Legrottaglie salta la Nazionale
Novembre 13, 2003 in Sport da Roberto Grossi
Nicola Legrottaglie salterà anche l’amichevole di domenica prossima, in programma ad Ancona, con la nazionale azzurra. E’ stato lo stesso difensore a darne notizia in sala stampa al termine dell’allenamento mattutino svolto alla Sisport: “Sto superando i problemi fisici che mi hanno afflitto negli ultimi mesi – ha dichiarato il pugliese – ma preferisco non forzare ancora. Resterò quindi a Torino per recuperare completamente, più avanti verranno tempi migliori e potrò giocare con più continuità. Ho visto comunque l’Italia contro la Polonia: i nostri avversari erano veloci in attacco e molto aggressivi per tutto il campo, non era certo una gara facile. Ma la sconfitta è stato solo un incidente di percorso”.
La pubalgia che infastidisce il centrale bianconero è da imputare, a suo avviso, ad un plantare: “L’ho cambiato e mi ha causato un problema di assetto che a sua volta ha portato ad un’infiammazione – ha aggiunto -, ma conosco bene il mio fisico e so come gestirmi in questo periodo. La preparazione diversa rispetto a quella con il Chievo, più leggera, può anche aver influito così come i tanti impegni ravvicinati. L’importante comunque è non forzare troppo ora, ci sarà tempo per giocare in maniera intensa quando fisicamente starò meglio”.
Con l’Udinese, plantare sbagliato o no, Legrottaglie è stato comunque uno dei migliori in campo: “E’ stata una delle più belle gare da quando sono alla Juve. Ma il merito va anche a tutta la squadra che ha giocato veramente bene. Questa è una squadra forte e ben assortita, in cui il turn-over, fatto con giocatori di grande qualità, è l’arma in più. Giocare solo una volta alla settimana fa bene a tutti noi calciatori, che ci sentiamo sempre freschi e motivati per dare il massimo. Chi profetizza una nostra crisi a breve termine dovrà ricredersi. Dico ai nostri avversari di guardare in casa propria: devono pensare loro a non mollare visto che nelle altre squadre giocano sempre gli stessi mentre noi riusciamo a gestire al meglio le nostre forze”.
L’unico neo di questa Juve che sembra imbattibile paiono essere i troppi gol subiti dalla difesa. Ma anche qui Legrottaglie è schietto e lapidario: “Subiamo reti ma ne facciamo sempre di più di quante ne prendiamo. Quindi non vedo il problema. E’ chiaro che se giochi in maniera offensiva come facciamo noi il rischio di subire reti esiste: ma finché ne prendi due quando vinci 4-0 va tutto bene. Vorrà dire che quando l’attacco segnerà meno anche la difesa prenderà meno gol. E’ la storia della coperta corta: se attacchi di più ti esponi di conseguenza più. Il Milan subisce meno reti rispetto a noi ma ne segna anche molte meno. Contro di noi al Meazza hanno segnato con un rimpallo mentre noi abbiamo costruito almeno quattro o cinque occasioni da rete. E a chi parla di difesa juventina composta di vecchietti rispondo cosi: la classe non è questione di età, basta vedere Maldini o il nostro Ferrara, che sembrano due ragazzini. Sono poi sicuro che se a gennaio comprassimo due giovani difensori tutti direbbero: prendono gol perché sono inesperti. Non si può fare contenti tutti. La verità e che per vincere tutto e subito i giocatori di esperienza e di qualità come i nostri servono eccome”.
Si chiude con un paragone tra il Chievo e la Juve: “Qui è più facile giocare perché si vince quasi sempre grazie alla grande qualità dell’organico mentre nella mia ex-squadra era più difficile imporsi. Entravamo in campo sapendo che a volte i nostri avversari erano più forti e noi dovevamo costruire un grande gruppo per ottenere risultati. Risultati che poi sono arrivati, e continuano ad arrivare grazie anche a un allenatore come Del Neri, molto preparato e bravissimo tatticamente. Sono sicuro che il mio ex-allenatore è pronto per una grande squadra, anche la Juve certo. Del Neri qui farebbe un ottimo lavoro e vincerebbe molto”.
di Roberto Grossi