Le poesie di Franco
Settembre 14, 2007 in Arte da Claris
Franco è un genio, ed è anche un amico. Ho avuto la fortuna di conoscerlo perché lui si è fatto conoscere inviando alla redazione de Il Traspiratore alcune poesie. E poi anagrammi, giochi di parole, sciarade, racconti, disegni, vignette umoristiche…
Insomma un tuttologo della comunicazione scritta e verbale… ma non basta per farne un genio.
Servono altri elementi di lettura. Il primo è che per tanti anni, per tutta la sua vita professionale, lui ha operato in un ambito completamente differente da quello grafico e della comunicazione, per certi versi un ambito contrapposto. La fredda scienza contro l’arte potremmo dire. Franco infatti è stato uno dei dentisti più apprezzati dell’area torinese. E, all’inizio in gran segreto, poi sempre più palesemente ha continuato a coltivare i suoi hobby per l’arte e la scrittura. Ha iniziato interessanti collaborazioni con giornali di settore, ma non per i soliti apprezzati articoli scientifici, ma con vignette e fumetti, con divertenti quiz.
E poi, una volta ritiratosi dall’attività, ha ripreso in mano i quaderni a righe e si è dedicato alla creatività più incessante. Centinaia di poesie sfornate in questi anni sono la prova della sua genialità a tutto tondo.
Noi de Il Traspiratore e di www.traspi.net siamo orgogliosi di aver dato spazio a Franco in una mutua collaborazione che ha sicuramente arricchito entrambi. I nostri lettori mandano commenti entusiasti alle sue opere e aspettano sempre con impazienza i suoi disegni. I giurati di Sudate Carte si sono sempre rammaricati che non potesse partecipare perché non iscritto al Politecnico.
Ovviamente, in tanti si sono accorti della bravura di Franco e le collaborazioni, le proposte sono aumentate!
Tra questa, una molto interessante: la possibilità di pubblicare un libro con una nutrita selezione delle sue migliori poesie.
Il libro è veramente una raccolta che fa spalancare gli occhi per la varietà di stili, di argomenti, di idee che sprigionano le sue pagine, ricche di metafore, giochi di parole, termini desueti, ma molto appropriati, fantasia, insomma,
Ecco, la fantasia, che si rivela poi nel piacere della conversazione a tu per tu, è una delle particolarità che più colpisce chi conosce Franco.
E tutti lo possono fare domani sera, dalle 20.45 in poi, a San Mauro in municipio, nella serata che il Comune gli dedica in qualità di cittadino e poeta speciale.
Una piccola anteprima dei suoi versi? Eccola…
VENTO E MARE
Tremito fu, mare,
Il primo incontro,
fragore di burrasca,
vento e salsedine
bocca riarsa
nel cataclisma
universale.
Si levò a sera
il fumo del vapore
appiccicoso nella quiete,
come alito di cane.
Al ritorno dalla pesca,
zaffate alitavano
di pesce intorno.
Fu allora che il pesce-farfalla
balzato fuor di rete
immerso a casa nell’acqua
del lavello quello fu il primo
dolore, il pianto del bambino
cui sfuggiva l’enigma,
del riverso corpicino.
Nel cortiletto
fu il gioco immemore
sotto la vampa meridiana
finchè improvvisa,
la cognizione del dolore,
del vivere precario,
beffardo mare,
il vento mi derise.
di Claris