Le pietre paesaggio

Settembre 1, 2003 in Giardinaggio da Redazione

Nell’ articolo precedente abbiamo imparato quali sono gli elementi essenziali per classificare i suiseki secondo la classificazione decimale. Esaminiamo ora in dettaglio le pietre paesaggio.

1. Pietre paesaggio, Yamagata-ishi

  • 1.1 Pietra montagna distante, Toyama-ishi / Enzan-seki

  • 1.2 Pietra montagna vicina, Kinzan-seki

  • 1.3 Montagna isolata: 1.3.1 montagna isolata a pan di zucchero; 1.3.2 montagna isolata a scudo disteso su fondo piatto

  • 1.4 Montagna con ghiaccio, neve o ghiacciai

  • 1.5 Pietra montagna con laghi

  • 1.6 Pietra montagna con ruscello, Keiryu-seki

  • 1.7 Pietra cascata, Taki-ishi: 1.7.1 pietra cascata a filo, Itodaki-ishi; 1.7.2 pietra cascata larga, Nunodaki-ishi; 1.7.3 pietra cascata secca, Karedaki-ishi

  • 1.8 Pietra a bassopiano o plateau, Doha-ishi o Doha-seki

  • 1.9 Pietra a forma di pendio, Dan-seki

  • 1.10 Pietra spiaggia (a forma di), Isogata-ishi: 1.10.1 pietra a forma di scogli, Araiso-ishi; 1.10.2 pietra a striscia di spiaggia, Hirasu-ishi

  • 1.11 Pietra roccia costiera, Iwagata.ishi

  • 1.12 Pietra isola, Shimagata-ishi

  • 1.13 Pietra grotta, Dokutsu-ishi

  • 1-14 Pietra riparo, Yadori/Amayadori-ishi

  • 1.15 Pietra Tunnel, Domon-ishi

  • 1.16 Pietra lago, Mizutamari-ishi

  • 1.17 Pietra scavata: 1.17.1 pietra con scanalature; 1.17.2 pietra con cavità; 1.17.3 pietra a forma di stalattite o stalagmite

  • 1.18 Pietra a forma di montagna rosa dal tempo

  • 1.19 Pietra a forma di canyon

    Le Pietre Montagna, Yamagata-ishi

    Si tratta di pietre che si riconducono ad una montagna o ad una serie di monti e cime. Quelle con chiazze o striature bianche sono specialmente ricercate, perché questi segni possono suggerire nevai, ruscelli che si precipitano giù dalle cime, o nubi. Tradizionalmente le pietre montagna devono avere un numero dispari di cime asimmetriche triangolari, diverse fra loro per altezza e forma. Idealmente, anche la ripidità delle facce anteriore e posteriore della pietra dovrebbero essere diverse e le cime non dovrebbero susseguirsi in linea retta.

    Alcuni collezionisti di suiseki dividono le pietre-montagna in tipi diversi a seconda del numero di cime: pietre a cima singola (Koho-seki), doppia (Soho-seki), tripla (Sampo-seki), una combinazione di connotazioni religiose e filosofiche, la cui origine deve essere cercata nell’antico pittogramma cinese che rappresentava la montagna; infine pietre “catena montuosa” (Rempo-seki).

    Nell’ambito della categoria delle pietre-montagna, vi sono due sotto-categorie particolarmente importanti.

  • Pietre “montagna lontana” (Toyama-ishi / Enzan-seki)

    Secondo la maggior parte dei collezionisti, le pietre “Montagna lontana” sono il tipo classico di suiseki. Il loro profilo sfumato suggerisce appunto una montagna, o una catena montuosa, vista da lontano. La cima, o le cime, dovrebbero essere preferibilmente fuori centro e di forma triangolare (asimmetrica). Tutte le vette dovrebbero essere diverse per altezza e forma. Se la pietra ha più di una vetta, quelle minori dovrebbero essere visibilmente più basse di quella principale e dovrebbero trovarsi spostate verso il retro e i lati della pietra

    Idealmente, le cime posteriori sono alquanto più arrotondate e lisce delle altre; al contrario, la pieghe più profonde e le strutture mineralogiche più grossolane dovrebbero trovarsi sulla superficie delle cime poste anteriormente. Le valli tra le varie cime devono essere relativamente poco profonde, consentendo all’occhio di passare senza sforzo da una vetta all’altra.

  • Pietre “Montagna Vicina” (Kinzan-seki)

    Queste pietre presentano una vista ravvicinata di una montagna o catena montuosa frastagliata, dai contorni aspri e accidentati, pareti a strapiombo e guglie torreggianti.

  • Pietre “Ruscello di Montagna” (Keyru-seki)

    Queste pietre suggeriscono un ruscello, torrente o fiume di montagna che si precipita attraverso una gola, un precipizio, una vallata o un canalone. Il ruscello è spesso rappresentato da una venatura di minerale bianco o traslucido che idealmente dovrebbe correre diagonalmente attraverso la pietra (non direttamente dal retro verso la parte anteriore).

    A volte il ruscello è nascosto, e la sua presenza è suggerita da pieghe, fenditure e altre caratteristiche della pietra La distinzione tra una pietra “ruscello di montagna” e una pietra “cascata” non è sempre chiara poiché la sorgente del ruscello potrebbe essere appunto una cascata.


