Juve-Genoa 2-2 : ritorna il virus del braccino ?
Ottobre 23, 2011 in Sport da Tomas
La settimana tremenda dei bianconeri poteva finire in modo peggiore, ma il pareggio contro gli uomini di Malesani viene vissuto da tifosi, ambiente e soprattutto addetti ai lavori come l’ ennesimo passo falso figlio del virus letale degli anni passati, quel braccino che non permetteva ai bianconeri di affondare i colpi dopo una grande gara vinta convincendo contro rivali ben più ostici di Chievo e Genoa come lo sono i campioni d’ Italia del Milan. La vigilia dell’ incontro era stato movimentato dall’ annuncio del presidente Agnelli, all’ assemblea degli azionisti, del commiato anticipato al capitan Del Piero, ringraziandolo per aver voluto finire la sua grande carriera nella nuova casa dei bianconeri, lui che le aveva calcate tutte, dal vecchio Comunale passando per il Delle Alpi e l’ Olimpico. Ma dopo questo annuncio che legava la Juve e Del Piero al nuovo stadio ecco che arriva un altro scossone a movimentare sempre di più la gara con il Genoa: la procura di Torino indaga su alcune partite di acciaio acquistate per costruire la struttura portante della tettoia, compresi i grandi amati/odiati pennoni. Crollo colposo l’ ipotesi iniziale che fa il giro delle rassegne stampa, c’è il rischio sigilli e quindi la gara non si sarebbe potuta giocare allo Juventus Stadium, ma in brevissimo tempo le autorità competenti e la società si riuniscono e, ottenute le dovute rassicurazioni e preso l’ impegno di un assiduo e continuato controllo della struttura, decidono che si può giocare, lo stadio è sano e robusto. Non il bilancio bianconero, il peggiore della storia, che porta la Consob nella sede bianconera a controllare ogni minimo dettaglio dei documenti finanziari e delle decisioni prese all’ ultima assemblea. Una vigilia niente male per Conte ed i suoi, con Giaccherini e Vidal ai box che vengono raggiunti da Buffon a causa di una botta alla spalla che lo potrebbe tenere lontano fino a perdere pure il big match contro l’ Inter di Ranieri. Conte così affronta il Genoa tornando al famoso 4-2-4, lanciando dal primo minuto Estigarribia a sinistra, lasciando in panca Krasic e schierando Matri al fianco di Vucinic. Malesani punta su di una squadra da corsa, lasciando il solo Palacio di punta con dietro Jankovic ed un centrocampo di corridori dai piedi buoni. La Juve si ritrova in inferiorità numerica al centro ma tiene sempre il pallino del gioco soffrendo però le puntate offensive di Rossi e Merket, mentre Palacio viene quasi annullato. Matri porta due volte in vantaggio i bianconeri, con Pirlo sempre protagonista tra i bianconeri, ma la prova negativa di Chiellini in difesa rilancia il Genoa che pareggia nel finale con il neo entrato Caracciolo. Altra occasione persa e ricomincia a serpeggiare nel tifo la paura di non essere guariti del tutto dal virus maledetto che ha debilitato i bianconeri negli anni passati. In questa Juve Vidal potrebbe essere la medicina.
JUVENTUS (4-1-4-1): Storari 5.5; Lichtsteiner 5.5, Barzagli 6, Bonucci 6, Chiellini 4; Pirlo 7, Marchisio 6.5; Pepe 6.5 (45’ st Del Piero sv), Matri 7, Vucinic 6 (39’ st Krasic 4), Estigarribia 6
(22’ st Pazienza 5.5)
A disposizione: Manninger, De Ceglie, Elia, Quagliarella.
Allenatore: Conte 5
GENOA (4-3-1-2): Frey; Mesto, Dainelli, Moretti, Antonelli; Rossi (37’ st Jorquera), Merkel, Seymour (27’ st Kucka), Veloso; Jankovic (17’ st Caracciolo); Palacio
A disposizione: Lupatelli, Granqvist, Bovo, Pratto.
