Meda of Honor – Allied Assault
Marzo 9, 2002 in Technology da Redazione
In questi ultimi mesi abbiamo assistito alla pubblicazione di numerosi titoli basati od ispirati al periodo storico della seconda guerra mondiale, da Commandos 2 a Return To Castle Wolfenstein.
Electronic Arts, seguendo il trend, pubblica finalmente anche in Europa Medal of Honor – Allied Assault, un titolo aspettato da tutti gli amanti degli sparatutto in prima persona (FPS), che promette di farci rivivere con un realismo mai visto prima le terribili battaglie del secondo conflitto mondiale, sbarco in Normandia compreso.
Il colosso americano aveva in passato già pubblicato per PSone due titoli basati sul frachise Medal of Honor , ma con questa versione per piattaforme windows le cose cambiano radicalmente.
Il gioco inizia con il nostro alter ego (uno stimato sergente dell’esercito a stelle e strisce) seduto su un camion con altri compagni nell’attesa di penetrare in un fortino in nord-africa dove i Nazisti hanno un base strategica. Già da subito si capisce lo spessore di MoHAA: gli altri soldati non sono di puro contorno ma sparano, uccidono i nemici e a volte ci levano le castagne dal fuoco, durante l’avanzata si sentono urla, sia degli alleati che dei nazisti, spari, esplosioni. MoH non è un giochino che scimmiotta la guerra, MoH è la guerra… e ce ne accorgeremo quando, a circa metà della nostra avventura saremo coinvolti nello storico D-Day, lo sbarco in Normandia. Vi ricordate la scena di apertura di Slavate il soldato Ryan? Beh, questa volta non saremo solo spettatori, ma dovremo correre sulla spiaggia, nasconderci in qualsiasi posto che ce lo permetta e sperare che le smitragliate che arrivano dai bunker non siano indirizzate a noi.
MoH non solo ha una giocabilità stratosferica, ma ha un impianto tecnico veramente eccezionale. Graficamente siamo davanti alla massima espressione (fino ad adesso naturalmente) dell’evoluzione del motore grafico di Quake 3, arricchito di esplosioni spettacolari, fumo, agenti atmosferici e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo ben di dio però ha però delle pretese veramente esose e anche su un PC di fascia medio alta saremo costretti ad accontentarci di qualche dettaglio in meno per evitare che la furiosa azione si trasformi in una scattosa successione di fotogrammi ingestibile dal computer.
Mi sono ritrovato nascosto dietro muri aspettando che il cecchino dall’altra parte della piazza si tradisse facendosi scorgere, correre all’impazzata sperando che il carro armato alle mie spalle avesse una gittata più breve del previsto, sparare all’impazzata durante lo sbarco cercando di impaurire i soldati nazisti… MoHAA è tutto questo e molto di più , sì perchè non solo il singleplayer è a dir poco emozionante, ma la modalità multiplayer supera di gran lunga la già ottima modalità multigiocatore di Castle Wolfensein, settando nuovi standard qualitativi.
Beh, allora MoH è il gioco perfetto? Sfortunatamente no ,anche se i difetti che colpiscono questo capolavoro sono ti tale entità da non scalfire minimamente la qualità del prodotto. A parte il discorso hardware che comunque con debiti settaggi si risolve, non ho apprezzato molto il fatto che il realismo esasperato di alcuni aspetti non abbracci per esempio il fatto che se il nostro personaggio viene colpito rimane comunque pienamente attivo e non come succede in Operation Flashpoint, dove un colpo alla gamba ci fa zoppicare vistosamente. Un altro aspetto migliorabile è l’intelligenza artificiale che in alcuni frangenti porta i soldati avversari a correrci incontro diventando così carne da macello.
Vi assicuro comunque che queste piccole magagne sono veramente nulla confronto allo spessore, all’epicità di questo titolo, consigliato senza ombra di dubbio.
di Davide ‘Zak’ Moretto