La Juve non si fida dell’Inter
Novembre 26, 2003 in Sport da Roberto Grossi
Nonostante il pokerissimo subito dai nerazzurri contro l’Arsenal nessuno in casa bianconera si azzarda a parlare di sfida facile sabato prossimo a Torino contro gli uomini di Moratti. Anzi, il pesante rovescio inflitto da Henry e compagni ai frastornati interisti fa drizzare ancor più le antenne a tutto l’ambiente juventino, che teme la voglia di rivincita dei milanesi: Il cinque a uno subito dall’Inter potrebbe, paradossalmente, rappresentare un problema in più per noi – ammette Luciano Moggi a margine della presentazione tenutasi al Delle Alpi di un progetto di solidarietà organizzato dalla Juventus a favore dell’Ospedale Sant’Anna di Torino -. I nerazzurri avranno cioè un ulteriore incentivo a fare bene, a vendere cara la pelle. Ma noi tutto questo lo sappiamo e non ci faremo certo trovare impreparati, staremo con i piedi ben piantati per terra. Voi giornalisti dicevate che Zaccheroni aveva già risolto tutti i problemi dell’Inter, lo avete osannato. Ora invece, alla prima sconfitta, volete dargli addosso. La verità è che nel calcio i problemi non si risolvono dall’oggi al domani e Zaccheroni, nonostante la sua grande capacità di assemblare una squadra, ha comunque bisogno di tempo per lavorare al meglio. Con questo non voglio dire che l’Inter, che resta una grande squadra, sia già fuori dalla lotta scudetto: la serie positiva in campionato può continuare per loro, ma ovviamente io mi auguro che continui solo dopo la sfida con la Juve.
Dello stesso avviso è Antonio Giraudo, intervenuto anch’egli, insieme a Roberto Bettega e ai giocatori Thuram e Pessotto, alla presentazione dell’iniziativa di beneficenza: Sono sicuro che l’Inter, nonostante il rovescio di Champions, verrà qui a disputare una grande partita – spiega l’amministratore delegato di corso Galileo Ferraris – per cui non mi aspetto certo una partita facile per noi. E poi basta leggere le loro dichiarazioni apparse sui mass-media: vogliono venire a Torino per vincere ma noi non ci faremo certo trovare impreparati. Le tensioni? Sono normali in una partita di questo calibro, tensioni come ci sono in tutti i grandi match, né più né meno.
La vittoria ottenuto in Coppa Italia con una formazione inusuale fa sorridere Giraudo: A Siena abbiamo dimostrato una volta di più che la nostra rosa è altamente competitiva. Tutti, all’occorrenza, sono titolari, non esistono riserve. Benjamin? Lo conosciamo bene, sappiamo che nella Primavera sta facendo grandi cose. E’ un ragazzo molto simpatico, oltre che dotato tecnicamente.
In linea con i dirigenti bianconeri è anche il pensiero di Lilian Thuram: Ogni partita fa storia a sé – precisa il difensore francese -, l’Inter è reduce da un 6-0 in campionato e da un 1-5 in coppa e questo dimostra una volta in più ciò che ho detto. Per cui, sabato prossimo, anche Juve-Inter avrà una sua verità distinta dagli ultimi risultati. Noi siamo carichi a dovere, ma anche loro arriveranno ben stimolati e carichi, statene certi. Giocare senza motivazioni una partita come Juve-Inter è impossibile.
di Roberto Grossi