Lippi ottimista
Febbraio 15, 2004 in Sport da Roberto Grossi
Le fatiche della semifinale infinita contro l’Inter si fanno sentire in casa Juve. Per il posticipo di campionato con la Reggina Lippi, già alle prese con cinque giocatori indisponibili (Montero, Birindelli, Camoranesi, Trezeguet e Tudor; al gruppo rimasto di 16 giocatori verranno aggregati i giovani della Primavera Palladino e Bartolucci) deve fare di necessità virtù: “Dovrò stare attento a dosare bene le energie degli uomini che ho a disposizione – dichiara il tecnico -, per cui qualcuno che ha giocato a Milano partirà dall’inizio e altri dalla panchina. Miccoli ad esempio è uscito stremato dal ‘Meazza’ e bisogna valutare bene quanto minutaggio ha ancora nelle gambe. Ad ogni modo noi vogliamo lottare sino in fondo per lo scudetto, ci crediamo ancora e useremo tutte le armi a nostra disposizione, tra titolari e panchina, per cercare di battere un’avversaria importante come la Reggina. Dite che tra me e Camolese è sempre finita pari? Questi tabù sono fatti per essere infranti: Capello non aveva mai sconfitto la Juve e invece avete visto come è finita domenica…”.
A proposito di Roma Lippi rifiuta ogni commento alle dichiarazioni provenienti dalla Capitale (“La Juve non sa perdere”) trincerandosi dietro un “Io non giudico e non offendo nessuno, avrei detto le stesse cose che ho detto alla Roma a mio figlio”.
E sull’Inter che protesta con gli arbitri il giudizio lippiano è sferzante: “Anche qui non voglio giudicare nessuno, ma sbaglia chi crede che queste polemiche possano rovinare la nostra gioia per la conquista della finale di coppa Italia. Le cose che arrivano dall’esterno mi entrano da un orecchio e mi escono dall’altro…”.
Il tecnico viareggino preferisce quindi concentrarsi esclusivamente sul calcio giocato: “Mi è piaciuta molto la reazione della mia squadra a Milano. Venivamo da una batosta eclatante, abbiamo saputo reagire alla grande dimostrando di volere uscire da un periodo non positivo. E qualcosa mi dice che ci sarà una continuazione a questa reazione, le mie sensazioni sono positive: penso che giocheremo questi ultimi tre mesi al massimo delle nostre possibilità. Io e miei giocatori abbiamo parlato tanto in questi mesi, perché abbiamo avuto molti alti e bassi. Ora il tempo delle chiacchiere è finito: i ragazzi hanno finalmente capito che ci sarà spazio per tutti in questo finale di stagione e che non esiste una squadra A e una squadra B. Non siamo rimasti in molti nell’organico, dovrò distribuire bene le forze e tutti saranno importanti nelle tre competizioni in cui siamo ancora in corsa”.
PROBABILE FORMAZIONE
Buffon; Thuram, Ferrara, Iuliano, Pessotto; Zambrotta, Conte, Tacchinardi; Nedved; Del Piero, Di Vaio
(Chimenti, Bartolucci, Legrottaglie, Appiah, Maresca, Miccoli, Palladino)
di Roberto Grossi