Juve-Lecce 4-0 : Pioggia di goal
Ottobre 18, 2010 in Sport da Tomas
In settimana la finanziaria Exor, azionista di riferimento della Juventus, ha proposto Pavel Nedved nella lista che verrà votata (e approvata) dall’assemblea degli azionisti, in programma il 27 ottobre. Insieme a lui, ci sono anche i nomi di Beppe Marotta, già d.g. bianconero, Aldo Mazzia, responsabile amministrazione e bilancio di Exor che era uscito a maggio dal cda in seguito alla cooptazione di Agnelli, e l’avvocato Michele Briamonte, dello studio Grande Stevens, da tempo consulente legale del club. Con il loro ingresso, e la conferma degli attuali 7 membri, il numero dei componenti del cda salirà a undici. All’inizio, Pavel non dovrebbe avere ruoli operativi, da non escludere invece in futuro: sarebbe una sorta di ambasciatore bianconero. Le diverse anime bianconere vengono così espresse in cda: se Nedved è stato etichettato come l’uomo fidato di Andrea Agnelli, e Marotta il “tecnico”, Mazzia e Briamonte sono chiara espressione dell’azionista di riferimento, ribadendone così l’importanza. Il 27 ottobre saranno inoltre confermati tutti gli altri amministratori: Andrea Agnelli, Jean-Claude Blanc, Carlo Barel Sant’Albano, Khaled Fared Zentuti, Marzio Saà, Camillo Venesio e Riccardo Montanaro. Andrea Agnelli, oltre a proporre una sorta di J-Day riunendo a Vinovo tutto il gruppo societario e tecnico, vuole così creare, oltre ad un club pilota in campo finanziario, anche tecnico. Lo conferma in una lettera inviata agli azionisti per spiegare il progetto e la previsione di bilancio e sottoporre gli intenti alla discussione nella prossima assemblea del 27 ottobre. Tutto questo sottolineando anche che la Juventus «dovrà sempre più essere equiparabile alle entertainment companies». Un divertimento che si è subito riversato in campo la domenica all’ Olimpico contro il Lecce, figlio del riuscito inserimento nel gruppo di Alberto Aquilani, autore della prima rete e di un’ ottima prova in cabìna di regina, ma non solo. Si riconferma sempre più protagonista Milos Krasic, capace di creare sempre scompiglio nelle difese avversarie, inserendosi a meraviglia tra le linee e proponendo non solo ottimi cross, mentre sembra un altro giocatore, anche agli occhi dei tifosi sugli spalti che lo acclamano quando esce nel secondo tempo, quel Felipe Melo uscito con le ossa rotte dal passato campionato e distrutto ai Mondiali dopo la colpevole espulsione che ha bloccato il cammino del Brasile. Del Neri si ritrova così con una squadra in ottima crescita generale, con il solo Amauri nota stonata, ancora lontano dal creare difficoltà alle difese avversarie. Meccanismi che si sono anche ritrovati in difesa, imbattuta per la seconda domenica di fila, grazie forse allo spostamento di Marchisio a sinistra nel centrocampo, creando una sorta di diga di recupera palloni, capaci di ribaltare spesso e volentieri in modo efficace l’ azione. Ma partite come questa contro il Lecce servono solo a confermarsi e fare ad ogni costo bottino pieno, come dovrà accadere giovedì contro il Salisburgo in Europa League, nel prossimo turno a Bologna ed infine contro il Cesena, in attesa del big match contro il Milan a S. Siro.
JUVENTUS (4-4-2): Storari 6.5; Grygera 6, Bonucci 6.5, Chiellini 6.5, De Ceglie 6.5; Krasic 7.5, Melo 7 (18’st Sissoko 6), Aquilani 7 (31’st Pepe 6), Marchisio 6.5; Quagliarella 6.5 (32’st Del Piero 6.5), Amauri 5.
A disposizione: Manninger, Motta, Legrottaglie, Martinez.
All. Del Neri.
LECCE (4-2-3-1): Rosati; Rispoli, Ferrario, Fabiano, Mesbah; Giacomazzi, Grossmuller; Jeda (1’st Vives), Piatti (10’st Munari), Olivera (1’st Ofere); Corvia.
A disposizione: Benassi, Gustavo, Brivio, Di Michele.
All. De Canio.
RETI: 13’pt Aquilani, 34’st Felipe Melo (rig.), 44’pt Quagliarella, 37’st Del Piero.
Il Lecce viene a Torino per giocarsela ed ecco al 2° un inserimento centrale di Piatti con una conclusione che però è fiacca e bloccata da Storari. Nei minuti successivi i bianconeri affondano spesso con Krasic a destra, Marchisio ci prova a sinistra, ma è centralmente che al 13° si sblocca il risultato. Quagliarella da destra piazza la palla in mezzo svirgolata da un leccese, Marchisio da sinistra la cede ad Aquiani che da fuori area piazza una gran botta che si insacca a fil di palo alla sinistra di Rosati. Krasic la fa da padrone ed al 19° serve Quagliarella a sinistra ma l’ attaccante trova solo l’ angolo, mentre al 22° il serbo ci prova da solo con lo stesso risultato del compagno. Il Lecce fa sussultare i tifosi sugli spalti al 23° con un contropiede di Mesbah che trova Corvia in mezzo all’ area, ma il suo tocco viene deviato miracolosamente da Storari in angolo. Krasic ci riprova da sinistra al 33° e viene steso dopo che il difensore però tocca il pallone, rigore che poteva non esser dato, ma concesso e realizzato splendidamente al 34° da Felipe Melo con un tocco sotto che beffa il portiere già in tuffo. Dopo un tentativo inutile in pallonetto che finisce malamente fuori di Olivera, al 44° i bianconeri triplicano con Quagliarella, Krasic si getta come al solito a destra, il suo è un tiro cross leggero che viene insaccato in tuffo dall’ attaccante stabiese. Nella ripresa i leccesi ci provano subito con il neo entrato Ofere e Corvia, ma inutilmente, mentre Krasic, Aquilani e Quagliarella tentano di giocare la palla alla ricerca della 4a rete. Unico a non divertirsi è Amauri che non trova la via del goal, quella che invece è di casa per Del Piero, 4 minuti dall’ ingresso in campo e realizza la rete storica per agganciare Boniperti a 178 reti in campionato, grazie ad un’ altra azione di Krasic al 37°. Finisce così in delirio per tifosi e giocatori, in attesa della prima vittoria nel gironcino di Europa League.
Classifica che comincia a trovare le squadre protagoniste per la lotta scudetto e la zona Champions. Milan ed Inter a 14 grazie alle 2 vittorie contro Chievo e Cagliari, mentre il Napoli viene bloccato a Catania e va a 12 ad un solo punto dai bianconeri e dal Palermo dei giovani di Rossi. La vittoria della Samp, a 10, contro la Fiorentina fa ritrovare il sorriso a Cassano con il goal vittoria mentre la squadra di Mihajlovic si ritrova ultima in classifica. La Roma smuove la sua classifica portandosi ad 8 vincendo contro il Genoa ed infine la capolista Lazio sbanca Bari rimanendo da sola in vetta alla classifica con 16 punti.
Per commenti, consigli, opinioni scrivi a : Tomas .
di Tomas