Mambo sudando
Settembre 30, 2002 in Sudate Carte da Redazione
Ultimo amore
Fresca era l’aria di giugno
e la notte sentiva l’estate arrivar
Tequila, Mariachi e Sangria
la fiesta invitava a bere e a ballar
lui curvo e curioso taceva
una storia d’amore cercava
guardava le donne degli altri
parlare e danzare
e quando la notte è ormai morta
gli uccelli sono soliti il giorno annunciar
le coppie abbracciate son prime
a lasciare la fiesta per andarsi ad amar
la pista ormai vuota restava
lui stanco e sudato aspettava
lei per scherzo girò la sua gonna
e si mise a danzar
[…]
(da “Modì”, 1991)
…E allora mambo
Eccoci qua
noi suoniamo e voi state di là
noi sudiamo e voi bevete già
noi soffriamo e voi ridete ma
anche lei quella sera
rideva e sembrava sincera
aveva tacchi, spilli, orecchi
anelli, amici e tricchi tracchi
mi guardava sicura
e io a vedermi mettevo paura
ma lei mi dice in un orecchio
vieni andiamo giù a balàr
e allora mambo
mambo sudando
attento al tempo
se no m’inciampo
struscia ‘a coscia contr’a coscia
striscia che pari una biscia
bacia il collo con audacia
struscia l’ascia dove non cuoce il sol
e dopo noi
barcollando usciamo un taxi e poi
a casa mia la notte è breve e lei
dice stanotte non possiamo ma
domani ti regalo
la felicità che non si può cambiare
che batte nella testa e non ti fa soffrire
la coscia che ti do serve ad amar
e il piede contro il tuo
lo uso per balàre
e allora mambo
mambo sudando
attento al tempo
se no m’inciampo
struscia ‘a coscia contr’a coscia
striscia che pari una biscia
bacia il collo con audacia
struscia l’ascia dove non cuoce il sol
e allora mambo
mambo sbariando
io sto sudando
spingendo il gambo…
(da “Modì”, 1991)
Camera a sud
Rubami l’amore e rubami
il pensiero di dovermi alzare
e ruba anche l’ombra di fico che copre
il cicalar della comare
che vedo bianco di calce e pale
pigramente virare
e ho in bocca rena di sogno
nella rete del sonno meridiano
che come rena
mi fugge di mano
Che sudati è meglio
e il morso è più maturo
e la fame è più fame
e la morte è più morte
sale e perle sulla fronte
languida sete avara
bellezza che succhi la volontà
dal cielo della bocca
bocca bacio di pesca che mangi il silenzio
del mio cuore
[…]
(da “Camera a sud”, 1994)
Al veglione
[…]
Mastro Sentimento s’è bevuto
quarantatré Peroni
pesta l’orlo dei pantaloni
mentre lo invocano a battimani
attacca lo strumento e suda
stacca, sbocca poi si asciuga
si sfinisce si prosciuga
cade urlando all’incontrè
e mentre muore in cannottiera
si butta sulla cameriera
schiocca la lingua e se l’abbraccia
faccia a faccia nell’amor
e quant’è bello quanto è bè
stare qui vicino a te
come fosse per sempre festa
ti voglio bene
stiamo insieme
fino al veglione della pensione
[…]
(da “Il ballo di San Vito”, 1996)
Per chi è interessato a saperne di più su Vinicio, cliccare qui
di Tom & Jerry