La nostalgia Portoghese
Dicembre 27, 2004 in Attualità da Stefania Martini
Da qualche anno, il castello di Racconigi ospita, nei mesi invernali, esposizioni particolari che, più che mostre in senso tradizionale, si presentano come allestimenti evocativi degli aspetti peculiari della sua storia.
Da venerdì 17 dicembre, fino al 28 marzo 2005, le sale del secondo piano, quelle che ospitarono gli appartamenti di Carlo Alberto e dell’ultimo re d’Italia Umberto II, saranno teatro della mostra Saudade. Canto delle lontananze.
I due sovrani, infatti, furono accomunati dal grande amore per la residenza di Racconigi ma anche dall’aver trascorso entrambi l’ultima parte della loro vita, esuli, in Portogallo.
Lo spunto per la costruzione di un viaggio della memoria nasce da una dichiarazione di Umberto II che definì il suo sentimento verso Racconigi e l’Italia come una gioia di riandare con la memoria una ad una, alle cose lontane, sentimento che i portoghesi esprimono con la parola “saudade”.
Carlo Alberto, “il Re tentenna”, giunse ad Oporto il 19 aprile 1849, dopo la battaglia di Novara, dove l’esercito piemontese subì una clamorosa disfatta ad opera degli austriaci. Persa la guerra contro il nemico di sempre, e rendendosi conto che solo con la sua uscita di scena il Piemonte avrebbe potuto trattare la pace con i vincitori, il sovrano abdicò a favore del figlio Vittorio Emanuele e lasciò l’Italia alla volta del Portogallo per un volontario esilio, che durò solamente due mesi.
Allo stremo delle forze, fisiche e psicologiche, Carlo Alberto morì, infatti, il 28 luglio, a soli 51 anni.
La stessa rotta la percorse 97 anni dopo Umberto II, l’ultimo re d’Italia. A seguito del risultato del referendum popolare del 2 giugno 1946, che sancì la nascita della repubblica, il re abbandona l’Italia con la sua famiglia e sceglie come luogo d’esilio Cascais, già residenza del suo avo Carlo Alberto.
Svanite le speranze di impugnare il risultato referendario, trascorrerà i suoi anni a “Villa Italia” dove accoglie i connazionali, di fede monarchica, che giungono ad omaggiarlo, coltivando fino all’ultimo il desiderio di un ritorno in Italia negli anni della vecchiaia, desiderio mai avverato per l’ostracismo della classe politica nei confronti dell’abrogazione della legge inerente le norme transitorie sull’esilio. Umberto II muore a Londra nel 1984, senza aver più posato piede sul suolo del suo ex regno.
Come ormai tradizione della rassegna, Racconigi, il palazzo, l’inverno, la mostra si propone, quindi, come una lettura delle sale del castello condotta dalle sensazioni, dalle emozioni e dai sentimenti per costruire un percorso di conoscenza che vada oltre i contenuti storici e artistici che costituiscono l’usuale approccio nella visita di un museo.
La mostra è realizzata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte e da Progetto “Cantoregi” con il contributo dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Piemonte, della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
I biglietti costano 3 euro per la mostra del 2° piano; 3 euro per la visita del 1° piano e della cucina; cumulativo (mostra e visita al castello, 5 euro).
Chiusura settimanale il lunedì; ultimo ingresso alle 18.
Per informazioni tel. 0172.717185.
di Stefania Martini