Juve che trionfo!
Novembre 18, 2002 in Sport da Giovanni Rolle
Questa volta nessun miracolo. Il Toro crolla fragorosamente, schiantato dai colpi della Vecchia Signora che balza in testa alla classifica, scavalcando l’Inter. Se la Juve ride, le lacrime sono tutte per i tifosi del Toro, che guardano la graduatoria da un terzultimo posto che ha tutti i crismi dell’anticamera della serie B. Come ha tutti i crismi della retrocessione questo 4-0 che ricorda da vicino, per proporzioni del risultato e qualità di gioco espresse, il 5-0 del ’95-96, stagione che terminò, appunto, con la discesa dei granata nella serie cadetta.
Nell’ultimo derby della Mole il Toro ha infatti mostrato tutto il peggio del suo repertorio in questo inizio di stagione: difesa colabrodo, centrocampo povero di idee e attacco evanescente. Il tutto condito da errori marchiani e clamorose disattenzioni che hanno ulteriormente aumentato il già considerevole divario tra le due compagini torinesi. Per i granata la stracittadina è durata circa una mezz’ora, ovvero fino al gol del 2-0 della Juventus.
Al calcio d’inizio non mancano le sorprese, specie sul fronte juventino, dove al centro della difesa si registra l’inatteso ritorno di Montero. Sul versante granata Ulivieri prova invece ad affidarsi all’uruguaiano Magallanes, schierato alle spalle delle punte in un inedito 3-4-1-2.
E proprio dai piedi di Magallanes scaturisce la prima occasione da rete del match, con un calcio di punizione che scalda le mani a Buffon. Pronta la replica dei bianconeri, che sforano il gol con un tiro di Nedved dal limite dell’area. Al secondo affondo i campioni d’Italia sono già in vantaggio: punizione del ceco e deviazione vincente sotto porta di Del Piero, che batte Bucci addirittura con un colpo di tacco in avvitamento.
Nonostante la prodezza di Pinturicchio il Torino non si scompone e la partita prosegue con discreta intensità, anche se i granata, pur non cedendo il centrocampo ai più quotati avversari, fanno fatica ad impensierire seriamente Buffon. Lucarelli sembra correre con la zavorra, mentre Ferrante è l’ombra del bomber ammirato nelle passate stagioni.
Ogni spunto dei bianconeri è invece una potenziale palla-gol: il Torino viene prima graziato da una respinta fortunosa di Mezzano su una conclusione a botta sicura di Di Vaio. Come se non bastasse la forza dei bianconeri, il Toro si complica le cose da solo e poco dopo la mezz’ora un passaggio errato di Castellini innesca il contropiede di Nedved, che serve a Di Vaio il pallone del raddoppio, con il quale le due squadre vanno al riposo.
Dopo l’intervallo i sostenitori della Vecchia Signora non sono tranquilli, pensando all’incredibile rimonta subita dalla loro squadra l’anno scorso. Ma che quest’anno la musica è diversa lo si capisce anche dall’inizio della ripresa, che porta alla terza rete juventina, siglata da Nedved al termine di un’incontenibile percussione. Per i granata è il definitivo tracollo e neppure le sostituzioni di Ulivieri, che inserisce Maspero ed Osmanovski in cambio di Lucarelli e Magallanes, servono a rivitalizzare un Toro ormai matato.
Al 73’ ci prova l’arbitro De Santis a ridare un po’ di vigore al Torino, concedendo con molta generosità un calcio di rigore per una spinta veniale di Camoranesi ad Osmanovski. Ma, a confermare la giornata nera, Ferrante si fa parare il penalty da Buffon, che intuisce la direzione del tiro. E’ spietato invece Davids, che infierisce sui malcapitati cugini, rifilando alla squadra di Ulivieri la rete del poker. Negli spogliatoi gli umori sono ovviamente contrastanti. Mentre Marcello Lippi si gode la vittoria ed il primato, Ulivieri cerca di staccare il morale dal pavimento. “Il derby è una partita particolare e i miei ragazzi lo sapevano. In campo ho visto una Juve molto determinata e concentrata. Sono contento per il primo posto, ma la strada da percorrere è ancora lunga.”, sono state le dichiarazioni del tecnico viareggino.
Diverso, naturalmente l’umore di Ulivieri, che ha commentato così la sconfitta: “Nel primo tempo siamo riusciti a reggere il confronto con una Juve in grande forma. Purtroppo, il gol a freddo e soprattutto il 2-0, scaturito da un nostro errore, ci hanno tagliato le gambe. Nella ripresa abbiamo provato a reagire, ma il terzo gol della Juve ha definitivamente compromesso la partita. Ora l’importante sarà non cedere alla depressione ma continuare a lottare. Sono sempre del parere che questa squadra possa salvarsi anche senza rinforzi a gennaio. Piuttosto, voglio aiutare i nostri attaccanti affinché ritrovino la via del gol”.
Torino – Juventus 0-4
di Giovanni Rolle