La vita sulla terra dopo l’uomo
Agosto 27, 2023 in Attualità, Medley, Punti di Vista, Viaggi e Turismo da Meno Pelnaso
Anche io ultimamente ho guardato alcune trasmissioni divulgative sulle ipotesi di evoluzione della vita sulla terra dopo la scomparsa dell’umanità.
Dal punto di vista accademico l’argomento è certamente curioso e interessante, ma poi ho pensato:
- … ma, francamente, quando saremo estinti che cosa ce ne dovrebbe fregare?!?!
Siamo abbastanza egocentrici e narcisisti da volerci veramente preoccupare più di cosa succederà alle nostre opere materiali, dopo la nostra scomparsa sulla terra, che di preservare ciò che di positivo siamo riusciti a conquistare e realizzare finché siamo ancora in vita?
Se dovessimo essere tanto irresponsabili da non prendere in considerazione i segnali di pericolo che la natura ci sottopone costantemente, se dovessimo cedere agli istinti guerrafondai di qualche fanatico (vd. “Il dottor Stranamore” diretto da Stanley Kubrick nel 1964), che speravamo essere spariti con la fine della guerra fredda, se dovessimo consentire ai neo-alchimisti genetici (regolarmente alla ricerca del superuomo … o del supersoldato) di avvelenare per sbaglio l’equilibrio che la natura ha conquistato in milioni di anni, ma perché dovrebbe preoccuparci se muffe, funghi e artropodi vari dovessero trovare; dopo il crollo dell’umanità, ospitalità tra i resti del nostro impianto home theatre?
Non sarebbe più interessante preoccuparci di unire le forze per conservare la vita in equilibrio tra l’umanità e ciò che la circonda e valorizzare le opere intellettuali e scientifiche che potrebbero permettere a tutti di vivere serenamente eliminando sofferenze e discriminazioni?
La terra ospita talmente tante creature vegetali e animali meravigliose, che otto miliardi di persone sono una goccia nel mare e l’universo è talmente grande che probabilmente non è neanche consapevole della nostra esistenza.
… e se l’universo dovesse dimenticarsi di noi in poche migliaia di anni, a chi interessa chi si siederà al posto di guida di una supercar abbandonata in divieto di sosta in mezzo alla foresta cresciuta davanti ai resti di Wall Street?
Considerando però l’adolescenziale indifferenza verso la nostra stessa esperienza in oltre 10.000 anni di storia, e in particolare quella degli ultimi 100 anni, cosa ci fa credere che qualcuno, in un lontano futuro, possa prendere seriamente in considerazione i resti di un’umanità masochista e autodistruttiva che per prima non sembra imparare nulla dagli insegnamenti, dai successi o, peggio, dagli insuccessi del passato?
Quindi queste simulazioni mi fanno sorgere il dubbio che, forse, sarebbe saggio evitare di sfruttare o distruggere le innumerevoli risorse a disposizione di tutti sull’altare del Dio Denaro.
Sapere cosa succederà “dopo” rimane quindi un mero esercizio intellettuale …
… beh! … al più potrebbe essere un messaggio di monito per i posteri su cosa non fare …
Devo dire però che le immagini al computer con i rendering di Roma, Parigi o New York deserte e invase da edera rampicante, topi e scarafaggi sono affascinanti!
D’altra parte …
… per l’edera non saprei …
… ma per topi e scarafaggi sembra siamo già a buon punto …
Affettuosamente vostro
Meno Pelnaso
(alias Pelmo)