Madonna. Una regina al Lido
Settembre 13, 2011 in Cinema da Pierluigi Capra
E’ solo al suo secondo film, ma ha rubato la scena a tutti alla Mostra del Cinema di Venezia. Il ciclone Madonna ha portato con se lo scompiglio e lo charme della grande popstar.
Con lei sono arrivate le attrici Abbie Cornish e Andrea Riseborough insieme agli attori Oscar Isaac e James D’Arcy, protagonisti del film “W.E.”, che in Italia sarà tradotto con il titololo “Edward e Wallis: Il mio regno per una donna”.
Il film non ha riscosso il successo che lei sperava, ma Madonna è stata l’assoluta protagonista. Durante la conferenza stampa un fan le ha regalato delle ortensie e lei è rimasta disgustata. Si è sentita la sua esclamazione: “Detesto assolutamente le ortensie!”.
L’esordio di Madonna come regista risale al 2008 con il film “Sacro e profano” che racconta i sogni e le aspirazioni di un nucleo di persone, tra cui un aspirante musicista, un professore e scrittore cieco e due immigrate russe, una che coltiva il sogno della danza classica e l’altra che sogna di fare la volontaria in Africa.
Parlando del film W.E. che ha presentato fuori concorso a Venezia, ha ringraziato i suoi ex mariti Sean Penn e Guy Ritchie, per averla incoraggiata ad intraprendere la strada del cinema.
La storia narra le vicende della relazione, che suscitò grande scandalo all’epoca, tra la pluridivorziata statunitense Wallis Simpson ed il Re Edoardo VIII d’Inghilterra, mai incoronato perchè costretto ad abdicare nel 1936.
La vicenda si interseca con un’altra storia ambientata negli anni ’90, quella di Wally Winthrop, una giornalista che abita a New York, che vive un matrimonio senza amore ed è ossessionata dalla storia d’amore tra Edward e Wallis. Le ricerche di Wally, sia alle tenute dei Windsor che alle aste di Sotheby’s del 1997 che mandarono all’incanto oggetti e gioielli della duchessa e fruttarono 75,4 milioni di franchi svizzeri dell’epoca, rivelano che la vita della coppia non era così perfetta come tutti pensavano. Il film di Madonna, che si sposta avanti e indietro nel tempo e dimostra che la star ci sa fare anche dietro la macchina da presa, si rivela una storia d’amore contrastata portata sul grande schermo in maniera un po’ convenzionale. Molte sontuosità inutili, fasti eccessivi nelle scenografie e nei costumi, montaggio un po’ troppo convulso, ma è comunque un film ambizioso, a tratti anche ironico che in certi passaggi emoziona davvero. Madonna non rinuncia mai al tentativo di riportare allegoricamente sullo schermo le sue personali ossessioni cioè la ricerca del vero amore e del significato della felicità nella disordinata epoca moderna.
E’ evidente in questo film la continua ricerca della sensualità, sia nei dialoghi che nelle scene più decisamente corporee come ad esempio il ballo, dove la protagonista cerca con determinazione l’amore, contro le ostilità e le incomprensioni della società, tra il desiderio di fecondazione assistita e la necessità di liberarsi dal dominio maschilista.
La maltrattata Wally è interpretata dalla Abbie Cornish, mentre l’attrice Andrea Riseborough sullo schermo recita la parte della duchessa Wallis Sampson. Il Re ha invece le fattezze del James D’Arcy, che avevamo già visto nel film “L’esorcista – La genesi” del 2004.
Per Madonna enorme ovazione in passerella che si rifà delle critiche dei giornalisti e che lei accetta con il sorriso composto di una vera regina.
Il suo nuovo look, adatto ad una 53enne, contrasta decisamente con il personaggio di una volta, e si identifica con l’eroina del film, la spregiudicata americana che fece perdere la testa e la corona ad un re.
“Ci somigliamo in molti sensi, sostiene Madonna, per tenacia, resistenza fisica, per essere entrambe delle avventuriere. Per riuscire a trasformare in tendenza certi tratti fisici fuori dai canoni della bellezza. La filiforme Wallis lanciò la moda delle magre. Vestiva come una monaca e fece diventare questo il massimo dello chic”. Non a caso il suo motto era “Non si è mai troppo ricche né troppo magre”. Il personaggio di Wallis ne esce bene, forse anche troppo bene, indenne dalle tante voci che la davano esperta in torbide pratiche sessuali, simpatizzante per il nazismo, amante di Galeazzo Ciano e del barone von Ribbentrop, ministro degli Esteri del Führer.
E’ stato chiesto a Madonna. “Lei rinuncerebbe al suo trono di regina dello spettacolo per amore?” Lei rise e rispose: “Perché mai dovrei rinunciare, visto che posso averli tutti e due”. Fare un film per Madonna è un fatto spirituale che richiede molta energia, per fare W.E. ci ha impiegato 3 anni. Comunque aggiunge: “in fondo io già racconto storie con la mia musica e il cinema è un altro modo per raccontarle”. Per Venezia quest’anno la presenza di Madonna è stato un gradito regalo, non dimentichiamo che ha venduto oltre 300 milioni di album nel mondo ed è riconosciuta come l’artista femminile di maggior successo della storia della musica.
di Pierluigi Capra