Allenatore: Malesani
RETI: Matri 6’ pt, Rossi 31’ pt, Matri 13’ st, Caracciolo 40’ st
Gara serale di sabato 22 ottobre. Vucinic smista subito al 1° per Matri in mezzo all’ area, colpo di testa difficile che finisce docile tra le braccia di Frey. Al 3° sul secondo angolo del Genoa Rossi tenta la conclusione da fuori ma Storari blocca facile. I bianconeri passano subito in vantaggio al 6° su calcio d’ angolo Pirlo pesca libero al limite dell’ area Marchisio, conclusione di prima che viene deviata nell’ area piccola da Matri per l’ 1 a 0. Estigarribia si muove bene a sinistra e tenta anche la conclusione all’ 11°, facile per Frey. Da un altro calcio d’ angolo per il Genoa è questa volta Dainelli a deviare ma Storari blocca al 12°. Dopo una punizione calciata male da posizione favorevole per il Genoa, la Juve ci prova prima al 25° con Matri che in area sulla destra calcia bene ma trova solo un angolo, dal quale poi Chiellini di testa spedisce altissima la palla. Il Genoa pareggia al 31°, Merkel trova lo spazio sulla sinistra con Lichtsteiner che non riesce a recuperare, l’ ex rossonero crossa e trova Rossi che beffa Chiellini e schiaccia in rete superando Storari. I bianconeri cercano subito il 2 a 1 con Matri su due cross di Estigarribia e Pepe senza fortuna, mentre al 38° un gran lancio di Pirlo per Pepe vede l’ ala bianconera scivolare in area dopo un buon controllo. Al 41° Veloso perde palla lasciando campo a Vucinic che affonda centralmente ma la sua conclusione di destro viene parata da Frey e poi spedita in angolo. Nel finale dopo un tentativo sbagliato da Pepe è Mesto che tenta la rovesciata su cross del vivace Merkel, ma spedisce la palla alle stelle. Nella ripresa si comincia al 3° con una punizione di Pirlo dopo grande azione di Vucinic sulla sinistra, Barzagli ci prova ma è facile per Frey. Al 6° Matri in torsione di testa su cross di Estigarribia ma finisce di poco alto. All’ 8° Pepe sulla destra lascia al tiro Matri che trova l’ angolo. Si vede il Genoa al 9° ed è subito pericoloso con Merkel che in area gira poco fuori. Al 12° è ancora Matri che trova l’ angolo su cross di Estigarribia mentre Chiellini di testa spedisce di poco fuori. La grande pressione bianconera si tramuta in rete al 13° con azione sulla destra di Vucinic per Matri, grande velo di Pirlo che libera il centravanti bianconero per il 2 a 1. Vantaggio meritato per i bianconeri. Ma i rossoblu non demordono ed al 18° il solito Merkel su cross di Rossi trova la traversa di testa. La gara viene addormentata dai bianconeri fino alla mezzora della ripresa, al 33° ed al 36° Vucinic e Matri hanno due occasioni ma spediscono il pallone fuori. Al 40°, quando la gara pareva delinearsi sui binari della vittoria tranquilla per i bianconeri, un lancio sulla sinistra del Genoa trova la sponda di testa di Kucka per il neo entrato Caracciolo che beffa Chiellini, Bonucci e Storari con un tocco che scavalca l’ estremo difensore bianconero. Nel finale la beffa viene evitata e sul gran tiro di Jorquera al 47° è Storari che si supera in tuffo mandando in angolo, mentre Caracciolo di tacco spedisce la palla di poco alta sulla traversa. I pochi minuti a disposizione per recuperare non permettono a Del Piero ed ai bianconeri ormai in affanno a ritrovare la vittoria.
Udinese, Inter, Roma, Milan e la Lazio nel posticipo domenicale vincono ed approfittano della battuta di arresto dei bianconeri che perdono il primo posto, ora solo dei friulani, e finiscono terzi dietro ai biancocelesti di Reja. Prossima gara martedì sera contro la Fiorentina nell’ anticipo del turno infrasettimanale.
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di Tomas