Juve: parla Camoranesi
Aprile 28, 2005 in Sport da Roberto Grossi
Prosegue alla Sisport il programma di recupero degli infortunati. Ieri era presente la rosa bianconera al completo (tranne Thuram in permesso) con Del Piero che ha svolto differenziato insieme a Cannavaro. Trezeguet, Emerson, Zebina, Pessotto e Montero sono stati invece dirottati in palestra. Chi continua imperterrito a tirare la carretta è Mauro Camoranesi, fortemente contrario alla prova-tv e ad un eventuale spareggio col Milan.
Camoranesi, come sta questa Juve?
Il match vinto nel finale con la Lazio ha dimostrato che le gambe girano ancora bene. Vincere all’Olimpico è stato fondamentale, altrimenti sarebbe stata una settimana dura da digerire…
Tra due domeniche vi aspetta lo scontro diretto con il Milan…
Prima pensiamo a vincere con il Bologna, una gara niente affatto facile perché loro si chiuderanno a riccio, poi proveremo ad espugnare San Siro. Se vincessimo anche lì ci metteremmo in tasca oltre il 50% dello scudetto.
Ha visto i rossoneri contro il Psv? Ha preso in considerazione un eventuale spareggio?
Non ho visto il match di Champions ma mi hanno riferito che gli olandesi hanno messo in seria difficoltà il Milan e questo mi ha un po’ stupito. Resta però il fatto che nonostante i problemi, i rossoneri hanno comunque vinto 2-0 e questo la dice lunga sulla loro forza. Lo spareggio è un’eventualità assolutamente da non escludere visto come stanno andando le cose a cinque turni dal termine. Mi auguro però che tutto si risolva prima: abbiamo già disputato troppe gare.
Rischiate di giocare senza Ibrahimovic a San Siro. E’ favorevole alla prova-tv?
Mi dispiace per Ibra ma una grande squadra deve saper fare a meno, se è il caso, anche di un grande talento. Io sono contrario alla prova-tv e non capisco perché esista. Era meglio il calcio di 20 anni fa, quando rimaneva tutto tra noi giocatori e darle e prenderle faceva parte del gioco. In campo ci sono 4 arbitri, non è giusto che debba decidere l’occhio di una telecamera. Se l’arbitro non ha visto qualcosa deve finire tutto lì e non mi scandalizzano i simulatori: sanno cosa rischiano, possono essere cacciati dal campo. Certo, anche noi giocatori dovremmo smettere di lamentarci davanti ad arbitri e telecamere, ma alla fine ci ricadiamo sempre”.
di Roberto Grossi