Juve a Manchester senza Nedved
Maggio 15, 2003 in Sport da Giovanni Rolle
Sarà una finale tutta italiana l’ultimo atto della Champions League edizione 2002-2003. Ad affrontare il Milan nella finale di Manchester sarà la Juventus di Marcello Lippi. Nella semifinale di ritorno, i bianconeri si sono imposti per 3-1 sul Real Madrid, ribaltando il 2-1 subito all’andata, grazie ad una prestazione eccellente da parte di tutta la squadra. Per l’ennesima volta in questa stagione, i campioni d’Italia hanno offerto una grande prova di carattere, impedendo agli avversari di ragionare con un gioco molto aggressivo. Parlare soltanto di Juve grintosa e combattiva sminuirebbe tuttavia i meriti di questa squadra, che ha nel proprio organico degli interpreti di primo livello e che per larga parte dell’incontro ha surclassato le celebratissime stelle in maglia bianca. La Juventus accede dunque meritatamente alla finalissima, nella quale mancherà però un grande protagonista, Pavel Nedved, che salterà la sfida con il Milan perché squalificato.
Il Delle Alpi presenta un grande colpo d’occhio, con oltre sessantamila spettatori sugli spalti. Notevole anche la coreografia dei tifosi juventini; in curva Scirea campeggia un grande striscione dai contenuti profetici: ‘C’è una stella in cielo che indica il cammino, forza Juve vincere è il tuo destino’. Da segnalare anche lo striscione ‘Da sabato il cielo ha una stella in più’ ciao Enzo’, dedicato al giovane tifoso siciliano, accoltellato mortalmente alla stazione di Porta Nuova da un immigrato rumeno, colto da un inspiegabile raptus di follia, in occasione dei festeggiamenti per il ventisettesimo scudetto.
La squadra di Lippi parte subito all’attacco, senza alcun timore reverenziale nei confronti degli avversari, che dimostrano invece di essere in soggezione di fronte ai bianconeri: Del Bosque schiera infatti una formazione in assetto accorto, con quattro difensori e Raùl unica punta, supportato da Zidane e Figo, dietro ai quali agiscono tre mediani, Flavio Conceiçao, Guti e Cambiasso.
La prima occasione della partita è per i bianconeri: Zambrotta lancia un contropiede, sul quale si inserisce Nedved; il passaggio del ceco è per Del Piero, la cui conclusione è fuori di poco. Al 12’ il Delle Alpi esplode: Del Piero serve Trezeguet che batte inesorabilmente Casillas da posizione defilata sulla sinistra. L’1-0 qualificherebbe la Juve per la finalissima di Manchester, ma i bianconeri non si siedono sul vantaggio. Il Real resta comunque un osso duro e quando i bianchi si producono in offensiva son dolori per tutti. Al 20’ lo stadio torinese ammutolisce quando Guti viene a trovarsi in posizione centrale per la battuta, ma Buffon è ben piazzato sulla conclusione del biondo centrocampista spagnolo. Al 32’ Zidane prova il colpo ad effetto, con un tentativo di pallonetto dalla trequarti campo, che sorvola di poco la traversa; ma è ben più pericolosa la tambureggiante azione juventina successiva, con Trezeguet che non riesce ad approfittare da buona posizione. La formazione di Lippi aggredisce gli avversari e nel finale di tempo mette a segno la seconda rete. Questa volta fa tutto Del Piero, che da posizione sempre spostata sulla sinistra trafigge per la seconda volta Casillas. Il finale di tempo è tutto per gli uomini di Lippi: i campioni d’Italia sono incontenibili e dopo una travolgente manovra corale è Zambrotta, uno dei bianconeri più in palla, a tentare la conclusione, alta di poco. I bianconeri rientrano negli spogliatoi tra le ovazioni del pubblico: applausi meritati per un grande primo tempo degli uomini di Lippi.
Nella ripresa si presentano in campo gli stessi ventidue uomini, ma dopo pochi minuti Del Bosque effettua il cambio più atteso: scocca finalmente l’ora di Ronaldo, che prende il posto di Flavio Conceiçao. Real a trazione anteriore, quindi, anche perché le merengues devono segnare almeno un gol per guadagnare i tempi supplementari. Il Real con il ‘Fenomeno’ è più incisivo e al 20’ il fuoriclasse brasiliano guadagna un calcio di rigore per un’entrata di Montero. Sul dischetto si presenta Figo, il quale calcia male, quasi con sufficienza, esaltando Buffon, la cui prodezza è una brutta botta psicologica per i giocatori di Del Bosque. Nell’elenco dei grandi protagonisti della grande serata bianconera manca solo Nedved: e infatti, attorno alla mezz’ora, il giocatore ceco si invola, su lancio di Trezeguet, al segnare la rete del 3-0. Sugli spalti è un tripudio bianconero. I giocatori di Lippi, con le ali ai piedi, non si fermano e si portano un paio di volte vicinissimi alla quarta rete con due colpi di testa di Del Piero, entrambi neutralizzati da Casillas. Nella foga agonistica Nedved commette un inutile fallo a centrocampo e si becca il cartellino giallo. Un duro colpo per il giocatore ceco, che era diffidato e dovrà saltare la finalissima a Manchester con i rossoneri. La partita regala un finale da suspense, perché Zidane realizza il gol del 3-1 con un prezioso tocco liftato sul secondo palo, che rimette in corsa il Real Madrid. Gli uomini di Del Bosque possono usufruire di cinque minuti di recupero per segnare il gol che proietterebbe i bianchi nella finale di Manchester. Nel recupero Zambrotta ha un’occasione d’oro per chiudere il conto in contropiede, ma la mira del giocatore juventino non è precisa. L’ultimo brivido per i tifosi bianconeri è un colpo di testa di Raùl di poco fuori, prima del triplice fischio liberatorio che scatena l’entusiasmo del pubblico juventino. Per la settima volta nella sua storia, la Juventus accede alla finale della massima competizione europea.
Juventus – Real Madrid 3-1
di Giovanni Rolle