Minoranze linguistiche: è il giorno giusto!
Giugno 11, 2001 in Attualità da Claris
Sul territorio della Provincia di Torino sono presenti due minoranze linguistiche storiche: quelle che fanno riferimento alla langue d’oc e quelle franco-provenzali. Oggi, lunedì 11 giugno, alle ore 15, in piazza Castello 205 si tiene un consiglio provinciale aperto dedicato alle minoranze linguistiche della Provincia di Torino.
Il Consiglio deve esaminare la proposta, deliberata nelle scorse settimane dalla Giunta provinciale, con cui vengono individuati gli ambiti di tutela delle minoranze linguistiche, adempiendo così agli obblighi della n. 482/99 che recepisce l’articolo 6 della Costituzione. La legge consente di valorizzare il patrimonio linguistico delle minoranze diffuse sul territorio e affida alle Province l’individuazione e la delimitazione delle aree territoriali in cui le norme di legge devono trovare applicazione, su precise indicazioni da parte dei comuni interessati.
E’ un’occasione importante di riscatto per tutte quelle popolazioni, movimenti, associazioni che hanno strenuamente difeso lingue ‘minoritarie’, ricche però di fermenti culturali vivaci e abbondanti di spunti interessanti. Tante sono le pubblicazioni e gli spettacoli nati in queste zone e che saltuariamente hanno avuto larga eco anche al di fuori dei confini regionali, dando lustro alla creatività della nostra terra. Tante realtà hanno subito, purtroppo, anche interruzioni delle attività a causa di finanziamenti mancanti di scarsa attenzione da parte degli enti pubblici: ecco che iniziano le occasioni di riscatto…
I comuni della provincia di Torino che con questa prima deliberazione sono stati compresi nella delimitazione del territorio sono 60. Quelli interessati dalla langue d’oc sono: Angrogna, Bardonecchia, Bobbio Pellice, Chiomonte, Claviere, Exilles, Fenestrelle, Inverso Pinasca, Luserna S.Giovanni, Lusernetta, Massello, Oulx, Perosa Argentina, Perrero, Pinasca, Pomaretto, Porte, Pragelato, Prali, Pramollo, Prarostino, Rora’, Roure, Salbertrand, Salza di Pinerolo, San Germano Chisone, San Secondo di Pinerolo, Sauze di Cesana, Sauze d’Oulx, Sestriere, Torre Pellice, Usseaux, Villar Pellice, Villar Perosa.
Quelli interessati dalla lingua franco-provenzale sono: Alpette, Balme, Castagnole Piemonte, Ceres, Ceresole Reale, Chianocco, Coassolo, Coazze, Frassinetto, Giaglione, Giaveno, Gravere, Ingria, Mattie, Meana di Susa, Noasca, Novalesa, Pont Canavese, Ronco Canavese, Rubiana, Sparone, Usseglio, Valgioie, Valprato Soana, Venaus, Viu’.
Si e’ inoltre tenuto conto della particolarità del territorio valdese, dove il francese è storicamente una lingua di culto.
All’interno di questi comuni le lingue e le culture di minoranza potranno trovare il dovuto spazio per quanto riguarda le attività scolastiche, le attività dell’amministrazione e delle istituzioni nonché nei mezzi di comunicazione di massa quali radio, giornali e televisioni.
Questa delimitazione territoriale è aperta e può essere modificata inglobando quei comuni interessati alla salvaguardia, alla valorizzazione e alla diffusione delle minoranze linguistiche e che non si sono ancora espressi.
Alla seduta del Consiglio provinciale sono state invitati il Prefetto, il Provveditore, rappresentanti della Regione Piemonte, tutte le amministrazioni locali e le associazioni interessate dal provvedimento. Anche tutti i cittadini interessati sono cordialmente invitati a partecipare.
di Claris