Lago Maggiore Half marathon
Marzo 14, 2008 in Sport da Redazione
Nel tempio della COVER-MAPEI, blasonata e forse la più nota squadra di atletica italiana, in una domenica dal clima autunnale si è svolta una mezza maratona che per spettacolo e protagonisti schierati in campo passerà alla storia. Numero chiuso per i partecipanti e il tetto dei 1500 iscritti per questi 21 km sul Lago Maggiore da Stresa a Verbania, raggiunti in un soffio.
La griglia di partenza è di quelle che fanno tremare le gambe.
In prima fila Sergy Lebid Ucraino 7 volte campione Europeo di cross, Giuliano Battocletti portacolori della Cover di Verbania e compagno di squadra dello stesso Lebid, che con un personale di 1.00’ 47”’ e con il titolo di campione italiano di Mezza Maratona cucito addosso si accredita come uno dei probabili vincitori della gara. Completa lo schieramento una sequela di campioni e atleti di primissimo piano nazionale e internazionale.
Anche in campo femminile la corazzata COVER mostra i muscoli.
Oltre alla pluricampionessa di cross Aniko Kalovic fresca vincitrice di una Turin Marathon e presente a Verbania solo per un test di 10 km in vista dell’imminente maratona di Roma sono presenti anche Melissa Peretti (che arriva da un’ottima stagione crossistica che l’ha vista recitare un ruolo da protagonista in tutte le manifestazioni più importanti) l’ex campionessa italiana di corsa in montagna e più volte in nazionale Monica Bottinelli e Simona Viola anch’essa più volte nazionale.
Ma è la Peretti ,ragazza emergente dell’atletica italiana con la quale ( e sotto la guida sapiente e severa del papà Eugenio che ci segue nei duri allenamenti) ho il piacere è l’onore di condividere molte ore di sudore e fatica. che lascerà un segno importante nell’albo d’oro della manifestazione.
L’organizzazione dell’evento, e di ciò va un plauso alla COVER Mapei di Verbania è di primissimo livello, roba da Maratona internazionale.
Elicottero per la diretta TV e Maxi Screen per dar modo alle migliaia di tifosi e appassionati lungo il percorso di seguire l’evento rendono ancora più esaltante essere al via.
Una manifestazione che seppur alla sua prima edizione diventerà immediatamente un riferimento nel calendario internazionale delle corse su strada.
Lo sparo segna l’inizio di una giornata che diventerà memorabile.
La gara maschile e quella femminile prendono subito due pieghe differenti.
Lebid attende oltre la metà gara per far capire agli avversari, marocchini e keniani compresi, che non è giornata e inizia una progressione che piega chilometro dopo chilometro le velleità del gruppo che si “portava dietro”.
La Peretti al contrario chiude la gara subito.
Imprime un forcing che demoralizza le avversarie infliggendo distacchi da ciclismo d’altri tempi (8 minuti alla seconda) e polverizza il suo personale abbassandolo di altri 2 minuti su un percorso comunque complicato.
Unico rammarico è il ritiro del campione Battocletti che sta a testimoniare come sia difficile per tutti trovare uno stato di forma al top, sia fisica che mentale.
Soprattutto in uno sport in cui, più di qualunque altro, nessuno vive di rendita, neppure con il titolo di campione in tasca. Forza Giuliano!
Emozionante e degna conclusione della giornata agonistica è il podio, sia maschile che femminile con i presidenti della COVER che hanno contribuito ad animare questo momento premiando di persona i loro atleti.
Prima Sergy Lebid e poi Melissa Peretti, sotto gli occhi commossi del papà Eugenio e del marito Giancarlo che più ogni altro condividono con lei i sacrifici che solo un’atleta sa fare.
Seguitela, ne sentirete parlare ancora, potete giurarci.
di Domenico Nevola