La Farsa dell’Avvocato Patherlin
Dicembre 1, 2002 in Spettacoli da Adriana Cesarò
“La Farsa dell’Avvocato Patherlin”, è una commedia di un anonimo del ‘400 che la compagnia teatrale “Ecclettica Arte & Spettacolo” ha rappresentato al Teatro Monterosa di via Brandizzo 65, dal 28 al 30 novembre. Regia e drammaturgia di Piero Ferrero del centro studi dello Stabile di Torino. Sul palcoscenico una gradevole scenografia di Elena Perosino presenta al pubblico un povero villaggio. Pietro, avvocato senza cause ma pieno di risorse (il bravo attore Marco Viecca) deve lottare con la fame e il freddo, purtroppo, la sua intelligenza non può colmarle, quindi, mette in atto una farsa ai danni del ricco mercante Guglielmo Bellastoffa (Giulio Sabino Sciotti). Un soldo per sette braccia di stoffa, sottratti con furbizia, aiutano l’avvocato nella disperata sopravvivenza. Importante è l’aiuto datogli dalla moglie Gugliemina complice ed amica (interpretata sia da Roberta Lepore che da Elena Astone).
A casa dell’avvocato Pietro Patherlin tutto è pronto per ricevere l’avido mercante, Pietro delira, impreca si finge pazzo e malato quasi in fin di vita, quindi, non può essere l’impostore che il mercante ricerca per farsi pagare. Il palco si anima, arriva il pastore (Andrea Cillo), apparentemente ingenuo, accusato dal suo padrone mercante di avergli sottratto pecore e pelli. Finiscono tutti davanti al giudice (Raffaele Bianchino). Il pastore, d’accordo con l’avvocato Patherlin, risponderà belando a tutte le domande che questo gli rivolgerà. In questa farsa degli inganni sarà proprio il pastore ad uscirne completamente vincitore e libero. La compagnia formata da attori, musicisti, giocolieri, ballerini, pittori, fotografi ed altri artisti, fondono tra loro le diverse ispirazioni culturali, portando in scena la commedia, assicurano agli spettatori, l’umorismo, la satira, l’intelligenza attraverso simpatiche espressioni e gag creati con tanta bravura e semplicità.
di Adriana Cesarò