L’Italia del Trap può sorridere
Dicembre 1, 2001 in Sport da Federico Danesi
Tre giugno 2002, ore 12.30 italiane. Il debutto della nazionale ai Mondiali avverrà a Sapporo, sede delle Olimpiadi invernali del 1972, contro l’Ecuador, una delle debuttanti nell’edizione nipponico-coreana.
L’urna di Busan ha riservato piacevoli sorprese a Trapattoni. Un girone abbordabile, considerato il fatto che si qualificheranno le prime due. Dopo l’Ecuador, infatti, gli azzurri affronteranno la Croazia l’8 giugno e il Messico il 13, sempre in terra nipponica. Così la sede del quartier generale, salvo sorprese dell’ultimo momento, sarà quella di Sendai, già opzionata da tempo.
Insomma, è andata meglio delle più fosche previsioni, visto che l’Italia ha evitato Inghilterra, Portogallo, Polonia tra le altre. Soddisfatto anche il ct della nazionale: “Sono parzialmente contento, poteva andare anche peggio. Il nostro è un girone accessibile e anche negli ottavi, tutto sommato, non avremo avversarie terribili”. Insomma, a seconda del piazzamento l’Italia troverà le due qualificate del girone D, quello di Corea del Sud, Portogallo, Polonia e Usa. Considerato che Portogallo e Polonia erano i due spauracchi della vigilia per il Trap, delle due l’una: o ha mentito, oppure deve cominciare a preoccuparsi, anche se le prime quote dei bookmakers danno l’Italia tra le favorite per la vittoria.
Detto dell’Ecuador, mai affrontato dall’Italia, ma capace di qualificarsi arrivando terzo nel girone sudamericano, davanti a Brasile ed Uruguay, le altre avversarie sono più classiche. La Croazia, nazione calcisticamente giovane, è al suo secondo Mondiale e tre anni fa in Francia arrivò ad un passo dall’impresa, eliminata in semifinale proprio dai padroni di casa che si dovettero affidare ad una doppietta di Thuram. Con l’Italia quattro precedenti e bilancio in perfetto pareggio (1 vittoria, due pareggi e 1 sconfitta). Diversi i giocatori che militano in Italia, dallo juventino Tudor all’interista Simic, al leccese Vugrinec. In più altri ex italiani, come Boksic, Jarni, Stanic, Vlaovic e Rapajic.
Classico l’accoppiamento con il Messico, già affrontato in due edizioni dei Mondiali. Nel ’70, proprio in Messico, finì 1-0 con rete di Gigi Riva. Ventiquattro anni dopo, in Usa, 1-1 con vantaggio italiano firmato da Massaro. In entrambe le occasioni l’Italia arrivò in finale, con il Brasile, ed entrambe le volte perse. Nessun messicano gioca nel nostro Paese.
Negli altri gironi la Francia campione in carica è stata accoppiata a Senegal, Uruguay e Danimarca (non un compito semplicissimo), la Spagna affronterà Slovenia, Paraguay e Sud Africa, nel C il Brasile è accoppiato a Turchia, Cina e Costa Rica, del D abbiamo già riferito. Nell’E la Germania giocherà contro Arabia Saudita, Eire e Camerun, nell’F, sicuramente il più duro, l’Argentina se la vedrà con Nigeria, Inghilterra e Svezia e infine nel G il Giappone sarà opposto a Belgio, Russia e Tunisia.
di Federico Danesi