Luca Carboni al Teatro Colosseo
Febbraio 6, 2002 in Spettacoli da Gino Steiner Strippoli
Luca Carboni ritorna, e lo fa in grande stile. Un nuovo album, una nuova tournée, che lo vede protagonista venerdì sera 8 febbraio al Teatro Colosseo di Torino. Il concerto, organizzato da Metropolis, sarà per tutti i fans del cantante bolognese, un momento di amarcord, un viaggio nelle melodie poetiche, nelle storie e nelle emozioni mai sopite, nelle speranze e negli amori della vita quotidiana.
In scaletta ovviamente, oltre ad uno splendido repertorio storico, molti brani del suo ultimo album ‘Luca’. Quante verità, quanto sentimento, quanta voglia di raccontarsi in questa ottava opera: undici canzoni cariche di parole vere, dove le storie sono narrate nella forma più reale, con tanta ispirazione e suggellate da un suono elettroacustico molto spesso, lontano anni luce da congegni elettronici e campionature varie.
Un gran ritorno, da cantautore con la “c” maiuscola, da uomo che sa ancora narrare, attraverso i testi, emozioni, regalando pensieri tra le note musicali ma dove le parole si fermano “curiosando” dentro la mente di ognuno. Scorre tranquilla “Mi ami davvero”, un’apertura davvero delicata, “…ho bisogno d’amore e di un po’ di verità, l’amore fa piangere lo so….”, come vera cornice di un album piacevole, pieno di verità e purezza che si mescolano vicendevolmente.
E che dire di ‘L’amore non lo sa’ dove la vena poetica di Luca raggiunge la sua massima espressione? In ‘Quante cose’ il nostro cantautore invece ritorna all’energia più pura e roccheggiante, un suono coinvolgente! Gli spunti autobiografici in questo album sono evidenti e toccano la massima sensibilità dell’artista nella canzone dedicata a Renzo Cremonini, ‘Stellina dei cantautori’, vera ballad in stile dylaniano, bellissima davvero!
Sin dagli inizi hai sempre sentito il bisogno di esprimerti, di essere in qualche modo narratore di ciò che stavi vivendo attraverso la canzone come strumento naturale e diretto per comunicare con gli altri. Vero Luca?
In queste canzoni ci sono abbastanza spunti autobiografici e mi piace considerare questo album un po’ un piccolo autoritratto, da qui nasce anche l’idea di intitolarlo semplicemente “Luca”.
Un ritorno il tuo al cantautorato più puro dove le parole, i testi, diventano importanti per comunicare molte sensazioni.
Credo di essermi avvicinato un po’, come scrittura, ad una dimensione più “cantautoriale” rispetto ai miei ultimi album, mi sembra che tutte le canzoni vivano anche “appoggiandosi” in certi momenti ai testi. Parlare di testi è sempre difficile però posso dirti che sono nate 11 ballate in cui spero di essere riuscito a mettere tante cose, ironia, pensieri, sensazioni, brividi…
La stellina che vedo la sera dalla finestra della mia cucina, le cose che non mi piacciono, la voglia di ridere e il bisogno di piangere, la mia città, lo schizzo di un autoritratto, e attraverso tutto questo, magari, un piccolo pezzo della… nostra storia.
Un album con tante parole dove però la musica ha trovato la sua forza in un suono più puro, più vero alle tue canzoni
Certo, mentre stavo scrivendo queste nuove canzoni sentivo che dovevano avere un suono vero, puro, niente di artificiale, dove anche la musica doveva rispondere al bisogno di verità cantata in “Mi ami davvero”, la canzone che apre questo mio disco.
Così abbiamo cominciato a lavorare in studio utilizzando solo la batteria, il basso, le chitarre, il pianoforte, l’organo, le voci, gli archi (viole, violini, violoncelli). Volevo che il suono avesse un certo spessore, un corpo che siamo riusciti ad ottenere intrecciando molte tracce di chitarre, magicamente suonate da Bruno Mariani e mixate dall’esperienza e sensibilità di Maurizio Biancani.
Le uniche canzoni ‘minime’ dal punto di vista strumentale sono “Autoritratto” realizzata con batteria, chitarra e archi e “Chiudi gli occhi” con chitarra acustica, basso e archi.
Luca Carboni
Teatro Colosseo
Venerdi 8 Febbraio 2002
Ore 21.00
Poltronissima 34 Euro
Poltrona 26 Euro
Galleria 22 Euro
di Gino Steiner Strippoli