Keely and Du
Marzo 26, 2008 in Spettacoli da Roberto Canavesi
TORINO – Drammaturga americana tra le più apprezzate ed allestite, Jane Martin con “Keely and Du” affronta il dramma dell’aborto, tematica da sempre destinata a scuotere le coscienze in un sempre vivo dibattito dove etica e religione occupano un ruolo di primissimo piano.
Il testo della Martin, un coraggioso atto unico in diciotto sequenze composto nel 1993, è in questi giorni proposto in prima assoluta italiana al Teatro Gobetti di Torino, in una coproduzione ACTI Teatri Indipendenti e Fondazione del Teatro Stabile di Torino, nella traduzione di Filippo Taricco per la regia di Beppe Rosso: la vicenda ruota intorno alla figura di Keely, una giovane donna decisa ad abortire a seguito dello stupro subito dal marito Cole, ed ora costretta a vivere in un regime di forzata segregazione dove i suoi due custodi-carcerieri sono Walter, un prete acerrimo sostenitore della difesa della vita, e Du, un’infermiera con cui lentamente Keely instaura un rapporto di amicizia e complicità. L’eterno dibattito in perenne bilico tra laicità e religione, è affrontato dalla Martin con uno stile secco e diretto, per nulla incline ai facili moralismi, semmai disposto a concedersi alcune sequenze in cui la tragicità della situazione è stemperata da un ficcante umorismo di chiaro stampo british; la scena di Paolo Baroni, un ambiente neutro al cui centro campeggia una lettiga ospedaliera cui Keely è legata con tanto di manette, è illuminata dalla cornice di Cristian Zucaro, un rettangolo di fari che, scendendo lentamente dall’alto, imprigiona l’agire dei quattro personaggi fino a diventarne simbolo di una prigione mentale e fisica che, quasi sino alla fine, accomunerà vittima e carnefici.
In scena Federica Bern è un’applaudita Keely al pari dell’ispiratissima Barbara Valmorin, attrice di consolidata esperienza che regala una Du prima manifesto di cinismo, poi simbolo di grande umanità: completano il cast Beppe Rosso e Aram Kian nelle vesti di padre Walter e del giovane Cole, il violento marito invano impegnato ad ottenere da Keely un’ulteriore possibilità di riscatto.
Successo di pubblico alla prima, si replica al Gobetti fino a domenica 30.
di Roberto Canavesi