Le proposte del Teatro Stabile
Novembre 20, 2004 in Spettacoli da Stefania Martini
Italiani Cincali! è il primo dei due spettacoli del progetto elaborato dal Teatro dell’Argine sull’emigrazione italiana verso il nord-Europa nel secondo dopoguerra.
Emigranti considerati di “scarto” rispetto a quelli che se ne partirono per l’America o per il nord Italia perché lì si andava per restare, mentre chi veniva “arruolato” in Svizzera, in Germania o in Belgio si trovava nella condizione di eterno stagionale.
Il monologo è dedicato, in particolare, alla situazione dei minatori italiani in Belgio.
Sulle storie di questi esuli perenni, zingari della memoria, senza una terra da chiamare “casa”, si basa questo intreccio di testimonianze e memorie.
Mario Perrotta, ideatore dello spettacolo (assieme a Nicola Bonazzi), regista ed interprete ha raccolto per circa un anno, viaggiando nei paesi sperduti della provincia italiana, dalla Puglia alla Sicilia alla Calabria, ma anche in Veneto e Friuli le testimonianze di che è rimasto, di chi è partito ed è, infine, tornato.
Il leit motiv con cui la gente si è raccontata è stato sempre lo stesso: “Siamo emigrati tutti qui…”
Ha frugato alla ricerca degli atti pubblici e delle lettere private, scoprendo il simbolo dell’Italia che partiva nella speranza di un futuro migliore:il postino, unico personaggio in grado di leggere e scrivere, in comunità di analfabeti.
Il postino ha molto da dire, ricorda tutto perché la sua era una missione, lui era il ponte con il mondo, lui ha viaggiato più di tutti senza aver mai lasciato il paese: il postino sì che ha memoria!
… La memoria è importante perché, nel 1990, quando nel Salento è sbarcata la prima carretta del mare carica di albanesi, c’erano ancora 1.000 bambini italiani clandestini in Svizzera. Negli anni ’70 erano 30.000… Il postino, sa tutte queste storie…
Italiani Cincali!
Dal 18 al 20 Novembre, ore 20.45.
Teatro Garybaldi, Via Garibaldi 4 Settimo Torinese. Tel. 011 – 8970831.
Lella Costa è la protagonista di Traviata. L’intelligenza del cuore, lo spettacolo proposto in cartellone dal Teatro Stabile di Torino, per la regia di Gabriele Vacis.
Sul palcoscenico la Costa racconta, interpreta, capisce, consiglia, compiange, attualizza Traviata, in uno spettacolo che risulta essere a due facce: divertente, ma anche commovente; colto ma anche popolare. In una parola ricco di coinvolgimento personale e pieno di passione.
Perché Traviata? spiega la brava interprete milanese, Perché è una storia universale. Perché è una storia d’amore, appassionante e disperata ma anche lievemente irritante, con tutti quei non detti e soprattutto quel dissennato fidarsi dell’intuito maschile: “Amami Alfredo, quanto io t’amo…” brava, ma se non glielo spieghi per bene, quanto lo ami, come puoi pretendere che lo capisca da solo?
Perché ancora oggi il mondo è pieno di Traviate, di Violette, di Margherite disperatamente alla ricerca di un ruolo, di un’identità, di una legittimazione, di uno straccio di famiglia; perché le loro eredi sono – ancora oggi – al centro di una infinita quanto ipocrita battaglia sociale che le vorrebbe di volta in volta redimere o fiscalizzare, senza mai, MAI porsi la questione di coloro che – ancora oggi! – non possono fare a meno di comprarsi, insieme al corpo delle donne, un’identità virile.
Traviata. L’intelligenza del cuore
Dal 16 al 28 Novembre, ore 20,45.
Teatro Gobetti, Via Rossini 8 Torino. Tel. 011 – 8159132
Per informazioni:
www.teatrostabiletorino.it
di Stefania Martini