAscona, che quest’anno prenderà il via giovedì 25 giugno. Il ricco programma della serata in Piazza Marconi e Piazza Cadorna a Stresa prevede concerti open-air, sfilate di brass band sul lungolago e raccolta di fondi pro New Orleans, con la partecipazione di grandi nomi del jazz Usa ed europeo.

Due band suoneranno a partire dalle ore 19.00 nel centro storico di Stresa. Le altre due suoneranno a partire dalle 21.15 in piazza Marconi (Imbarcadero). La Hurricane Brass Band partirà con il battello da Verbania alle 20.30 e sbarcherà a Stresa attorno alle 21.15 per poi dirigersi sul lungolago e nelle vie cittadine.

Verranno proposte agli spettatori dei gadgets (delle collane e dei medaglioni) di New Orleans il cui ricavato verrà devoluto a SOS New Orleans (musicisti colpiti dall’uragano Katrina). I concerti sono ad ingresso gratuito e in caso di cattivo tempo si svolgeranno al PalaCongressi di Stresa.

PROGRAMMA DELL’EVENTO A STRESA

Il programma della serata:

19.00 – 20.00 & 21.00 – 22.00

Hurricane Brass Band (Europa) con Uncle Lionel Batiste (New Orleans)

Una fantastica band di jazz tradizionale da Maastricht (Olanda), che suona gli stili tradizionali delle brass band di New Orleans, a cominciare dal repertorio che era già appannaggio delle mitiche Eureka, Tuxedo ed Onward Brass Band. La Hurricane Brass Band suona anche brani più attuali e si esibisce ad Ascona accompagnata dal mitico Uncle Lionel Batiste. Classe 1931, musicista, cantante, “viveur”, Uncle Lionel è un vero personaggio della scena musicale di New Orleans e una figura storica della Tremé Brass Band. Sarà ad Ascona nelle vesti di grand marshall.

19.30 – 21.00

Topsy Chapman & Solid Harmony (New Orleans)

Il suo stile canoro e la sua versatilità stilistica le permettono di brillare come cantante gospel, jazz tradizionale e dixieland. Dopo aver raggiunto la popolarità nei primi anni 80 partecipando al musical di off Broadway “One Mo’ Time”, Topsy Chapman si è esibita un po’ in tutto il mondo come cantante di gospel e jazz. È stata in tournée, ad esempio, con la “Magnolia Jazz Band” e i “Blues Serenaders”, con i quali ha anche inciso alcuni dischi. Ha pure registrato e collaborato con artisti quali Willie Humphrey, Chester Zardis, Geoff Bull, Louie Nelson, Fred Coleman, Orange Kellin, Lars Edegran, Nicholas Payton, Butch Thompson, Dick Hyman, Herb Ellis e Bob Haggart. Topsy ha cantato a convention del Partito Democratico e per la Regina Elisabetta e il Duca di Edinburgo ed è più volte apparsa in show televisivi. Topsy Chapman cattura il pubblico con la sua voce calda e armoniosa, e il suo stile autentico. Ad Ascona 2009 torna con il gruppo gospel Solid Harmony, da lei guidato, assieme alle figlie Yolanda Windsay e Jolynda Phillips. Animeranno fra l’altro le due messe gospel con Father Jerôme LeDoux previste domenica 28 e lunedì 29 giugno 2009 nella chiesa del collegio Papio.

20.00 – 22.30

Norbert Susemihl New Orleans All Stars (Europe / US) feat. Jason Marsalis & Louis Ford (New Orleans)

La Norbert Susemihl’s New Orleans All Stars è una band formata nel 2007 dal trombettista tedesco Norbert Susemihl, composta da sei musicisti di prim’ordine, provenienti da cinque diversi paesi. Nato in Germania, Norbert Susemihl guida la formazione. Susemihl – che per la cronaca fu già protagonista delle prime edizioni del festival – ha trascorso molto tempo a New Orleans, ed è considerato oggi uno dei più bravi trombettisti nello stile jazz tradizionale della Crescent City. Lo stesso dicasi, al loro rispettivo strumento, per l’eccellente trombonista svedese Freddy John e per il pianista olandese Harry Kanters. La band è completata da tre favolosi musicisti da New Orleans: la bravissima cantante Wanda Rouzan, il versatile Jason Marsalis alla batteria, il più giovane dei fratelli Marsalis, già visto in azione ad Ascona (al vibrafono però) nel 2005, e, al clarinetto e sassofono, Louis Ford, erede di una tradizione musicale che risale ai tempi di Storyville. Il repertorio della band abbraccia tutto lo spettro della musica di New Orleans di oggi: dal jazz tradizionale al ragtime, dal calypso allo swing, dal gospel allo stile brass band funky.

