Le Terre dei Savoia – Spazio Theatrum: Un Castello, Trentun Comuni
Febbraio 5, 2007 in Attualità da Adriana Cesarò
Presso il Castello di Racconigi, venerdì 2 febbraio, è stato inaugurato “Spazio Theatrum”, una nuova prestigiosa vetrina che si aggiunge nel Circuito delle Residenze Sabaude. Un luogo destinato a mettere in evidenza un’associazione di trentun comuni della provincia di Cuneo che ha preso il nome di “Le Terre dei Savoia”.
La presentazione è iniziata presso il salone d’onore della Fondazione CRT a Torino, con la conferenza stampa e in presenza di tutti i Sindaci dei Comuni e Autorità tra i quali: Giovanni Quaglia, Presidente dell’Associazione e Vice Presidente della Fondazione CRT e l’Onorevole M. Leddi, in rappresentanza del Ministro ai Beni Culturali, Francesco Rutelli. “Le Terre dei Savoia con i suoi trentun comuni è il perfetto esempio di progetto integrato e organico per sviluppare nuove economie, secondo un’offerta turistica che coinvolge più ambiti. – ha spiegato Giovanni Quaglia – Punto di partenza il Castello di Racconigi, ultima residenza piemontese dei Savoia, la residenza prediletta di Carlo Alberto, una dimora che riassume il fascino dell’arte e del gusto di tre secoli. Al suo interno, Spazio Theatrum, vetrina sul territorio ma anche disponibilità di servizi ad alto valore che vanno ad incrementare l’offerta e contribuiscono a sostenere il turismo culturale”. Dopo la proiezione del filmato istituzionale e clip tematiche, tre pullman hanno trasportato tutti gli ospiti a Racconigi.
Grande accoglienza con Banda musicale di Racconigi, Sbandieratori “Principi d’Acaja e il Gruppo Costumanti “Giostra dell’Oca-Palio dei Borghi” di Fossano. Gli ospiti hanno potuto fare una visita guidata negli appartamenti del Castello, una visita alla mostra “Un giardino per Josephine” e una passeggiata di Sapori tra le cucine e l’armeria predisposta da Slow Food. Così, come si ricostruisce la tradizione, nella giornata dell’ inaugurazione di Spazio Theatrum, le cicogne sui comignoli del Castello, ricostruivano i loro nidi, meravigliando gli innumerevoli ospiti.
Immersi nell’atmosfera regale, i visitatori, hanno partecipato all’inaugurazione di Spazio Theatrum. “E’ un progetto – ha detto il presidente della Regione, Mercedes Bresso, – nato con lo scopo di ricomporre, dal punto di vista dell’identità culturale, un territorio ampio che ha come punto di eccellenza Racconigi con il suo castello e in Spazio Theatrum il suo punto di partenza e la sua vetrina, ma che si vuole proporre come un unicum, valorizzando ognuna delle proprie peculiarità ed eccellenze. Un modello di promozione che la Regione ha voluto sostenere ed al quale si potrà ispirare l’attività di valorizzazione delle Residenze sabaude come circuito culturale non concluso in sé stesso, ma aperto verso il resto del Piemonte”.
Lo Spazio Theatrum fa riferimento all’imponente opera editoriale che vollero realizzare i Savoia nel XVII secolo, allo scopo di presentare le bellezze, la ricchezza e la forza del loro ducato alle famiglie regnanti di quella epoca. Visitare lo Spazio Theatrum, riserva molte sorprese, ad esempio, un multiforme spazio espositivo che introdurrà al territorio; alcuni video e allestimenti scenografici e girevoli, guideranno nella scoperta di luoghi, stagioni e prodotti tipici. Lo Spazio Theatrum da la possibilità di approfondire molte curiosità e a disposizione dei visitatori, c’è un punto informativo che fungerà anche da agenzia di viaggio, grazie alla convenzione stipulata tra, Le Terre dei Savoia e la Cisalpina Tours. L’agenzia, presso lo Spazio Theatrum, avrà il compito di promuovere turisticamente il territorio proponendo offerte create per Le Terre dei Savoia e contribuirà alla diffusione dei prodotti di quegli operatori turistici che lavorano per accrescere la visibilità del Piemonte e della Provincia di Cuneo. Le Terre dei Savoia saranno anche motori di nuove iniziative di valorizzazione culturale e sosterranno quanto i singoli Comuni proporranno annualmente. Dal 03 al 5 febbraio, dalle ore 9.30 alle 18.30 si potrà visitare, gratuitamente, lo Spazio Theatrum.
I Comuni
Barolo, Bene Vagienna, Bra, Caramagna Piemonte, Casalgrasso, Cavallerleone, Cavallermaggiore, Cervere, Cherasco, Faule, Fossano, Genola, Govone, Lagnasco, Marene, Monasterolo di Savigliano, Murello, Narzole, Pocapaglia, Polonghera, Racconigi, Ruffia, S. Albano Stura, S. Vittoria Alba, Savigliano, Sommariva Perno, Trinità, Verduno, Villafalletto, Villanova Solaro, Vottignasco hanno così costituito l’Associazione “Le Terre dei Savoia” per proporre una nuova destinazione turistica che coniuga perfettamente il passato con il presente in una miscela di storia e cultura, di paesaggi, di tradizioni e di sapori in una perfetta sinergia di forze tra enti pubblici e locali e soggetti economici. Trentun Comuni a metà strada tra Torino e Cuneo, il Monviso e le Langhe, zona del Piemonte che unisce la piana del Po alle dolci colline attraverso una serie di piccoli centri ricchi d’arte e di storia, hanno deciso di fare sistema per un’offerta turistica forte e integrata. Punto di partenza dell’iniziativa è appunto lo Spazio Theatrum, opera postuma del grande e geniale scenografo Eugenio Guglielminetti che si pone come vetrina della loro proposta culturale, naturalistica ed enogastronomica.
