Juve-Toro 1-0: Amauri che samba !
Ottobre 27, 2008 in Sport da Tomas
I tifosi hanno ancora negli occhi la prestazione di Champions contro il Real, quella serata da campioni che ha scacciato via i fantasmi della crisi, ma la voglia di proseguire il lavoro iniziato, vincendo il derby, è tanta. La formazione che affronta i granata è la stessa che ha terminato la partita di martedì, con De Ceglie al posto di Salihamidzic, Legrottaglie recuperato al centro della difesa e Amauri, uscito precauzionalmente, che riparte da titolare al fianco di Del Piero. De Biasi ripropone Rosina al fianco di Bianchi, relegando l’ ex Amoruso in panchina, mentre Natali e Di Loreto sono la coppia di centrali, vista l’ assenza di Pratali. Entrambe le squadre vengono da un brutto periodo in campionato, con la Juve che rischia di vedersi allontanare sempre di più la vetta della classifica ed il Torino ormai vicinissimo alla zona retrocessione. Perdere era quindi assolutamente vietato, ed i bianconeri, dopo aver ritrovato la convinzione e la grinta contro il Real, ritrovano anche il risultato, guadagnando due punti preziosi sull’ Inter bloccata magistralmente a S. Siro da un grande Genoa, guidato dall’ ex allenatore della primavera Gasperini.
JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera (1’ st Mellberg), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Sissoko, Nedved, De Ceglie (19’ st Giovinco); Amauri (35’ st Iaquinta), Del Piero.
A disposizione: Chimenti, Knezevic, Salihamidzic, Ekdal.
All. Ranieri.
TORINO (4-4-1-1): Calderoni; Diana, Natali, Di Loreto, Pisano; Abate, Zanetti, Barone, Rubin (12’ st Abbruscato); Rosina (38’ st Ventola); Bianchi (26’ st Amoruso).
A disposizione: Fontana, Colombo, Ogbonna, Saumel.
All. De Biasi.
RETI: 3’ st Amauri
Il derby è una partita diversa dalle altre, il suo risultato non è stato sempre a favore della squadra messa meglio in classifica o migliore tecnicamente. Cuore e grinta possono ribaltare molto spesso le classiche gerarchie, ma questa volta entrambe le squadre hanno qualcosa da farsi perdonare dai propri tifosi e la grinta messa in campo dai giocatori non cancella la differenza di classe presente tra i due schieramenti. Il primo tempo è a favore della Juventus, che però trova in Calderoni un muro invalicabile. Il Toro si limita a iniziare e finire bene la frazione di gioco, al 1° minuto con Rosina che tenta da lontano un gran tiro, ma finisce fuori di non molto, mentre al 34° una sconsiderata brutta uscita di Manninger permette a Bianchi di tentare il pallonetto, male indirizzato in porta e così affannosamente la difesa bianconera riesce a liberare l’ area da ulteriori pericoli. Tutto il resto è di fattura bianconera, con Sissoko e Marchionni autori delle maggiori occasioni da rete. Al 6° il maliano prova il gran tiro al volo che però finisce di poco fuori, mentre ci riprova all’ 11° e questa volta il suo tentativo viene deviato in angolo dal portiere granata. Su calcio d’ angolo Nedved mette un bel cross dalla sinistra in mezzo per Amauri, il suo tiro al volo viene però murato dalla difesa del Torino. Al 21° grandissima doppia occasione per Marchionni, interviene su azione dalla destra di Del Piero ma i suoi tentativi vengono bloccati sempre da Calderoni, migliore in campo finora tra i suoi. Al 28° Del Piero ci prova anche su punizione ma il tiro viene bloccato dal solito Calderoni. Il secondo tempo riprende quindi sullo 0 a 0 ma come contro il Real Amauri ci mette lo zampino. Strepitosa azione sulla sinistra, doppio passo su Di Loreto, tunnel, fuga verso l’ area e tiro di sinistro che sorprende questa volta il portiere granata. Il vantaggio della Juve è meritato, e sembra svegliare gli uomini di De Biasi, ma troppo tardi e con occasioni troppo sporche per impensierire e riacciuffare il risultato. Al 16° forse l’ occasione migliore, con Diana sulla destra che cerca di servire in area Bianchi ma Legrottaglie con un grande recupero rimedia anticipando l’ avversario e spazzando via. Negli ultimi 10 minuti, con tutte le torri a disposizione di De Biasi in campo, si sprecano le occasioni di testa dei granata ed i calci d’ angolo. Prima Di Loreto ci prova con un tiro ma viene deviato in angolo al 34° e subito dopo Abbruscato di testa mette di poco fuori, mentre l’ ex Amoruso ha la palla ghiotta del pareggio al 43° quando con un colpo di testa su cross dalla destra del solito Diana, non trova per poco la porta. Finisce con la Juve vittoriosa e senza aver più impensierito Calderoni nel secondo tempo. Risultato che mostra la difficoltà di entrambe le squadre nella zona goal, entrambe con 7 reti realizzate, meglio solo di Cagliari, Chievo, Reggina, Siena e sorprendentemente della Sampdoria di Cassano, senza però una vera punta di ruolo.
Nonostante i due buoni risultati consecutivi dei bianconeri, si infoltisce la lista degli infortunati. Grygera ha accusato una contrattura alla coscia sinistra ed il suo possibile sostituto, Salihamidzic, si è procurato un affaticamento al tendine di achille del piede sinistro nel riscaldamento. De Ceglie chiude la serata con la caviglia grossa come un melone, parole di Ranieri, per una distorsione alla caviglia sinistra. Lo stop nerazzurro permette di sperare ancora, Udinese e Napoli battono le romane e raggiungono i milanesi a 17 punti, mentre il Milan di Kakà sbanca Bergamo e si ritrova ad un punto dalle capoclassifica come la Fiorentina corsara a Palermo nel posticipo serale. Il Torino fa compagnia alla Reggina in fondo alla classifica.
di Tomas