Lezioni di Cinema
Giugno 14, 2004 in Cinema da Adriana Cesarò
Nell’ambito del 50° Taormina BNL FilmFest, da martedì 14 giugno, sono iniziate anche le “Lezioni di Cinema”. Il primo incontro è stato con il regista Luigi Magni, premiato dal Diamond Award, per ricordare, con la proiezione del film “Nell’anno del Signore” del 1969, Nino Manfredi. Un omaggio del regista, il quale ha avuto con il grande attore scomparso, un stretto rapporto di amicizia e di lavoro. Davanti ad una platea di giovani studenti e del folto pubblico, Magni ha iniziato la sua “lezione”: Per iniziare il cast di questo film era formato da grandi nomi – spiega Magni – Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Enrico Maria Salerno, Claudia Cardinale e Nino Manfredi che attraverso il personaggio di “Pasquino” rispecchiava la voce del popolo, un popolo analfabeta, ignorante soggiogato dal potere ecclesiastico. Ricordo che nella realtà, Alberto Sordi, voleva che di due rivoluzionari condannati a morte si pentissero veramente, la sua parte, infatti era quella del prete che dava l’assoluzione.
In questo film risalta la rivalutazione della donna, cosa molto interessante per l’epoca, dove il regista ha raccontato la storia di una donna (interpretata da una giovanissima e bella Claudia Cardinale) che amava tre uomini nello stesso tempo e non era una donna di facili costumi. Questo film ha riscosso un grande successo di pubblico ed è stato per sei mesi nelle sale cinematografiche – ha raccontato il regista – il set era reale, in quanto era stato girato tra lo splendido scenario della città di Roma. Il pubblico, uscendo dal famoso cinema Metropol, andava a vedere se la lapide, che ricorda va i due martiri del film, esisteva veramente e si meravigliava nel vedere che tutto era reale. Il film inizia con uno scenario di Castel Sant ’Angelo e poi si intensifica di scene reali tra le vie della città eterna, il maestro ha cosi raccontando la Roma di un’epoca diversa ma che ancora oggi fa sognare la gente di tutto il mondo. Le prossime lezioni di Cinema saranno con Margarethe von Trotta; Peter Weir; Jane Campion e per finire con Michael Douglas.
di Adriana Cesarò