Al nuovo organismo, finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte, con il contributo di Regione, Fondazione CRT, Provincia di Cuneo e dei Comuni aderenti, insieme al sostegno delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Bra, Cuneo, Fossano e Savigliano ed alla preziosa collaborazione di Slow Food, Cisalpina Tours, Ente Turismo Alba, Bra, Langhe Roero e Atl del Cuneese, la Regione ha concesso all’associazione il riconoscimento di personalità giuridica ed ha inserito il piano iniziale delle Terre dei Savoia nel programma comunitario Interreg III A “Giardini delle Alpi”, determinandone così l’avvio e lo sviluppo.
L’Associazione Slow Food è da sempre impegnata nella promozione di un turismo attento e rispettoso dell’ambiente, incentrato sulle tradizioni contadine e il patrimonio agroalimentare del territorio. Per questi motivi Slow Food ha deciso di collaborare a Spazio Theatrum: un castello, trentun comuni, per sviluppare nel territorio piemontese un’offerta turistica che riscopra città e paesaggi fra arte, storia, cibi e vini; veri e propri itinerari secondo lo stile “slow”. La filosofia del movimento infatti, fondata sulla difesa del piacere gastronomico e sulla ricerca di ritmi di vita più lenti e meditati, muove da considerazioni legate al valore del cibo per riflettere sulla qualità della vita e arrivare al riconoscimento delle identità, con l’obiettivo di valorizzare la storia e la cultura di ciascun gruppo sociale in una rete di reciproci scambi.
Considerare il valore di un cibo, che si tratti di una varietà di frutta o di un piatto tipico, non può prescindere dal rapporto di questo con la storia, la cultura materiale e l’ambiente da cui ha avuto origine. Per questo Slow Food si impegna nella salvaguardia dei cibi, delle materie prime, delle tecniche colturali e di trasformazione ereditate dagli usi locali consolidati nel tempo; nella difesa della biodiversità delle specie coltivate e selvatiche; nella protezione di luoghi conviviali che per il loro valore storico, artistico o sociale sono parte del patrimonio della cultura materiale. La collaborazione tra Slow Food e Spazio Theatrum fa conoscere questi aspetti, con un’offerta turistica a 360 gradi, per “immergersi” nel Piemonte, tra nobili dimore, oasi e riserve naturali, arte e cultura, tavole imbandite e cantine, sagre e feste patronali e strutture ricettive in cui ritrovare la cultura dell’accoglienza e il richiamo alla tradizione.
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Un giardino per Josephine
Per la storia fu Marie Joséphine de Lorraine d’Harcourt Armagnac, nata da una delle più nobili famiglie di Francia, cugina di Francesco I d’Asburgo Lorena, diventata principessa di Carignano dopo le nozze con Vittorio Amedeo, capo del ramo cadetto di Savoia. Familiarmente, Giuseppina, donna di lettere e di cultura, amante dei racconti del ciclo bretone, illuminista intrisa di utopia, che lasciò eredi i poveri di Torino e Racconigi di parte dei suoi beni. Una scrittrice, una viaggiatrice, un’amante delle scienze, che studiò l’italiano sotto la guida del primo librettista (piemontese) di Wolfgang Amadeus Mozart.
Giuseppina di Lorena è una presenza viva nel castello di Racconigi, non solo per i tanti bei ritratti che ce ne trasmettono le graziose fattezze, ma perché, una parte importante del Parco reca ancora integro il suo “segno”: soprattutto là dove si eleva, contornata da un canale che evoca le acque del mare, l’Isola su cui sorge il Tempio sotto il quale si apre la grotta dedicata a Merlino, il mago amico di Artù. E ancora là dove il meraviglioso viale che conduce alla collinetta su cui sorgeva il suo “chalet di lettura”, è ancora oggi dominato dagli spettacolari platani che vennero piantati, lei vivente, sul finire del ‘700. E poi, sempre tra platani giganteschi, là dove volle erigere la tomba al suo amato cagnolino, Werter, reminiscenza di letture goethiane. Nelle distese apparentemente infinite del parco carlalbertino, sono queste le tracce palesi del giardino anglo-cinese di Giuseppina che, tra i primi in Italia, portò a Racconigi il gusto nuovo dei parchi, nato Oltremanica e ricco di suggestive contaminazioni orientali.
Qui, fino al 18 febbraio 2007, un romantico spettacolo di luci e suoni, di prospettive e suggestioni, di apparizioni e scomparse, evocherà nelle notti silenziose del parco invernale il giardino di Josephine ed i tempi della principessa che fu nonna di Carlo Alberto; il quale, più di trent’anni dopo la morte della donna, conduceva le sue riflessioni sull’eternità lungo canali in cui guizzavano ancora le carpe di Josephine de Lorraine d’Harcourt Armagnac, per noi, familiarmente, Giuseppina.
di Adriana Cesarò