Juve-Inter 1-1: L’ equivoco
Aprile 19, 2009 in Sport da Tomas
L’ horror movie visto in casa contro il Chievo e replicato a Marassi in casa genoana ha avuto il suo epilogo finale nel big match contro i nerazzurri. Lo scudetto non era più in palio, ma bisognava semplicemente salvare la faccia come tutti in coro, dalla stampa al criticato tecnico, andavano dicendo ormai da giorni. Era necessario raccogliere quelle poche energie psicofisiche rimaste, dopo le batoste rimediate nelle due ultime giornate, e portare avanti oltre l’ ostacolo il cuore e l’ orgoglio, limitando i danni il più possibile. Una sconfitta contro gli eterni rivali, gli odiati e detestati dalla tifoseria bianconera, avrebbe probabilmente portato alla contestazione di società e tecnico, mai amati e mal sopportati dalla tifoseria più accesa, quella che vorrebbe tanto ritornare indietro nel tempo, riportare gli scudetti a Torino, cancellare Calciopoli e qualcuno, se non lo dice apertamente come qualche showman televisivo, magari richiamerebbe pure Big Luciano sotto la Mole. Tutto a causa di un grande equivoco mai chiarito. La Juventus, soprattutto la propria tifoseria, è difficile che possa digerire un profilo basso come quello proposto dalla nuova dirigenza. La Vecchia Signora ed i suoi supporters prediligono la vetta alla piazza d’ onore e dopo aver sopportato l’ onta della B, aver visto volare a Milano lo scudetto scucito dalla farsa del processo calciopoli, non accettano subire così passivamente le vittorie in campionato dei nerazzurri. L’ equivoco o la non accettazione irrazionale è il non capire che questa Juventus non possa da subito competere per i grandi obiettivi che erano normale routine fino a qualche anno fa. L’ equivoco è il pensare che il solo chiamarsi Juventus possa concedere i mezzi economici e tecnici per competere ad altissimi livelli. L’ equivoco è considerare dirigenza, tecnico e rosa non all’ altezza delle avversarie, sia in Italia che in Europa e poi pretendere che vengano i risultati nonostante tutto, nonostante gli infortuni, nonostante i passi falsi, nonostante le piccole o grandi sfortune succedutesi in questa annata. Se si critica la dirigenza per la campagna acquisti, accusandola di aver impoverito il tasso tecnico della rosa, non si può criticare il tecnico per i risultati ottenuti con i mezzi tecnici a disposizione. Eppure si criticano i giocatori che non sono all’ altezza, il tecnico che sarebbe incapace e la società che avrebbe fatto grossi errori di valutazione. Ma allora, come ha potuto essere seconda a pochi punti dall’ Inter fino a qualche giornata fa ? Come ha potuto passare il turno di Champions con 2 vittorie convincenti contro il Real Madrid ? La squadra è sempre stata “ostaggio” della vecchia guardia, e sarà difficile per la dirigenza farne a meno, come consiglierebbe la carta d’ identità. Ripartire dalla B senza i campioni del mondo sarebbe stato da pazzi ed ora sostituirli è ancor più difficile.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon 7.5; Grygera 6.5, Legrottaglie 6.5, Chiellini 6.5, Molinaro 7 (dal 18′ s.t. De Ceglie 6); Marchionni 5 (dal 29′ s.t. Trezeguet s.v.), Tiago 5, Poulsen 4, Nedved 6; Iaquinta 6.5, Del Piero 5 (dal 35′ s.t. Giovinco 6.5).
A disposizione: Chimenti, Mellberg, Knezevic, Zebina.
All. Ranieri.
INTER (4-1-4-1): Julio Cesar; Zanetti, Cordoba, Samuel, Chivu; Cambiasso; Figo (dal 42′ s.t. Cruz), Stankovic, Muntari (dal 31′ s.t. Burdisso), Balotelli (dal 31′ s.t. Vieira); Ibrahimovic.
A disposizione: Toldo, Materazzi, Santon, Maxwell.
All. Mourinho.
RETI: Balotelli al 19′, Grygera al 46′ s.t.
Nel primo tempo i bianconeri riescono a impensierire spesso i nerazzurri, che però hanno le occasioni migliori ed appaiono soprattutto impostare la gara a basso ritmo, cercando di controllarla per poi ripartire velocemente in contropiede. Grazie ad un lancio lunghissimo al 10° Balotelli si trova a calciare a colpo sicuro, ma Buffon smorzando il tiro e poi Tiago calciando ad un passo dalla linea di porta, salvano il risultato. Nei minuti successivi la Juve ci prova su calcio piazzato con Grygera protagonista di due conclusioni scoordinate e con degli scambi veloci. I più pericolosi al 28°, con Nedved che serve Iaquinta in area sulla sinistra, ma il suo tiro viene mandato in angolo, ed al 31° con Del Piero che serve Marchionni sulla destra ma il suo controllo non è perfetto e consente a J. Cesar di chiudere guadagnando pure la rimessa dal fondo. Al 37° altra grande occasione nerazzurra con Stankovic anticipato benissimo in area da Molinaro dopo un’ uscita a valanga di Buffon a protezione della porta. Nei minuti finali Del Piero ci prova anche su punizione ma J. Cesar è sempre attento. Nella ripresa calano moltissimo i bianconeri mentre Buffon rimane il migliore dei suoi con alcuni interventi prodigiosi su Stankovic e Cruz. Al 19° l’ Inter passa in vantaggio su contropiede innescato da un calcio d’ angolo bianconero e fallo non concesso su Chiellini. Muntari fugge a sinistra in un 3 contro 1 dove Balotelli solo in area viene servito per piazzare il piattone e battere facilmente Buffon. I bianconeri ci provano a rimediare quasi subito ma prima al 25° Marchionni si mostra un’ altra volta in ritardo su J. Cesar e poi Tiago incappa in un fallo reiterato su due nerazzurri e subisce il rosso da Farina. Il mondo pare crollare addosso ai bianconeri che però, dopo le grandi parate di Buffon riescono a raddrizzare fortunosamente il risultato su calcio d’ angolo grazie ad una capocciata di Grygera su mancato intervento di Vieira.
Il Milan aggancia i bianconeri sommergendo di reti il Torino, mentre Genoa e Fiorentina perdono entrambe lasciando qualche speranza alla Roma vincente sul Lecce all’ Olimpico. Mercoledì i bianconeri attendono la Lazio per puntare alla finale di Coppa Italia.
di Tomas