Le Montagne per gioco
Gennaio 31, 2007 in Arte da Marinella Fugazza
Una mostra fantasiosa, originale ed interessante quella che il Museo Nazionale della Montagna al Monte dei Cappuccini di Torino ha in corso per proseguire fino al 1 maggio 2007.
Si tratta de Le Montagne per gioco. L’esposizione, un itinerario interminabile di caselle, pedine, dadi e traguardi raggiunti, fa scoprire anche gli angoli più inconsueti del mondo, ad esempio il Klondike, percorso in modo parallelo, avanzando casella dopo casella verso l’oro. Sono anche stati trovati molti modi di salire, anzi scalare, l’Everest senza usare la piccozza e le corde reali, in altrettante proposte del mercato britannico-americano. Molte di più sono le occasioni per scendere con gli sci i pendii innevati delle tavole da gioco, lasciando la scia dalle Alpi alle montagne Nord-americane. Sono davvero molti gli avvenimenti, e questa è una delle “scoperte” della mostra, che rivivono trasposti nei giochi da tavolo, dalla prima salita dell’Annapurna alle vittorie della campionessa di sci Nancy Greene, dalla processione rituale al Monte Fuji ai viaggi di Nansen in Artide, dal sorvolo dell’Antartide di Byrd a Stanley in Africa.
La montagna non è uno degli argomenti preferiti di inventori e editori di giochi e sembra quasi che gli autori abbiano sempre riscontrato una certa difficoltà ad affrontarla, annota Ulrich Schädler direttore del Museo Svizzero del Gioco, curatore con Aldo Audisio, direttore del Museomontagna di Torino, della mostra.
Se si considerano le migliaia di giochi messi in vendita, dai primordi della loro produzione commerciale nel XIX secolo ad oggi, ve ne sono relativamente pochi dedicati al mondo alpestre. Ma non è un caso: perché è un dato di fatto che nel gioco da tavolo le pedine sono spostate su un supporto ben strutturato. Il tabellone del gioco possiede sì una determinata lunghezza e una certa larghezza, ma non vi è l’altezza; e le pedine spostate sul tabellone si muovono avanti e indietro, di lato o in diagonale, ma raramente in su e in giù come gli esseri umani. Di conseguenza, il gioco da tavolo è in netto contrasto con la scalata della montagna. I monti si erigono da sempre dinanzi a noi. Sono alti, ripidi, aspri, inospitali, o spesso molto semplicemente insormontabili. Per dominarli, è necessario scalarli, ci si deve arrampicare.
Come trasporre adeguatamente tutto ciò su un gioco da tavolo? La risposta è la mostra del Museomontagna di Torino, organizzata con la Regione Piemonte e la collaborazione di Città di Torino e CAI, L’operazione è accompagnata da un grande catalogo, di 432 pagine con un ricchissimo corredo iconografico, edito nella collana dei Cahier Museomontagna (Euro 35,00). La storia, e di conseguenza l’esposizione, inizia in Gran Bretagna, erano le avventure proposte da Alberth Smith nel suo The new Game of the Ascent of Mont Blanc; le stesse che gli adulti potevano rivivere nelle rappresentazioni che lo Smith teneva all’Egyptian Hall. Da qui, da questo gioco da tavolo, per dirla all’inglese board game, inizia la nostra avventura, il nostro percorso attraverso il mondo (reale o immaginario).
L’organizzazione di questa mostra, che presenta le raccolte appartenenti al Museo, porta alla rivalorizzazione delle “scatole di giochi”, vecchie e nuove, fino ad ora guardate con sufficienza, non apprezzate, forse perché non eravamo capaci di capire fino in fondo il loro valore. Agli avvenimenti si affiancano anche personaggi nati dall’immaginazione: da Topolino al Sergente Preston e al mito alpino per eccellenza: Heidi.
Le Montagne per gioco
Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” – TORINO
da martedì 12 dicembre 2006 a martedì 1 maggio 2007
Orario: 9.00-19.00 – Chiuso lunedì
Info: tel. 0116604104 – [email protected]
Prezzo: intero 6,00 Euro – ridotto 4,00 Euro – soci CAI 3,00 Euro
di Marinella Fugazza