L’amore dei tre Re
Aprile 10, 2005 in Spettacoli da Stefano Mola
Dopo le drammatiche e fosche vicende del Trovatore, ancora una storia a tinte fortissime per la stagione 2004-2005 del Teatro Regio. Questa volta, troviamo tre uomini variamente ma comunque assai drammaticamente intrecciati a una figura di donna sullo sfondo di un medioevo cupo e barbaro: ovvero, L’amore dei tre Re, del compositore italiano Italo Montemezzi.
Che cosa succede? Siamo in Italia nel X secolo. La donna si chiama Fiora. Lei ama il principe Avito, ma ovviamente è stata costretta dal cieco re Arcibaldo a sposare il di lui Manfredo, che se ne è poi andato per guerreggiare. Fiora seppur turbata dall’amore dichiaratole da Manfredo, si incontra comunque ogni notte con Avito. Il problema è che il sospettoso Archibaldo, pur cieco, li scopre. Visto che Fiora non vuole confessare il nome dell’amante, Arcibaldo la strangola. Non pago, cosparge sulle fredde labbra della morta un veleno. Così, quando Avito le bacia in ultimo e furtivo gesto d’amore, muore. Manfredo, dopo aver tutto appreso, completa il dramma baciando pure lui la morta.
Il libretto è tratto dal dramma omonimo di Sem Benelli, autore noto soprattutto per la celeberrima e altrettanto torbida Cena delle beffe (famoso anche perché nell’omonimo film di Blasetti compaiono le prime scene di nudo del cinema italiano). Siamo dunque nel pieno di quel clima dannunziano e decadente (si pensi a Francesca da Rimini) in cui vicende del passato vengono recuperate e portate all’estremo, con un gusto diffuso per la parola desueta ed il morboso. Montemezzi adagia la vicenda su una musica che rimanda a talora a Wagner e a Debussy (potete ascoltarne qui dei brani).
Chi troveremo sul palco del Regio? Innanzi tutto, Archibaldo avrà la voce di uno dei migliori bassi a livello internazionale, ovvero Roberto Scandiuzzi. Avito sarà invece Antonello Palombi, in sostituzione dell’indisposto Jon Villars. Francesca Patanè interpreterà Fiora. Sul podio salirà il direttore di origine russa Oleg Caetani.
La regia è invece del ginevrino Guy Montavon
L’amore dei tre re sarà in scena per 5 recite dal 12 al 24 Aprile 2005.
di Stefano Mola