La Juve sbanca il Meazza
Maggio 9, 2005 in Sport da Roberto Grossi
La Juve sbanca il Meazza e scuce mezzo scudetto dalle maglie dei rossoneri, ora a meno tre in classifica con altrettante giornate di campionato da disputare. Una vittoria legittima, quella dei bianconeri, chiusi in un ottuso silenzio stampa ma lucidi e determinati nel voler cogliere a tutti i costi il risultato sul campo. La rete che vale mezzo tricolore (o forse più), porta la firma nobile della premiata coppia Del Piero-Trezeguet: al 28’ Pinturicchio inventa un fantastico assist in rovesciata finalizzato dal colpo di testa vincente del francese, con Dida, Stam e Maldini ad ammirare il gesto atletico dei due. Capello azzecca tutte le mosse sin dal primo minuto, Ancelotti lascia molti dubbi sulle scelte degli undici titolari e sul ritardo nei cambi. Lento e svagato il Milan del primo tempo, stanco dalle fatiche di coppa, incapace di abbozzare una parvenza di reazione e fermo all’unico guizzo di Shevchenko ad inizio gara, con l’ucraino (lanciato da Kaka) costretto all’impotenza da Buffon in uscita. Erano anzi i torinesi ad andare vicini al raddoppio con una prodezza ancora di Del Piero, capace di impensierire nuovamente Dida con uno shoot improvviso da fuori area.
Nella ripresa il Milan cambiava marcia e la Juve si arroccava nella propria metà campo senza però disdegnare qualche pericolosa ripartenza. Al 57’ Inzaghi (subentrato ad uno spento Tomasson) si trovava a tu per tu con Buffon che gli respingeva il primo tiro, poi Superpippo non riusciva a ribadire il rimpallo in rete grazie alla copertura di un super-Zambrotta. Ma era ancora Del Piero, tornato finalmente sui livelli che gli competono, a ergersi protagonista al 65’ con un colpo di testa che finiva sulla traversa, proprio sotto la curva occupata dagli ottomila supporters juventini, i quali a fine gara potevano sfogare tutta la propria gioia per un tricolore (sarebbe il ventottesimo) sempre più vicino. Da segnalare due proteste arbitrali, una per parte: la mancata espulsione di Nesta per doppia ammonizione nel primo tempo e un fallo da rigore di Zambrotta su Cafu nel secondo. Almeno qui è finita in pareggio.
di Roberto Grossi