Kaspar Hauser
Aprile 1, 2002 in Spettacoli da Roberto Canavesi
Il mistero a teatro, questo l’ideale sottotitolo per “Kaspar Hauser. Tormentosi snodi della filosofia tedesca”, in prima nazionale al Teatro Gobetti dal 2 al 7 aprile per il Progetto Giovani dello Stabile: un mistero che prende le mosse da Kaspar Hauser, enigmatica figura comparsa la prima volta alle porte di Norimberga, in miseri abiti da contadino, nel lunedì di Pentecoste del 1828. Accolto in casa dal professor Daumer, Kaspar, in passato per sedici anni relegato in una cantina e nutrito solo a pane ed acqua, diventa in pochi mesi da trovatello analfabeta un giovane istruito ed elegante. Acquisisce facilità nell’eloquio, sviluppa una grande capacità artistica, si infervora sempre più di uno spiccato senso religioso: questa sua rinascita trova però inaspettato ostacolo nell’aggressione che subisce da parte di un misterioso uomo armato di bastone, l’inizio di un declino irreversibile che lo porterà a rinchiudersi sempre più in un ermetico isolamento causa principale, complice un secondo agguato nel 1833, della sua prematura scomparsa.
Una vicenda molto romanzata che prospetta un curioso interrogativo legato alla capacità dell’ingegno umano di progredire e regredire in maniera radicale per cause non legate al degeneramento biologico: da questo “mistero nel mistero” è partita l’indagine che il giovane Francesco Gagliardi ha condotto per la messinscena che lo vede interprete, insieme a Moritz Sostmann, nonché autore e regista. Scene e costumi di Marco Mutton, luci di Nico Valliera:
Kaspar Hauser
Teatro Gobetti, dal 2 al 7 aprile
Orario: feriali alle 20.45, festivi alle 15.30
Informazioni allo 011.517.62.46.
di Roberto Canavesi