Moggi stoppa tutte le polemiche
Aprile 13, 2001 in Sport da Roberto Grossi
E’ normale che la settimana che precede la Santa Pasqua sia foriera, per convinzione o per interesse, di bontà. Ed anche l’ambiente juventino non fa eccezione a questa regola. Ieri infatti il d.g. bianconero Luciano Moggi, incontrando (insieme a Bettega e Giraudo) i giornalisti presenti nella sala stampa dello stadio Comunale per gli auguri di rito, ha preferito non alimentare ulteriori polemiche nella diatriba che oppone la società di corso Galileo Ferraris alla Roma di Franco Sensi. Le dichiarazioni rilasciate dal dirigente sono state rotonde e senza spigoli, proprio come un uovo pasquale. E come tutte le uova confezionate per l’occasione, all’interno non può mancare la relativa sorpresa, da scartare però a tempo debito, come una bomba ad orologeria: “Potremmo avere anche noi tante cose su cui recriminare, ha esordito con il sorriso sulle labbra Lucky Luciano, ma preferiamo non dirle. Sensi ha parlato di ‘venti del nord’ che penalizzerebbero la sua società? Secondo me non esiste nessun vento, però se la mettiamo su questo punto allora potrei dire che i sei punti di vantaggio della Roma non sono giusti. Meglio cambiare discorso…”
Magari il discorso sarà ripreso nel caso tutto andasse per il verso storto in questo arroventato finale di campionato. Per adesso comunque a Torino si preferisce scegliere il profilo basso, concentrandosi solo sulla prossima sfida, che vedrà i bianconeri opposti all’Inter: “E’ una gara difficile, continua Moggi, perché i nerazzurri sono imprevedibili. Anche se non siamo in un gran periodo di forma, sono sicuro che giocheremo una grande partita. E’ vero che a Verona non abbiamo dato spettacolo, ma era una sfida in cui contava solo vincere, e grazie alla nostra forza di volontà ci siamo riusciti”.
Inutile chiedere al “re del mercato” un’anticipazione sugli acquisti juventini prossimi venturi: “Anche se avessimo già comprato qualcuno non lo direi di sicuro. Mi danno però fastidio certi titoli di giornali che parlano di Juve da rifondare. Rifondare cosa? Non scherziamo, è da anni che siamo sempre ai massimi livelli e questa stagione non fa certo eccezione. Qualcuno deve rifondare la squadra, ma sono le società partite per vincere lo scudetto e che adesso sono a più di dieci punti di svantaggio dalla vetta, non certo noi”.
Nella settimana di Pasqua si deve anche essere ottimisti, seppur con un pizzico di realismo: “La nostra classifica non è più cosi disperata come quando eravamo a meno nove e questo mi fa ben sperare, ma non possiamo più permetterci di sbagliare un colpo”.
Fin qui la filippica moggiana. E sulla stessa lunghezza d’onda del dirigente, prima di cominciare l’allenamento cui è intervenuto anche l’Avvocato Agnelli in qualità di “osservatore”, si accoda Filippo Inzaghi: “Rimontare sei punti non sarà facile, ammette Pippo. Garantisco ai nostri tifosi che ci proveremo. Il passo falso dei giallorossi a Firenze ci ha dato ulteriori speranze per credere nello scudetto. Contro l’Inter però ci vorrà una Juve migliore di quella vista a Verona, perché i nerazzurri dispongono di campioni (come ad esempio il mio amico Bobo Vieri) in grado di punirti in ogni momento”.
Sulla polemica Juve-Roma anche il bomber piacentino cerca di sdrammatizzare: “Sono d’accordo con il romanista Tommasi e approvo in pieno le sue dichiarazioni: quel che conta è il calcio giocato, tutto il resto non deve interessare noi calciatori”.
Alle società invece interessa eccome, altro che Buona Pasqua.
di Roberto Grossi