Juve: Emerson è tornato al meglio
Febbraio 16, 2005 in Sport da Roberto Grossi
Emerson ora è tornato al meglio e domenica scorsa conto l’Udinese ha ripreso a macinare avversari, chilometri e gioco (assist per Ibrahimovic) con la consueta sapienza tattica. Non a caso Capello lo considera il suo vice in campo. Dopo aver smaltito gli acciacchi il Puma è pronto ad offrire il suo grande repertorio calcistico in un momento decisivo della stagione. C’è il Real alle porte ma prima bisogna traghettare a Messina, città che al brasiliano evoca piacevoli ricordi: la rete segnata ad agosto in amichevole. L’unico cruccio, a livello personale, il recente attentato di sabato scorso – a colpi di molotov – contro il giardino della sua villa romana.
Emerson, martedì vi aspetta il Real. Gli spagnoli, quest’estate, hanno tentato di acquistarti ma sei stato uno dei pochi a rifiutare le ‘merengues’.
A Madrid mi volevano, è vero, ma io non ho rifiutato nessuno. Anche altre società si erano fatte avanti ma io avevo già dato la mia parola alla Juve e ho voluto mantenerla perché quando prendo un impegno lo rispetto. Ora sono contentissimo di essere qui.
Se tutto va bene al Bernabeu ritroverete Nedved. Contento?
Siamo tutti molto contenti perché Pavel è un elemento importantissimo. Ma ora basta parlare della Champions: martedì ci aspetta un match cruciale ma dobbiamo pensare ad una partita per volta. Preoccupiamoci prima del Messina, un avversario difficile.
Sei un punto fermo per Capello. Ti pesa cambiare sovente partners a centrocampo?
Affatto, per tutta la carriera mi sono adattato, l’importante è trovarsi bene con tutti.
Quindi non acquisteresti nessuno per giocare accanto a te? Magari uno con i piedi buoni…
Non è mio costume suggerire acquisti alla società, io penso solo a migliorare le mie prestazioni.
Il nuovo modulo provato contro l’Udinese, il tridente, ti ha provocato qualche cambiamento?
Devo fare più attenzione a non sbilanciare la squadra. Se gioco con uno che propende ad attaccare più che a difendere mi regolo di conseguenza per non lasciare troppi spazi agli avversari.
Quella scorsa è stata una settimana di polemiche in casa Juve. Avvertite il momento delicato?
Le gare importanti, come quella contro il Real, possono portare una certa tensione nell’ambiente. Escludo però che abbiano influito sull’allenatore e su noi giocatori. Capello non è cambiato di una virgola: ha grande esperienza e, quando deve dire qualcosa lo dice senza subire certo la pressione della Champions che si avvicina. Da parte nostra lavoriamo sereni senza curarci di cosa si scrive: le polemiche rimangono fuori dal cancello.
A proposito di cancello. Qualcuno ha recentemente violato quello della tua casa romana. Potrebbe essere stato un tifoso giallorosso tradito dalla tua partenza. Preoccupato per la prossima trasferta nella capitale?
Sabato scorso è avvenuto un episodio increscioso ma viviamo in un mondo che è fatto così. Prima di parlare aspetto però di sapere con precisione la dinamica dell’attentato.
di Roberto Grossi