L’informazione diventata propaganda
Ottobre 15, 2001 in Viaggi e Turismo da Redazione
Se i folli attacchi terroristici dell’11 settembre hanno cancellato le Torri Gemelle dalla faccia della Terra, ciò che è seguito sugli schermi della Cnn ha cancellato l’informazione per rimpiazzarla con la propaganda.
Quelli contro le Torri Gemelle e il Pentagono non sono stati solamente i primi veri attacchi stranieri sul suolo degli Stati Uniti. Sono anche stati i primi attentati della storia ad essere vissuti in diretta televisiva dalla stragrande maggioranza degli americani, e da buona parte della popolazione mondiale. Merito dell’importanza degli obbiettivi scelti dai terroristi, due dei simboli universali degli Stati Uniti, ma soprattutto del fatto che questi si trovassero nei punti a più alta concentrazione di media della terra.
Il discorso è valido soprattutto per le Torri Gemelle, situate nel cuore finanziario di una New York che ospita le sedi di tutti i principali media televisivi americani. Quei media che grazie a mezzi e ad una professionalità senza uguali nel mondo hanno da anni sviluppato la capacità di arrivare sugli eventi quando ancora questi si stanno compiendo, offrendo ai telespettatori i vari O.J. Simpson in fuga disperata sulle autostrade californiane.
Si parla in primo luogo della Cnn, l’emittente televisiva via cavo divenuta con la guerra del golfo vero e proprio simbolo degli avvenimenti drammatici offerti in tempo reale. La Cable News Network ha confermato questo suo ruolo di regina dell’informazione anche durante i tragici episodi dell’11 settembre, mostrando in diretta già lo schianto del secondo aereo contro le Twin Towers, i successivi collassi e la distruzione del World Trade Center, per come era conosciuto sino alle 8.44 di quel mattino.
La Cnn ha poi dato una prova esemplare di cosa possono regalare mezzi senza limiti, offrendo le prime immagini del Pentagono in fiamme, della località in Pennsylvania in cui si è schiantato il quarto aereo dirottato, e proponendo i primi pareri degli esperti sui vari risvolti degli attentati. Pochi minuti dopo il primo schianto contro le Torri, un esperto di aeronautica civile interpellato in diretta aveva escluso la possibilità di un errore di pilotaggio, date le rotte seguite a New York dagli aerei commerciali e le perfette condizioni di visibilità.
Sino a domenica 17 settembre, la Cnn si è rivelata un’inesauribile fonte di notizie, dati, aggiornamenti dall’estero e testimonianze di prima mano. Dopodiché l’informazione ha lasciato il passo alla commemorazione, al patriottismo, e alla propaganda.
Cnn è ora diventata una delle migliori alleate dell’amministrazione Bush e dei suoi slogan contro la guerra al terrorismo, contro le forze del Male, e a favore della ‘American New War’. Dallo schermo della Tv una volta di Ted Turner sono sparite le domande e i dubbi, rimpiazzate da certezze con il volto di marines, con i colori di guerra e la voce dei vari rappresentanti governativi Usa.
Il connubio Tv-governo è diventato talmente stretto che la Cnn ha avuto il privilegio di effettuare un collegamento con uno dei suoi giornalisti gentilmente ospitato a bordo di un F-15 dell’aeronautica militare americana. Pochi minuti dopo arrivavano le immagini di una sorta di battaglia navale simulata all’interno di una base Usa, in cui soldati dal fisico colossale facevano bella mostra delle proprie abilità balistiche (a salve) proprio di fronte alle telecamere dell’onnipresente Cnn.
Non importa più dove dirigere gli attacchi militari, e soprattutto con quale scopo e con quali conseguenze. La parte del buono è stata assegnata dagli attentati dell’11 settembre, a quella del cattivo e alle contromisure ci ha pensato una manovra a tenaglia Casa Bianca-Cnn.
Rimane ora solo da stabilire se è Bush che approfitta della Cnn per compattare l’opinione pubblica a sostegno di un intervento militare, o se è la Cnn che con la sua opera spinge sia l’opinione pubblica che Bush verso l’azione. In entrambi i casi il primo caduto sul campo c’è già, ed è l’informazione.
di Giuliano Perseu