Metal Gear Solid 2
Aprile 14, 2002 in Technology da Redazione
L’8 Marzo 2001 per molti è stata l’annuale ricorrenza della festa della donna, per altri l’occasione di vedere i System of a Down dal vivo a Milano, per la comunità devota a Playstation 2 è stato invece il giorno di Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty.
Finalmente giunto in Europa, l’annunciato capolavoro di Konami arriva in una versione localizzata (approssimativamente) in italiano solamente nei sottotitoli, per precisa richiesta di Hideou Kojima, (creatore della serie) il quale non voleva che, giustamente, doppiatori poco ispirati rovinassero con scialbe prestazioni (vedi Maximo) il proprio capolavoro.
Il gioco inizia, come abbiamo potuto già vedere nei demo girati fino ad oggi, con Snake che intraprende la caccia al Metal Gear su una nave al largo di New York (da notare che le twin towers sono state tolte alla fine del lavoro). Attenzione: all’inizio di una nuova partita viene richiesto di rispondere ad una domanda dove bisogna dire se si è giocato o finito Metal Gear Solid per PSOne. Perchè questa richiesta? A seconda di come rispondete il gioco inizierà in 2 punti diversi, cosa che in uno dei due casi eliminerà l’iniziale esperienza con Snake.
E’ difficile parlare di un gioco del genere senza svelare nulla della, a volte troppo complessa, trama.
Il giocatore controlla Solid Snake, ex-membro di Foxhound, un gruppo paramilitare statunitense, ora al servizio di una ben più tranquilla organizzazione ambirntalista. Intento a dimostrare al mondo intero, grazie alla sua fida fotocamera digitale, l’esistenza di un nuovo modello di Metal Gear, ma naturalmente le cose non andranno così lisce.
Nel corso di MGS2 molti saranno i colpi di scena che ingarbuglieranno la trama anche eccessivamente, ma comunque in maniera sicuramente intrigante.
Graficamente MGS2 colpisce per i dettagli con cui è curato: i capelli si muovono al vento, la pioggia è la più realistica mai vista, i modelli dei personaggi sono realistici come mai e le espressioni facciali sono veramente molto realistiche. Il repertorio di mosse del nostro eroe è stato ulteriormente incrementato rispetto al passato e adesso Snake (… ma non solo….) può rimanere appeso alle ringhiere, sporgersi e sparare dagli angoli delle pareti, nascondersi dentro gli armadietti o usare i corpi dei nemici come scudi umani. Sfortunatamente tutta questa libertà d’azione è imbrigliata in una linearità dell’avventura troppo marcata e schiacciata da continue interruzioni di sequenze di intermezzo e discussioni via codec che se da un punto di vista servono enormemente a spiegare la trama e coinvolgere il giocatore a livello emotivo, da un altro sono veramente lunghissimi e occupano troppo spazio rispetto alle sequenze giocabili.
Il sonoro si avvale del Dolby Pro Logic e la resa è veramente molto buona, ed è molto importante visto che spesso, nascosti dietro un muro o appesi ad una balconata l’unico mododi capire dove sono i nemici e sentire i passi.
Come accennato prima la trama di MGS2 è molto articolata e non mancano i colpi di scena e sequenze che non solo farebbero invidia ad un film di John Woo, ma anche a generi più tranquilli, come un bel thriller.
La versione Europea, uscita diversi mesi dopo quelle americane e giapponesi ha dalla sua la presenza nella confezione di un DVD video extra, con il making del gioco, interviste, trailers e molto altro.
Ma MGS2 è il capolavoro che tutti aspettavano? Beh, non è facile rispondere a questa domanda. Sicuramente è un kolossal, un gioco caratterizzato da una cura maniacale e da un impatto visivo eccezionale. Purtroppo le lunghe sequenze non giocabili minano un po’ il procedere del giocatore verso la sua missione e a molti potrebbero sembrare superflue. Metal Gear Solid 2 deve essere affrontato come “esperienza” a metà tra il film e il gioco, perchè è così che è stato pensato.
di Davide ‘Zak’ Moretto