Juve, rimonta a metà
Maggio 13, 2004 in Sport da Giovanni Rolle
Niente da fare per la Juventus. Alla Vecchia Signora non riesce l’impresa di ribaltare la sconfitta subita all’Olimpico nella gara di andata di Coppa Italia ed i bianconeri vedono sfumare anche l’ultimo traguardo di una stagione negativa. La rimonta che serviva agli uomini di Lippi per portare a casa la coppa riesce solo a metà: i bianconeri si portano infatti sul 2-0, ma le reti di Corradi e Fiore riportano il trofeo sulla strada di Roma.
I bianconeri devono segnare un gol nel primo tempo per rimettere in discussione l’esito di questa Coppa Italia e ci riescono. Gli uomini di Lippi passano in vantaggio al 20’. Birindelli crossa perfettamente per la testa di Trezeguet, il quale incorna inesorabilmente alle spalle di Sereni.
L’1-0 non basta però ai bianconeri per ribaltare il risultato dell’andata. Ed infatti all’inizio della ripresa arriva il gol del raddoppio. La difesa della Lazio si fa trovare impreparata di fronte all’inizio veemente dei torinesi, che subito dopo l’intervallo segnano un altro gol con Del Piero, dopo che Sereni era riuscito a respingere una prima conclusione di Trezeguet.
Il risultato di 2-0 renderebbe necessari i tempi supplementari. Nell’intervallo Marcello Lippi aveva sostituito Pessotto con Appiah. Dopo una ventina di minuti anche Mancini effettua il primo cambio: fuori Muzzi e dentro Simone Inzaghi. Dopo il raddoppio della Juventus, i capitolini, che in precedenza avevano assunto un atteggiamento piuttosto prudente, sono costretti ad avanzare un poco il proprio baricentro. Anche la porta difesa da Chimenti corre qualche pericolo: dopo un tiro di poco a lato di Cesar, al termine di uno scambio con Corradi, è quest’ultimo ad avere una palla gol, ma non riesce ad intercettare il lancio di Inzaghi. La pressione dei laziali diventa schiacciante e attorno alla mezz’ora gli uomini di Mancini trovano il gol che cercavano: su un corner battuto da Mihajlovic, Corradi stacca imperiosamente, incornando la sfera alle spalle di Chimenti. Il settore occupato dai molti sostenitori laziali giunti a Torino al seguito della squadra capitolina esplode di gioia mentre sul resto degli spalti cala un silenzio di tomba. Ci vogliono alcuni minuti prima che il gioco possa riprendere a causa del fitto lancio di fumogeni e mortaretti provenienti dal settore dei laziali.
Lippi a questo punto prova la carta della disperazione, schierando una Juve a tre punte, con Di Vaio al posto di Maresca. Entrano anche Miccoli al posto di un affaticato Del Piero ed Alberini, che prende il posto di Liverani nel centrocampo biancoceleste.
La Juve non dà l’impressione di avere nelle gambe la forza per reagire, anche perché i bianconeri dovrebbero a questo punto segnare due reti per portare a casa la coppa. A spegnere definitivamente le flebili speranze juventine arriva il secondo gol laziale, che viene realizzato da Fiore, già mattatore della Juve all’andata, con la doppietta realizzata all’Olimpico. Finisce dunque 2-2 tra i canti di tripudio del popolo laziale e gli applausi del pubblico bianconero per la generosa prova offerta dagli uomini di Lippi.
Al termine della gara, mentre Roberto Mancini festeggia e si gode il meritato trionfo, frutto di un ottimo lavoro pur in una situazione difficile, viste le note vicende societarie attraversate dal club capitolino, Marcello Lippi si congeda dal Delle Alpi con un pizzico di amaro in bocca: “Sarebbe stato bello chiudere con una vittoria della Coppa Italia – dice il tecnico viareggino – ed i ragazzi sono davvero andati vicini a compiere l’impresa. Sapevamo che rimontare il risultato dell’andata non sarebbe stata un’impresa facile, anche se sul 2-0 sembrava che ce la potessimo fare. Purtroppo è arrivato quel gol sugli sviluppi di un calcio piazzato che ci ha ammazzati. Questa partita rispecchia in modo fedele quella che è stata la nostra stagione. Devo comunque fare i complimenti ai miei ragazzi per come hanno giocato”.
Juventus-Lazio 2-2
di Giovanni Rolle