20.30 – 23.00

Chicago Stompers (Italia)

Con un’età media di soli 20 anni, i Chicago Stompers sono la formazione di “hot jazz” più “giovane” d’Italia. La band è specializzata nel repertorio delle orchestre statunitensi operanti tra il 1924 e il 1931. L’intento è ricostruire in tutti i dettagli l’atmosfera dell’epoca. Il repertorio, che spazia dai titoli più celebri a quelli meno noti della tradizione, è eseguito per mezzo di trascrizioni ed arrangiamenti che fedelmente riproducono le orchestrazioni originali. Per meglio riuscire in tale intento, la band utilizza strumenti vintage, fra i quali rari e inusuali “c-melody sax” o il clarinetto di metallo, e kit percussionistici d’epoca (con ad esempio piatti originali montati su molle e corde di cuoio). Tramite un accurato ascolto dei dischi, la band ha assimilato lo stile e il fraseggio dei solisti dell’epoca, mentre l’analisi di fotografie e filmati d’epoca ha permesso di interiorizzare il dettame artistico anche dal punto di vista estetico e scenografico/coreografico: il recupero filologico si estende infatti anche alla cura del vestiario (smoking per la componente maschile e abiti tematici – inclusi piumaggi originali della Milano anni ’20 – per quella femminile), nelle presentazioni (leggii, stand e microfono a condensatore tipici dell’epoca) e nelle coreografie dei musicisti e dei cantanti, al tutto aggiungendo un pizzico di allegria e sana comicità.

21.30 – 23.00

Don Vappie’s Jazz Creole feat. Lillian Boutté (New Orleans)

Uno straordinario cast di musicisti di New Orleans rende omaggio al chitarrista, banjoista, cantante, compositore, autore, storico, insegnante, comico, attore di New Orleans, Danny Barker. Un personaggio di grande spessore artistico e umano, di cui ricorre il Centenario della nascita, che ha lasciato profonde tracce nella cultura di New Orleans e che fra l’altro fu anche protagonista di una memorabile edizione del festival di Ascona nel 1989 (assieme a Louis Nelson). Il festival gli rende omaggio con due programmi speciali, presentati in anteprima a JazzAscona: il primo incentrato sul banjo, la chitarra, le composizioni originali e l’aspetto creolo nella musica; il secondo, con la cantante Lillian Boutté, che ripercorrerà i principali cavalli di battaglia del cantante e della moglie Blue Lu Barker. Il progetto è curato dal chitarrista-banjoista, produttore e arrangiatore di New Orleans, Don Vappie, che si avvale della collaborazione di una band di gran lusso, composta da diverse star della Città del Delta (oltre alla già citata Boutté, da citare perlomeno il bassista Mark Brooks) e dal trombettista francese Patrick Artero.

Nato nel 1909 e deceduto nel 1994, Danny Barker visse (e scrisse)
la storia del jazz del XX. Secolo, lavorando al fianco di leggende come Jelly Roll Morton, Cab Calloway, Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Sydney Bechet o Bunk Johnson. Barker compose fra l’altro “Don’t You Feel My Leg” per la moglie e cantante Blue Lu Barker (con la quale incise frequentemente) e la hit “Save the Bones for Henry Jones”, portata al successo da Nat King Cole. Negli anni 50 Barker fu uno dei protagonisti del Dixieland revival, che riportò al centro dell’attenzione del pubblico il vecchio e dimenticato jazz delle radici. Nel 1965 iniziò a lavorare come assistente curatore del New Orleans Jazz Museum, tenne conferenze sul jazz in numerose università, collaborò all’organizzazione del primo New Orleans Jazz Festival, e soprattutto diede vita alla Fairview Baptist Church Brass Band, che divenne negli anni una straordinaria fucina di giovani talenti, contribuendo in maniera importante al mantenimento di una ben radicata cultura del jazz a New Orleans. Barker lavorò assiduamente a questo scopo, sia come musicista sia come scrittore. Fra le sue opere da ricordare Bourbon Street Black (uscito nel 1973) e una biografia dedicata a Buddy Bolden. Barker è stato inserito nell’American Jazz Hall of Fame nel 1993 e ricompensato nel 1991 con un premio alla carriera da parte della National Endowment for the Humanities.

di Redazione