Juventus sola in testa
Settembre 19, 2004 in Spettacoli da Giovanni Rolle
Con il minimo sforzo la Juventus conquista i secondi tre punti della stagione, vincendo al Delle Alpi contro l’Atalanta. Ai bianconeri sono sufficienti due gol di Trezeguet, due “perle” di opportunismo, per vincere la resistenza dei nerazzurri di Mandorlini.
Per la sfida con i bergamaschi Capello lascia in panchina Del Piero, varando la coppia d’attacco Trezeguet-Ibrahimovic. Il turn-over del tecnico friulano contempla inoltre il ritorno di Alessio Tacchinardi a centrocampo, mentre sulla destra trova spazio Olivera, preferito a Camoranesi.
L’inizio della gara vede i bianconeri proiettarsi fin da subito nella metà campo degli avversari. La pressione costante degli uomini di Capello viene premiata quando sono trascorsi meno di quindici. Tacchinardi lascia partire un tiro basso che sfugge alla presa di Taibi e c’è il solito Trezeguet pronto a ribattere in rete con l’opportunismo che caratterizza gli attaccanti di razza.
Il gol del vantaggio bianconero non cambia gli equilibri della gara: si gioca stabilmente nella metà campo dei bergamaschi, i quali attendono l’opportunità per piazzare il contropiede vincente. Entrambe le squadre sembrano assumere un atteggiamento piuttosto guardingo ed a risultarne penalizzato è il gioco, che vede pochi sbocchi offensivi da tutte e due le parti. Per vedere un’altra fiammata occorre attendere il 37’, quando una punizione dalla trequarti di Olivera trova pronta all’incornata la testa di Nedved, la cui girata obbliga Taibi ad alzare in angolo. Il primo tempo finisce così senza altre emozioni, a parte quest’ultima azione ed il gol del vantaggio bianconero.
Nessuna retroguardia, neppure quella molto chiude dell’Atalanta, può essere però al sicuro quando di fronte c’è un attaccante come Trezeguet. Il raddoppio dei bianconeri scaturisce proprio da un’altra intuizione del bomber transalpino, sempre implacabile nel trasformare ogni minima sbavatura da parte degli avversari in un’occasione da rete. E’ così quando una deviazione di Gonnella su una conclusione di Ibrahimovic diventa un assist per il francese, che ancora una volta viene a trovarsi nella situazione adatta per infilare il pallone alle spalle di Taibi.
L’Atalanta si vede a questo punto costretta ad avanzare il proprio baricentro, esponendosi però in questo modo alle insidie del contropiede bianconero, che porta Ibrahimovic a trovarsi a tu per tu con Taibi, il quale sventa in uscita la verticalizzazione dello svedese. Pochi minuti dopo l’ex attaccante dell’Ajax si trasforma in assist-man per Zebina, il cui tiro si stampa sulla traversa.
Per i venti minuti finali Mandorlini ridisegna l’attacco dei nerazzurri, con il doppio avvicendamento Gautieri-Pià e Pazzini-Budan. Sull’altro fronte Capello getta nella mischia Appiah al posto di Tacchinardi, dopo che nell’intervallo Camoranesi aveva rilevato Olivera sulla fascia destra. Alla mezz’ora terzo cambio per i bergamschi: dentro Mingazzini, al posto di Zenoni. Per Ibrahimovic l’appuntamento con il primo gol al Delle Alpi è rimandato ad un’altra data: per gli ultimi 15’ lo svedese deve lasciare il posto a Zalayeta.
La Juve archivia così senza troppa fatica la pratica Atalanta: il prossimo appuntamento per i bianconeri è in programma martedì sera a Marassi nel turno infrasettimanale contro una Sampdoria già alla ricerca di punti preziosi per la classifica dopo un avvidi campionato deficitario da parte dei blucerchiati di Novellino.
JUVENTUS-ATALANTA 2-0
All. Capello
In panchina: Bonnefoi, Tudor, Pessotto, Del Piero
All. Mandorlini
In panchina: Calderoni, Bernardini, Innocenti, Sala
di Giovanni Rolle