La Juve perde l’Europa e Del Piero
Marzo 10, 2004 in Sport da Giovanni Rolle
Finisce negli ottavi di finale l’avventura della Juventus nella Champions League edizione 2003-2004. I bianconeri abbandonano a testa bassa la massima competizione europea, che quest’anno non potrà più vivere lo straordinario epilogo della passata stagione, con due squadre italiane finaliste, una delle quali la stessa formazione bianconera. Ai campioni d’Italia non riuscita l’impresa di ribaltare lo 0-1 subito due settimane fa in Spagna; a passare il turno è il Deportivo, che bissa il successo dell’andata, imponendosi grazie a un gol di Pandiani, preferito a Tristàn dal tecnico Irureta, siglato nel primo tempo.
La squadra di Lippi, che prevede Legrottaglie nell’insolito ruolo di diga di centrocampo davanti alla difesa, sembra partire con il piglio giusto, ma dopo appena otto minuti una pesante tegola si abbatte sul capo dei bianconeri: si fa male Alessandro Del Piero. Il fuoriclasse veneto abbandona il campo toccandosi il polpaccio destro, lo stesso infortunatosi contro la Roma. Per il fantasista bianconero si sospetta uno stiramento al polpaccio e la sua presenza nel big match di domenica prossima contro il Milan risulta pertanto in forte dubbio. Una perdita pesante, quella di Pinturicchio, che si aggiunge a quelle di Trezeguet, Zambrotta e Conte. Come se non bastasse, arriva anche il gol del Deportivo: a realizzarlo è Pandiani, che al 12’ trafigge Buffon dopo aver approfittato della mancata chiusura di Montero. Un doppio contraccolpo psicologico, che, sommato allo 0-1 dell’andata rende in tremenda salita il cammino dei bianconeri verso i quarti di finale.
Forti del doppio vantaggio, i galiziani di Irureta hanno gioco facile. La ragnatela del Deportivo non permette ai frastornati giocatori juventini di tessere azioni pericolose e quando lo fanno vengono fermati dalla bandierina del guardalinee, che spenge almeno quattro potenziali azioni da gol degli uomini di Lippi, quando probabilmente il fuorigioco non c’è. Per il resto, nella prima frazione, l’unico vero pericolo per la porta di Molina arriva da un traversone di Di Vaio che Camoranesi mette di poco a lato.
I bianconeri entrano in campo qualche minuto prima dell’inizio della ripresa, un gesto che lascia sperare i tifosi juventini in un secondo tempo sulla falsariga di quello di Brescia, ma il Deportivo chiude bene gli spazi agli avversari. I giocatori di Irureta mostrano di possedere degli ottimi fondamentali, tenendo volutamente basso il ritmo della partita con una serie di abili palleggi. Che per la Juve si tratti di una serata negativa lo si capisce anche dalla traversa colpita da Appiah con un tiro da centrocampo a Malina battuto. In precedenza, il portiere dei galiziani si era guadagnato gli applausi dei suoi tifosi con un ottimo intervento in tuffo su tiro di Miccoli.
Attorno al 20’ la gara viene interrotta per qualche minuto a causa di un idrante impazzito che si mette ad irrorare la fascia sinistra sul fronte d’attacco della Juventus, costringendo l’arbitro fermare il gioco fino a quando l’aggeggio non cessa di spruzzare acqua.
La Juve non ha la forza di reagire e la partita si trascin a stancamente fino al 90’. Nel recupero Naybet pareggia il conto dei legni sull’azione che sancisce la fine della gara ed il passaggio del turno del Deportivo.
Fuori dall’Europa, alla Juve non rimane che concentrarsi sul duplice fronte campionato-Coppa Italia. Domenica i bianconeri saranno però costretti a giocarsi una buna fetta delle chance per vincere il terzo tricolore consecutivo nel big match contro il Milan al Delle Alpi. Per la squadra di Lippi, che dovrà tentare di vincere per alimentare le proprie speranze di scudetto, si profila un’altra gara difficile, da affrontare con una formazione ampiamente rimaneggiata.
Juventus-Deportivo 0-1
di Giovanni Rolle