Le parole non si uccidono
Novembre 9, 2006 in Spettacoli da Redazione
Con “Le parole non si uccidono”, la storica Unione culturale “Antonicelli” inaugura un ciclo di readings politici realizzati “on the road” al fine di coinvolgere immediatamente e in modo attivo la cittadinanza nella riflessione su temi e problemi dell’attualità, che rischiano di essere facilmente dimenticati. L’iniziativa, che vedrà la presenza di oltre quindici attori che si alterneranno alla lettura, è aperta a tutti i cittadini che vorranno partecipare.
Vicende diverse, in Paesi diversi, dimostrano come ancora oggi, a dispetto di campagne di sensibilizzazione e denuncia di ong come Amnesty International o Reporters Sans Frontiers, il giornalismo d’inchiesta sia scomodo e quindi minacciato. L’assasinio in Russia della giornalista non allineata alla politica del Cremlino Anna Politkovskaja e la necessità di attribuire al giornalista nostrano Roberto Saviano una scorta reclamano un’azione di resistenza e di denuncia contro qualsiasi tentativo atto a soffocare le libertà di parole e di espressione.
Per questo l’Unione Culturale “Franco Antonicelli” invita a partecipare a questo primo appuntamento sabato 11 novembre, alle 15,30, nell’isola pedonale di via Cesare Battisti 4b, a Torino.
L’iniziativa si propone di dare voce e di rendere pubblici innanzitutto i testi dei due giornalisti. La lettura di brani di “La Russia di Putin e di Gomorra” si alternerà con la lettura delle cronache dei giornali dedicate ai due casi e sarà intervallata da poesie e romanzi che evocano, per assonanza o per contrasto, il significato immediatamente politico di queste vicende. L’Unione Culturale organizza l’evento in collaborazione con l’Associazione Baretti e la casa editrice Adelphi e con il patrocinio dell’ Associazione Stampa Subalpina. In caso di pioggia l’appuntamento si svolgerà all’interno dei locali dell’Unione Culturale.
di Diego DID Cirio