L’uomo a metà
Dicembre 13, 2003 in Spettacoli da Marinella Fugazza
”L’uomo a metà” è Enzo Jannacci ed è il nome dato al suo ultimo tour teatrale che lo porterà al Teatro Colosseo di Torino il 6 dicembre. Quando alle 21.00 si aprirà il sipario Jannacci starà seduto in poltrona leggendo un brano da Aspettando Godot di Samuel Beckett. Poi si alzerà in piedi e sotto un fascio di luce parlerà al suo amico Gaber l’altra metà presente ma invisibile di Enzo sul palco. Il monologo con ”il Nasone” cambierà ogni sera e terminerà con un abbraccio all’amico di sempre ormai assente ma invitato comunque a sedersi in platea. La loro amicizia risale al periodo dell’adolescenza quando fino alle due di notte provavano proprio Beckett: “…ci siamo conosciuti a 16 anni e alle persone che ami, come lui, non permetti che ti lascino…”.
Un primo tempo fortemente introspettivo con canzoni recenti tratte dal suo ultimo album che porta lo stesso titolo dello spettacolo e che ha permesso all’artista milanese di vincere, per il secondo anno consecutivo, la Targa Tenco: “…ti guardi a ripassare i danni che hai fatto, ti sei messo in testa di essere diventato un grande e capisci di colpo la dimensione del tempo, degli acciacchi, metti insieme le cose… guardi negli occhi tuo figlio e vai in scena.”. La seconda parte è dedicata al repertorio più “popolare”, con l’uso più disinvolto ed inimitabile della lingua comune, quel “milanes” che tutti gli riconosciamo: “El purtava i scarp de tennis”, “Veronica”, “Ti te se no”. Lo stesso Jannacci definisce questo spettacolo: “…una sorta di Presepe, di riunione di personaggi veri ed immaginari che affollano la mia mente, e poi ci son tutti, amici colleghi, allievi…”. Questo nuovo lavoro è realizzato in coppia con Paolo Jannacci, co-autore dei brani insieme al padre del quale sembra la guida, e vede la fondamentale partecipazione di Mauro Pagani in veste di co-produttore artistico. Con “L’uomo a metà” lo “stralunato dottore” porta sul palco non solo la sua capacità di cantare e recitare ma anche il suo totale, divorante istinto teatrale. I suoi spettacoli sono diventati un momento speciale, soprattutto negli ultimi anni, in cui Jannacci è riuscito a convogliare la sua voglia di raccontare e raccontarsi, in un registro poetico inconfondibile.
Costo del biglietto: Poltronissima 27,00 euro
Poltrona 22,00 euro
Galleria 17,00 euro.
di Marinella Fugazza