    Montagna distante


    Montagna vicina


    Cascata


    Grotta


    Tunnel


    Laghi


    Canyons

    Le Pietre cascata (Taki-ishi)

    Queste pietre assomigliano a una montagna caratterizzata da una o più cascate. Una cascata può essere suggerita da una venatura verticale di quarzo, calcite, calcare, o altro minerale bianco o traslucido. Quando l’aggiunta di una cascata può migliorare l’aspetto della pietra, alcuni commercianti e collezionisti di suiseki ne creano una artificialmente, usando coloranti bianchi o colle epossidiche.

    Le pietre-cascata più usate sono tradizionalmente di colore nero o grigio scuro, con la cascata presente solo sulla faccia anteriore. In questa categoria vi sono tre sotto-categorie particolarmente importanti.

  • Pietre “cascata filiforme” (Itodaki-ishi)

    Qui la cascata è suggerita da una o più cascatelle filiformi che corrono lungo la faccia anteriore della pietra.

  • Pietre “cascata. a fronte ampio” (Nunodaki-ishi)

    Qui la cascata è suggerita da una o più ampie cascate che corrono lungo la faccia anteriore della pietra.

  • Pietre “cascata in secca” (Karedaki-ishi)

    Queste pietre suggeriscono una cascata che si è prosciugata. L’acqua non è più visibile; la cascata è suggerita dalla forma e dalle pieghe della pietra.

    Pietre “Plateau” (Doha-seki / Doha
    -ishi)


    Queste pietre suggeriscono un paesaggio collinare a terrazze, o una serie di altopiani o gradoni che s’innalzano verso un immaginario dirupo. Una pietra-plateau tradizionale idealmente presenta almeno tre gradoni (contando la superficie superiore come uno di essi). I gradoni possano essere di lunghezza variabile, e il salto tra ciascun gradone ed il successivo dovrebbe essere brusco e ben definito o quasi verticale.

    Pietre Pendio (Dan-seki / Dan-ishi)

    Le forme arrotondate di queste pietre suggeriscono ondulate colline, l’argine di un fiume, o un pendio che si innalza delicatamente verso una collina o una montagna dal profilo non spigoloso.

    Pietre Costa (Isogata-ishi)

    Queste pietre sono generalmente di scarso spessore e possono suggerire una costa rocciosa o battuta dalle onde. Nell’ambito di questa categoria vi sono importanti sotto-categorie.

  • Pietre “scogliera” (Araiso / Araiso-ishi)

    Pietre che suggeriscono un banco di scogli frastagliato, affiorante dalle acque o un basso fondale (secca).

  • Pietre “Lingua di sabbia” (Hirasu / Hirasu-ishi)

    Le morbide linee di queste pietre suggeriscono una sabbia o le increspature di tenui onde che si frangono su una spiaggia tranquilla.

    Pietre “Rocce Costiere” (Iwagata-ishi)

    Pietre di questo tipo suggeriscono un profilo costiero alto, roccioso e spazzato dalle onde; uno scoglio a qualche distanza dalla costa, alto e dalle forme spigolose; o una ripida falesia all’estremità di una penisola. Pietre con venature o chiazze di quarzo bianco, calcite o calcare alla loro base sono particolarmente di valore, in quanto queste caratteristiche suggeriscono l’infrangersi delle onde contro le rocce.

    Pietre Isola (Shimagata-ishi)

    Pietre di questo tipo assomigliano ad un’isola solitaria che emerge dal mare o che galleggia in un placido lago. Le pietre-isola sono tradizionalmente di scarsa altezza e idealmente dovrebbero presentare caratteristiche che suggeriscano piccole baie o insenature.

    Per suggerire l’immagine di un’isola, le pietre sono quasi sempre esposte in un contenitore pieno di sabbia, di acqua, o di entrambe. La distinzione tra pietre-isola ed altri suiseki non è sempre chiara perché virtualmente ogni suiseki può suggerire un’isola se posto in un contenitore pieno d’acqua.

    Pietre-Caverna (Dokutsu-ishi)

    Le conche e la cavità in queste pietre assomigliano a caverne o grotte. Idealmente, la caverna è suggerita da una cavità oscura e profonda, di cui non si riesce a vedere la fine. Le pietre-caverna più ammirate sono tradizionalmente, quelle in cui la caverna piega bruscamente verso destra o verso sinistra.

    Pietre Rifugio (Yadori / Amayadori-ishi)

    La forma concava di queste pietre suggerisce un basso riparo o un rifugio temporaneo, costituito da una roccia sporgente. Perché la pietra possa essere classificata come pietra-rifugio, occorre che il pavimento del rifugio stesso sia almeno parzialmente visibile. Poiché un rifugio di questo tipo potrebbe offrire riparo temporaneo dalla pioggia a un escursionista, queste pietre sono a volte chiamate Pietre “Riparo dalla Pioggia” (Amayadori).

    Pietre-Tunnel (Domon-ishi)

    Il foro, o i fori, che attraversano queste pietre suggeriscono un tunnel passante o un arco naturale. Tradizionalmente, il tunnel attraversa completamente la pietra.

    Pietre-Bacino (Mizutamari-ishi)

    Le naturali cavità poco profonde di queste pietre suggeriscono uno o più tranquilli bacini montani, laghi, paludi o stagni. Quando sono esposte, le depressioni vengono, spesso, riempite d’acqua. Le pietre bacino in cui la depressione è circondata da una o più montagne ben proporzionate sono rare e tendono ad essere valutate molto dai collezionisti.

    La Classificazione dei Suiseki

    di Gajin Ronin