Juve, il secondo posto si allontana
Aprile 26, 2004 in Sport da Giovanni Rolle
La Juventus scivola in casa contro il Lecce vede allontanarsi il secondo posto. A meno sette punti dalla Roma ed a tre incontri dalla fine del campionato, la formazione bianconera nella prossima stagione sarà costretta, a meno di un’improbabile “miracolo”, ad affrontare il turno preliminare di Champions League. Il pesante 3-4 patito di fronte ai pugliesi, impietosi nell’evidenziare ancora una volta le lacune difensive degli avversari, hanno scatenato le ire di Moggi, che al termine della gara ha annunciato il ritiro a cui sarà sottoposta la squadra fino alla partita di domenica prossima a Perugia.
La Juve deve assolutamente vincere per alimentare le proprie speranze di conquistare il secondo posto utile ad evitare il turno preliminare di Champions League e Marcello Lippi schiera una formazione spregiudicata, con il tridente offensivo composto da Trezeguet, Miccoli e Di Vaio. La formula a trazione anteriore adottata del tecnico bianconero regala i suoi frutti già dopo pochi minuti di gioco: discesa sulla sinistra di Zambrotta, cross in mezzo che viene lisciato da Miccoli, il rimpallo su un difensore leccese serve l’assist al gol del vantaggio juventino, che viene realizzato da Trezeguet. Il gol dell’attaccante transalpino, che attorno al quarto d’ora si porta vicino al raddoppio impegnando Sicignano in un difficile intervento a terra, offre l’assist ai tifosi bianconeri, i quali lancino un messaggio alla dirigenza juventina: dalla curva Scirea scalzano cori contro il paventato trasferimento di Christian Vieri alla Vecchia Signora proprio per prendere il posto della punta francese.
La squadra allenata da Delio Rossi però ha fame di punti salvezza e non ci sta a soccombere: verso la mezz’ora i giallorossi pervengono al pareggio. Ledesma sorprende una distratta retroguardia juventina a calcia rasoterra verso la porta di Buffon che non trattiene la sfera, sulla quale di avventa Franceschini per il comodo tocco dell’1-1.
Ma il settore occuptato dai circa duemila tifosi pugliesi esplode letteralmente pochi minuti dopo, quando Konan realizza un gol d’altri tempi, portando in sorprendentemente in vantaggio gli ospiti. L’attaccante della Costa d’Avorio parte si lancia in un veloce contropiede sfruttando un buco nel centrocampo juventino, arriva fino alla trequarti, dove si beve Legrottaglie con un abile dribbling e dal limite dell’area lascia di sasso Buffon con un tiro che si insacca a fil di traversa. Il Lecce cerca di sfruttare il momento di sbandamento degli attaccanti e per poco Chevanton non coglie il sette con un diagonale da sinistra.
Marcello Lippi vede la sua squadra troppo sbilanciata dal tridente e toglie ai ripari sostituendo un corrucciato Di Vaio con Pessotto per dare più sostanza al centrocampo. Il nuovo entrato si va a posizionare sulla sinistra della linea arretrata, con Zambrotta avanzato in posizione di ala destra.
Ma è sempre il Lecce ad essere pericoloso, anche se questa volta Franceschini è leggermente in ritardo sul tiro-cross di Chevanton.
La prima frazione si chiude con un altro assolo da parte di Konan. Il giovane attaccante giallorosso dimostra che il lampo precedente non è stato frutto del caso: questa volta sono due i bianconeri, prima Legrottaglie e quindi Iuliano, ad essere saltati come birilli dall’ivoriano, che sigla il terzo gol leccese preferendo la soluzione personale all’assist per lo smarcato Chevanton. Dagli spalti del Delle Alpi cominciano a piovere i fischi all’indirizzo dei giocatori di Lippi.
Nella ripresa il tecnico juventino è obbligato a rivedere qualcosa nella formazione ed opera altre due sostituzioni: entra Maresca al posto di Legrottaglie e soprattutto scocca il momento dell’atteso ritorno in campo di Del Piero dopo l’infortunio patito contro il Deportivo. E’ Miccoli a far posto all’ingresso di Pinturicchio.
Ma il punteggio assume le proporzioni di un’inattesa disfatta per i colori bianconeri, perché all’inizio della seconda frazione arriva addirittura il quarto gol leccerse, realizzato questa volta da Chevanton, servito da Ledesma. Subito dopo però ci pensa Maresca a rimettere corsa i campioni in carica con un’incornata sugli sviluppi di un calco di punizione battuto da Del Piero. Ed è proprio Del Piero a mettere pepe agli ultimi dieci minuti di gioco, siglando la rete che riapre le speranze bianconere. Un ritorno con gol per il fuoriclasse bianconero, che strappa gli applausi del Delle Alpi per l’abile gioco di gambe con il quale si è aperto lo spazio per la conclusione vincente. Ma il lampo di Pinturicchio è l’unica nota positiva di una domenica bianconera specchio fedele di una stagione negativa.
Juventus – Lecce 3-4
di Giovanni Rolle